Un altro pomeriggio d'Agosto, passato a far nulla. Sono seduta sulla sedia della mia camera, con le gambe accavallate e i piedi sulla scrivania. Leggevo per l'ennesima volta il mio libro preferito: ~Se esiste un limite, voglio raggiungerlo per poi superarlo~.
Entra in camera il mio cagnolino Mandy; avevo lasciato la porta socchiusa. Lo vedo guardarmi male.
Me: Che c'è?
Subito ricordai che indossavo solo una maglietta lunga a maniche corte, e in quella posizione non offrivo una splendida visuale. Lascio il libro sulla scrivania, mi alzo per poi inginocchiarmi accanto al cucciolo e lo accarezzo.
Me: Scusa, ma fa troppo caldo. Se non ti avessi tagliato un po' il pelo lo capiresti. Meglio che metta un pantaloncino.
"Adesso parlo anche con i cani. In effetti, è l'unico con cui posso confidarmi. Peccato che non mi capisca."
Apro l'armadio e metto il primo jeans corto che capita.
Nell'armadio noto il mio costume e lo zaino.
"Il mio costume! Quest'estate non l'ho proprio usato. Peccato che non siamo potuti andare al mare neanche una volta. Papà ha perso il lavoro, e con i soldi dei lavori part-time non riusciamo a pagare molto. Ogni giorno è in cerca di lavoro ed è stressato..."
Mi giro verso lo zaino: è viola, tinta unita, ce l'ho dalla prima media.
"Giusto, tra un po' inizia la scuola. E io non so ancora in quale liceo andare!"Bussano alla porta. Entra mia madre.
Mamma: Chiara, vieni un attimo in cucina!
Me: Che succede?
Prendo Mandy in braccio e chiudo la porta. Arrivata in cucina, lascio che il cucciolo di dalmata vada nella sua cuccia. Mio padre era al telefono.
Papà: Davvero? Non ci credo, ne sono contentissimo!
Aveva le lacrime agli occhi, ma era felice. Cosa gli prende? Non lo vedevo così da quando ho preso 9 in matematica. Ed è stato... in terza elementare (?)
Papà: Va bene, diglielo tu. Ci sentiamo!
Mi passa il telefono e mi dice di andare in camera. Non faccio troppe storie e vado nella mia stanza, sempre seguita da Mandy.Me: Pronto?
Xx: Hey sorellina!
Riconosco subito quella voce: è del mio fratellone Midorikawa.
Me: Midorikawa! Sei tu?
Mido: Esatto!
Me: Siii! Che bello parlare con te! Mi manchi tantissimo... troppissimo.
Mido: Anche tu mi manchi, ma presto non sarà più così!
Me: Che intendi?
Mido: Oh giusto, papà voleva che te lo dicessi io. Beh, verrete a vivere in Giappone con me!
Me: Stai scherzando, Jor?
Mido: Non chiamarmi con quell'abbreviazione, non si può sentire! Comunque, non ti sto prendendo in giro! Le persone che vivevano accanto a noi se ne sono andate e verrete voi! Papà ha già trovato il posto di lavoro, e tu...
Ricordo che Midorikawa, mio cugino e i miei zii vivevano in una villa per due famiglie.
Me: ...io?
Mido: Frequenterai il mio stesso liceo!
Ero ancora un po' incredula, ma frequentare quella scuola è sempre stato il mio sogno e so che mio fratello non mentirebbe così.
Me: DAVVERO? CHE BELLO!
Quando sono felicissima, salto e urlo; nessuno può fermarmi.
Mido: Chiara! Non urlare! Adesso ho un timpano rotto.
Quant'è dolce quando mi sgrida simpaticamente.
Me: Scusami tanto, ma non resisto dalla gioia!
Mido: Ora devo staccare. Vai a preparare le valigie, che tra una settimana prenderete l'aereo!
Me: TRA UNA SETTIMANA? Non ce la farò mai!
Midorikawa inizia a ridere e inizio anch'io. La sua risata è troppo contagiosa.
Mido: Ci sentiamo, anzi, vediamo, sorellina!
Me: A presto fratellone!Angolo scrittrice:
Ci tenevo a fare questa parte per farvi capire un po' come la storia proseguirà. Spero vi piaccia! ;D <3Il libro citato all'inizio è di Ladymaryfoster, passate da lei ;D
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[SOSPESA] Il mio Virtuoso, l'unico e inimitabile [Inazuma Eleven Fanfiction]
FanfictionChiara Ryuuji, una 14enne con pochi amici e una vita banale, si trasferisce un giorno a Tokyo dal fratello maggiore Midorikawa e inizia a frequentare la sua scuola: la Raimon Jr. High. Il club di calcio, nuove amicizie, passioni, scoperte, avventure...