Torno a casa stracolma di gioia insieme al mio fratellone. Per tutto il tragitto di ritorno in pullman sono rimasta in silenzio, tenendo stretta ogni emozione in un enorme sorriso, per poi scatenarla a casa.
Appena Midorikawa apre la porta, entro lanciando lo zaino a terra e urlando.
Me: Aaah! Che bellooo! Non ci credo! saltello.
Mido: Calma! Chiara fermati! cerca di tenermi ferma con le mani sulle mie spalle.
Mamma: Che succede qui? Siete appena arrivati!
Appena noto la mamma venire verso di me, mi posiziono davanti a lei tenendole entrambe le mani e scuotendole.
Me: Sono nella squadra! Mi hanno accettata! Capisci?
Mamma: Sono felice per te, ma mi raccomando: che il calcio non ti tolga tempo allo studio!
Me: Non preoccuparti!Entro nella mia stanza, mettendo a posto la roba. Credevo non l'avrei mai fatto, ma sono particolarmente di buon umore. Mi lancio sul letto, non vedendo che c'era Mandy seduto in un angolino. Per poco non lo schiacciavo. Inizia ad abbagliare impressionato e io per lo spavento cado a terra.
Me: con una mano sulla testa Ouch! Ma che... Mandy!
Inizia a guardarmi scodinzolando, col suo fare innocente. Non resisto e lo accarezzo.Tre toc toc alla porta ed entra Midorikawa dalla sua stanza, accanto alla mia.
Mido: Tutto bene Chia'? Ho sentito un tonfo.
Mi sta dando dell'obesa?
Me: Ah, tutto okay.
Mi nota sul pavimento ed entra. Mi porge una mano e, col suo aiuto, mi rialzo.
Mido: Hai fatto un'altra delle tue cavolate?
Me: No! È che... cioè... Mandy... io... pff, mi sono lanciata sul letto.
Mido: Un'altra delle tue cavolate.
Sbuffo a questa sua ennesima battuta ironica.
Mido: L'importante è che tu non ti sia fatta male.
Me: Per così poco?
Mido: Quando si parla di te, tutto è possibile!
Non riesco a trattenere una risata.Midorikawa fa un sorriso. Non un sorriso, ma IL sorriso, quello che conosco troppo bene e che non è uguale agli altri. Sta per allungare un braccio verso il mio fianco. Eccolo, sta cercando di farmi il solletico.
In un millisecondo allungo il mio di braccio e lo fermo, afferrandogli il polso con la mano.
Me: Non ci provare. il mio tono cambia da allegro a sadico in pochissimo tempo.
Mido: indetreggiando Uoh! Tranquilla! Ti lascio sola va', e non farti male.
Esce dalla stanza seguito dal cagnolino. Appena resto sola, non trattengo un sorrisetto furbo, di quelli che solitamente faccio pensando "ce l'ho fatta." fieramente.Mia madre entra in camera senza bussare. Le dico sempre che deve farlo, ma quando se ne dimentica vuol dire che deve dirmi qualcosa di importante.
Me: Mamma? la vedo entrare sorridendo.
Mamma: La scuola ha appena chiamato dicendomi che sei stata presa nel club di musica!
Oggi mi sembra di star vivendo un sogno.
Me: CHE BELLO! alzo le braccia al cielo e salto.Mia madre torna in cucina, mentre Jordan, rimasto fuori ad accarezzare Mandy, si dirige verso camera sua. Esco anche io correndo da lui.
Me: Aspetta Mido...
Boom. Preso in pieno. Sono andata a sbattere contro di lui, manco fosse un muro. Lui si volta velocemente.
Mido: Guarda dove vai, rimbambita.
Me: con le guance un po' rosse Scusa, volevo solo...
Mido: Cosa?
Me: Ringraziarti.
Mido: Perché? si incuriosisce.
Me: Se ho conosciuto questa scuola, è solo grazie a te. Non la immaginavo così da vicino. La adoro già... sono felicissima di andarci con te.
Mido: sorride Non devi ringraziarmi di nulla, hai fatto tutto tu.
Mi abbraccia e io ricambio. O almeno provo, alto com'è.Angolo scrittrice:
Poco stupidina eh? :p al prossimo capitolo!
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[SOSPESA] Il mio Virtuoso, l'unico e inimitabile [Inazuma Eleven Fanfiction]
FanfictionChiara Ryuuji, una 14enne con pochi amici e una vita banale, si trasferisce un giorno a Tokyo dal fratello maggiore Midorikawa e inizia a frequentare la sua scuola: la Raimon Jr. High. Il club di calcio, nuove amicizie, passioni, scoperte, avventure...