Estate duemila tredici.
Camila Cabello's P.O.V.
Stavo andando a scuola, mia madre guidava la macchina e io guardavo fuori dal finestrino. Ero davvero in ansia, avrei finalmente visto gli esiti.
Promossa o bocciata?
Sperai cento volte di essere stata promossa. Dopo essere scesa dalla macchina, andai verso i gradini, mia madre mi avvertì che se mi avessero bocciata, sarei dovuta tornare a casa a piedi.
Sospirai un po' con l'ansia che scorreva lungo le mie vene. Mentre selii le scale, mi soffermati sul grande vetro dove c'erano gli esisti.
Cercai il mio cognome tra l'elenco e non appena i miei occhi si soffermarono sulla parola "Ammessa alla classe seconda", urlai e saltai come non mai.
Un braccio si mise dietro il mio collo, non appena girai il viso, notai come Lauren mi stava guardando. -Promossa, eh? -
-Sì, Lauren! Sono stata promossa! Tu? -
-Sto cercando gli esiti della mia classe. - disse lei guardando il vetro e i fogli appiccicati su esso. -Oh, eccoli. - disse per poi guardare lungo la lista, una volta individuato il suo nome, sorrise fiera. -Promossa. - annuì. -Trovo che sia una cosa fantastica, non credi? - la guardai.
-Credo proprio di sì. - sussurrò lei felicemente. -Che dici di mangiarci una pizza? - propose e io annuì mentre andavo verso i gradini. Mi resi conto solo che in quel momento stavo stringendo la mano di Lauren. -Non sei molto lontana da casa mia, vero? - mi guardò.
-No, lo sai. - sorrisi. -E se ci facessimo portare la pizza a domicilio? Sarebbe bello. Ho pure Netflix. - mi fece l'occhiolino. -Quindi, stai parlando che possiamo vederci di tutto? -
-Beh, se proprio vuoi, sì. - sorrise Lauren. -Prova a chiedere il permesso se ti fanno rimanere a dormire da me. -
-Da te? -
-Una sorta di pigiama party, in due? - lei rise e io negai. -Vedrò cosa fare. - la guardai dolcemente. -Ti aspetto. -
Le nostre mani si lasciarono e io andai verso la macchina di mia madre che mi guardava. -Mi sembri triste. - disse preoccupata. -Vedi quello? - indicò lo sportello e io annuii. -Dai mamma, sto scherzando. Sono stata promossa! - sorrisi e lei mi guardò in un modo totalmente diverso da prima. -Amore, congratulazioni! -
-Grazie, mamma. - sorrisi dolcemente.
***
Durante il tragitto, guardai come mia madre stava guidando con attenzione. -Posso chiederti una cosa? -
-Dimmi, tesoro. - sorrise. -Lauren mi ha invitata a casa sua a dormire, posso andare? -
Lei sembrò pensarci, annuì. -Certo, ma sai che dopo domani dobbiamo partire per andare a Cuba, vero? -
-Sì, mamma. Lo so! Non vedo l'ora. -
Io e mamma tornammo a casa, dovevamo pranzare.
Lauren Jauregui's P.O.V.
Stavo preparando la camera. Avevo unito due letti in modo da fare un letto a due piazze. Non vedevo davvero l'ora di vedere Camila, in pigiama. Sperai cento volte che la madre avesse accettato.
Sospirai, non appena vidi il cellulare illuminarsi, lo presi subito e guardai chi mi avesse scritto un messaggio. Era Camila e mi informava che sarebbe venuta a casa mia. Le risposi di venire per le 06:30 P.M.
***
Ore 06:30 P.M., il mio campanello iniziò a suonare ininterrottamente. Decisi di correre ad aprire e non appena vidi Camila che reggeva una borsa quasi più grande di lei, il sorriso non poté far altro che scapparmi.
-Ciao, bellissima. - le sorrisi e lei mi diede un bacio sulla guancia. -Ciao, Laur. -
Dopo averla portata dentro, andammo subito in camera mia. -Eccoci qui. -
-Hai modificato un po' la tua camera eh, Lauren? - mi guardò dolcemente e io inarcai il sopracciglio. -In che senso? -
-Nel senso che quelle foto sicuramente non si sono aggiunte da sole. - disse indicando il muro pieno di nostre foto scattate durante l'anno scolastico. -Ah, beh… Sì. -
-Perché? -
-Mi piacciono. - sorrisi io e lei mi abbracciò forte. -È molto bella, mi piace che sia così tanto colorata. -
-Anche a me. - sorrisi dandole un bacio sulla testa. -Beh, comunque, la roba la puoi appoggiare da qualche parte. - dissi io e lei sembrò illuminata.
Dopo aver appoggiato la borsa, mi guardò dopo essersi seduta sul letto. -Dopo domani parto. - disse sorridendo un po'. -Ogni estate vado a Cuba a visitare i miei parenti più cari. -
-Dopo domani? - la guardai e lei annuì. -Già, me l'ha ricordato oggi mia madre. -
-Quindi, stai a Cuba per tutta l'estate? - sospirai. -Esatto, ma possiamo vederci una volta tornate a scuola. - aveva ragione, mi ero già scordata che io e lei eravamo nella stessa scuola. Mi sarebbe mancata e questa sua mancanza avrebbe reso le mie giornate inutili e fortemente noiose.
Alle 07:15 P.M., ordinai le pizze, ero davvero spaventata dalla fame di Camila, voleva una pizza gigante alle patatine fritte. -Non vedo l'ora di mangiare. -
-Dio… - la guardai. -Ma hai il verme solitario? -
-Può darsi. -
Rabbrividii.
***
Davanti a noi c'era il televisore, il pc era attaccato ad esso.
Indossavamo i pigiami, dovevo ammettere che Camila era simile a me. Lei indossava un pigiama a forma di drago verde. Io invece quello di un unicorno.
Amavo gli unicorni.
Camila mangiava la pizza mentre guardava la televisione che stava producendo un episodio di Games of Throne. Ero felice e non appena mi affiancai a lei, iniziai a mangiare la pizza.
Era così concentrata, quasi a me non interessava di vedere l'episodio, ma bensì di guardare quella ragazza che si mangiava fette di pizza come non mai. Stavo forse sorridendo, non appena vidi i suoi occhi che si incontrano con i miei, io le guardai le labbra. -Mi fissavi, lo so. -
-Dannazione, fanculo. - dissi io e lei rise dandomi un bacio sulla fronte.
Io e Camila continuammo a mangiare come non mai, era davvero simpatica, commentava ogni scena del film. Lei viveva per le battute più stupide, sapevo che mi sarebbe mancata tantissimo per questi mesi.
Ma l'avrei dovuto sopportare, per me e lei.
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My Passion ~Camren
Fanfiction"Due ragazze dai caratteri diversi; una troppo fredda che sembrava un blocco di ghiaccio e l'altra che invece era calda come un raggio di sole. Si conoscono per caso in una scuola alberghiera e da quel momento, qualcosa nel loro cuore iniziò a cresc...