Capitolo 1 • "Ne è passato di tempo!"

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Scendo dall'aereo con il mio grande zaino sulle spalle e in mano la gabbia con Mandy. C'è il sole e il vento soffia scompigliando piacevolmente i miei capelli.
Me: Questa...
Poggio Mandy a terra e sollevo le braccia.
Me: Questa è Tokyo!
Mamma: Chiara, non urlare! Tutti ci guardano storto!
Ora che ci penso, l'aeroporto è molto affollato.
Me: Ops... arrossisco un po'.

Una settimana dopo quella telefonata stupenda, io e la mia famiglia abbiamo preso l'aereo e siamo arrivati nella nostra "nuova casa". Il viaggio è stato davvero lungo. Dall'America al Giappone il tragitto non è per niente corto! Ho ascoltato per tutto il tempo le mie canzoni preferite, guardando dai finestrini dell'aereo le città e naufragando tra i miei pensieri. Come sarà la vita qui? La casa, la città, ma soprattutto... la scuola? Anche Mandy non vedeva l'ora di arrivare.

20 minuti dopo circa arriviamo a casa. È una villa a piano terra, a due piani, divisa in due "appartamenti", uno per i miei zii e uno per me e i miei genitori. Mio padre parcheggia l'auto. Dal finestrino vedo subito il mio fratellone aspettarmi sorridendo. Ha i capelli lunghi e verde chiaro, legati in una coda, e gli occhi neri.
Me: Midorikawa!
Apro la porta della macchina, corro verso di lui e gli salto in braccio. Lo stringo con le gambe intorno alla sua schiena e le braccia al collo.
Mido: Chiara! Ne è passato di tempo!
Se non avesse riflessi, forza ed equilibrio perfetti, saremmo caduti a terra. A volte essere bassa e magra è davvero un bel vantaggio!
Anche lui mi abbraccia. Arrivano anche i miei genitori a salutarlo e io scendo.
Mido: Mamma! Papà!

Dopo i saluti, entriamo. La casa è davvero grande. Ci sono la cucina, il soggiorno, un bagno, camera da letto, stanza di Midorikawa e una camera tutta per me.
Mido: poggia il mio zaino a terra Ecco la tua stanzetta, sorellina! Il letto, la scrivania, la sedia e l'armadio non saranno un granché, ma con una bella pulitina torneranno come nuovi!
Mi guardo intorno. Sono già presenti un letto singolo e il resto nominato da Midorikawa, tutto azzurro. Le pareti sono bianche, così come le mattonelle del pavimento. Sui muri ci sono dei segni, come se qualcuno ci avesse appiccicato sopra dei poster.
Mido: Sai, qui abitava un ragazzino della tua stessa età. Ha mantenuto tutto in buone condizioni, no?
Me: Eh già! Inizio ad indicare vari punti Laggiù metterò la mia chitarra! E lì una libreria! Oh giusto, voglio anche una TV per i miei videogiochi e...
Midorikawa mi tappa la bocca.
Mido: Vedremo tutto col tempo. Adesso non vuoi salutare gli zii e tuo cugino?
Giusto! Mi ero dimenticata di loro!

Vado da mia madre, che metteva in ordine i vestiti.
Me: Mamma! Mido mi accompagna dagli zii e da Tachimukai!
Mamma: Andate pure! Io e vostro padre li abbiamo salutati già.

Busso alla porta accanto. Ad aprirmi è proprio Tachimukai Yuuki. Capelli castani-verdi e occhioni azzurri. Abbraccio anche lui senza dire nulla, ma non gli salto in braccio perché saremmo davvero caduti.
Tachi: Cuginetta! Sei tu!
Mi prende per le spalle e mi sposta. Poi mi guarda dalla testa ai piedi.
Tachi: Sei proprio cambiata tanto! Non ti vedevo da due anni!
Me: Mi sei mancato!
Tachi: Anche tu, Chiara!

Dopo aver salutato mio zio e mia zia, torno a mettere la roba a posto. Caccio fuori libri, videogiochi e altre cose varie. Midorikawa mi fissa.
Mido: Come ha fatto tutta quella roba ad entrare in uno zaino?!
Inizio a ridere.
Me: Come dovrei risponderti?
Mido: Lasciamo perdere va' Si mette la mano sulla fronte.

Angolo scrittrice:
Questo è il primo capitolo della storia. Che ne dite? Grazie se la leggerete :3

[SOSPESA] Il mio Virtuoso, l'unico e inimitabile [Inazuma Eleven Fanfiction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora