Levi Ackerman non credeva in Dio, principalmente perché non aveva mai pensato nemmeno alla possibilità della sua esistenza, non si era mai posto il problema, non aveva mai sentito il bisogno di aggrapparsi ad un concetto metafisico per decidere la propria vita o per trovare una spiegazione alle catastrofi che si abbattevano su di lui.
Levi Ackerman non credeva in Dio, ma solo in Erwin.
Non aveva mai pensato di dover trovare una ragione alla propria nascita, semplicemente viveva giorno per giorno, poche domande e tanti fatti; ma poi quell'uomo misterioso e incomprensibile era entrato nella sua vita e gli aveva aperto gli occhi.
Levi, per la prima volta nella sua vita, si ritrovò alla ricerca di qualcosa: uno scopo. E, dato che lui non ne aveva, decise di fare suo quello dell'uomo che lo aveva tratto in salvo.Erwin Smith era sempre stato un'incognita per lui, un essere che andava oltre alla sua comprensione, un'equazione complicata per la cui risoluzione non possedeva gli strumenti adeguati, un'ombra che giocava a nascondino tra i misteri del mondo. Levi non capiva Erwin, ma non aveva bisogno di farlo per scegliere di seguirlo. Aveva afferrato la mano tesa verso di lui, senza pensarci troppo, senza un motivo preciso per farlo o per rifiutare di farlo, senza rimpianti.
E, a distanza di anni, poteva affermare di aver fatto la cosa giusta.Levi credeva in Erwin Smith e non avrebbe mai smesso di farlo.
Faceva caldo, tanto caldo, la sua pelle bruciava dolorosamente, sentiva le fiamme avvicinarsi sempre di più al suo corpo. Alzò lentamente le palpebre, il rumore del sangue secco sul suo viso che si spezzava sotto la tensione, la visione sfuocata a causa del fumo nero e le polveri pesanti nel petto. Levi era certo di essere finalmente giunto all'Inferno. Eppure il suo cuore batteva ancora e i suoi polmoni, seppur faticosamente, si contraevano regolarmente, permettendo ad una piccola frazione di aria ancora pulita di entrargli in corpo. Gli stivali immersi in una pozza di sangue ancora caldo scricchiolarono, la testa di un uomo se ne stava ai suoi piedi, gli occhi spalancati davanti al terrore della venuta morte, lo sguardo vitreo che sembrava scavargli nell'anima. Levi non conosceva il suo nome, tanto meno il suo grado, l'unica cosa di cui era sicuro era la sua provenienza. Levi sapeva fosse un nemico, sapeva che, nonostante tale, fosse comunque un uomo, umano, eppure, guardandolo fisso in quegli occhi morti, non provò rimorso, né senso di colpa. Si limitò ad osservare il mondo cadere a pezzi attorno a lui, le fiamme che divoravano ogni centimetro di quella terra marcia ed umida, minacciando la sua esile figura, in piedi in mezzo al caos. Levi era pronto a vedere l'inferno, la spada lasciata scivolare dalla presa, il fumo che si faceva strada nei suoi polmoni bruciati.
Ma fu prima che potesse dire addio al mondo crudele che lo aveva preso a calci in bocca fin dal giorno della sua nascita, che una mano lo raggiunse dall'alto. Forse stava solo delirando, forse stava davvero morendo, ma Levi giurò avesse gli occhi dello stesso colore della libertà.
Levi non credeva in Dio, perché a salvarlo ci pensava Erwin.
note:
guess who's back!!! questa è la prima volta che scrivo per questo fandom, nonostante ami questo manga da impazzire. Sono sparita per un bel po', il blocco ancora si fa sentire, ma sto cercando di sciogliermi un po'. Sto lavorando ad una piccola os eruri (wattpad mi consiglia sempre e solo ereri bisogna rimediare!!!) da un po', non so se riuscirò a finirla, scriverla sta risultando più difficile e impegnativo del previsto, per cui vedrò. Intanto, però, ho scritto questa piccola cosina durante le lezioni.
spero vi sia piaciuta, alla prossimaNaka;;
p.s: vi ho linkato uno dei miei edit preferiti dell'eruri amatemi un kiss1 (è stato difficile sceglierne uno rip my angst ass)
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❝God❞ ➳ Shingeki No Kyojin
NouvellesLevi Ackerman non credeva in Dio, ma solo in Erwin. © an eruri flash fic by darkherondale 07/12/2017