Capitolo 1

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Tornerai anche tu tra gli altri
E mi sentirò impazzire
Tornerai e ti avrò davanti
Spero solo di non svenire
Mentre torni non voltarti
Che non voglio più sparire
Nel ricordo dei miei giorni resta fino all'imbrunire.





Megan Pov

Mi ci volle un anno per decidere di andare al college, diciamo più che un anno sabbatico fu una tortura spesa nel poter riportare indietro qualcuno che non esiste più.

Columbia University, sarei partita da qui.
L'università era praticamente un quarto d'ora circa a piedi dall'appartamento mio e di Sofia, non capivo perché avesse scelto l'Upper east Side quando l'università che aveva scelto lei era Yale a circa un'ora e mezza da qui, il che significa che con il traffico disumano che c'era ci volevano minimo due ore quando le cose filavano giuste per tornare a casa o per recarsi all'università.

Ormai Settembre stava finendo portandosi con se gli ultimi affanni di quest'estate.
Mi svegliai prima della sveglia puntata la sera prima, decisi di farmi una tazza di latte con i cereali e le gocce di cioccolato, le adoravo.
Sofia era già andata per non arrivare tardi il suo primo giorno, anche lei si era presa un anno, il suo fu veramente sabbatico, girò mezzo mondo e a volte insieme a Kendal quando non era all'università. Più di una volta mi chiese di andare con lei, ma io non me la sentivo proprio.

Rimuginando sulla mia estate noiosa e pensando a quella dei miei amici vidi quanto le cose erano ormai cambiate nell'arco di due anni. L arrivo in America fu traumatico, mi ricordo come se fosse ieri, la mia prima estate da perfetta asociale, mesi per lo più chiusa in casa e poi per finire l incontro bizzarro con Sofia.
Lì cambio radicalmente il mio mondo, fu travolto da un uragano dagli occhi come il ghiaccio e il sorriso da perfetto stronzo, Dio solo sapeva quanto mi mancasse Alex.

Scossi la testa in segno di negazione e mi alzai dallo sgabello e mi diressi verso la doccia cercando di scacciare dalla mia testa il suo ricordo.

Chissà che fine aveva fatto, chissà cosa stesse facendo ora.

Mezz'ora dopo uscì dalla doccia e iniziai a prepararmi, i corsi sarebbero iniziati alle nove.
Avevo la fortuna che Kendal da quanto avevo capito fosse iscritto lì, perciò non mi sarei sentita sola più di tanto.
Dopotutto Katie e Matt ormai erano una cosa sola, lì vedevamo giusto quando tornavamo a casa, uno andava all'università di Princeton e l'altra ad Harvard.
Eravamo un po' tutti sparsi per il paese.

Optai per un abbigliamento casual, jeans, scarpe da ginnastica nere, t-shirt e giubbotto di pelle ed ero pronta per tornare tra i banchi.

Scrissi un messaggio a Kendal sul dove trovarci prima di entrare in classe così mi avrebbe spiegato un po' come funzionava il tutto, ma non mi rispose perciò presi la mia borsa, infilai i libri e un block notes e uscì di casa.

L'aria pungente di smog mattutino mi invase le narici, Manhattan per me era ancora un enorme punto di domanda.
Nei giorni in cui mi trasferii qui, imparai la strada a piedi per arrivare all'università, camminare consigliava i miei pensieri e passando per Centeal Park mi rilassavo in mezzo a tutti quei colori.
Misi le mie cuffie e mi incamminai verso la Columbia, ero agitata non potevo negarlo, però dopotutto da qualcosa dovevo pur ricominciare.

Arrivai nel atrio dell'università e trovai Kendal aspettarmi con uno sguardo al quanto preoccupato.

<< Moore hai visto un fantasma per caso? >> chiesi ridacchiando avvicinandomi a lui.

Love Hurts, Dark Paradise Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora