Leonardo:
Non se ne andra anche lei via dalla mia vita, Anna l'ho persa in un incidente e Sara le somiglia, non perderò anche lei a costo di costringerla, lei sarà mia.
Sono rimasto colpito inizialmente da Sara per la somiglianza con Anna, ma non solo da quello, lei ha un carattere speciale.
So per certo che nasconde qualcosa, il suo passato deve avere molta influenza sulla sua vita, riconosco uno sguardo che ha visto sofferenza perché ci sono passato per primo.
Lei mi appartiene, anche se ancora non so cosa le è successo so che siamo simili, lei sarà mia che lo vuole o no.
Io riuscirò a farla stare bene, sono la persona giusta per lei, deve solo rendersene conto.
I medici non volevano dirmi cosa aveva ma io ho preso di nascosto la sua cartella clinica, la osservo e la prima scitta che leggo è
Attacco di panico,
<< non preoccuparti Sara io ti guariro>>dico sottovoce accarezzando la cartella clinica di Sara.Sara:
Apro pian piano gli occhi e la prima cosa che vedo e la faccia di mia sorella Marika, distante due centimetri dalla mia, per un pelo non mi viene un infarto e gli urlo
<< ma sei impazzita? Vuoi farmi venire un colpo al cuore?>> e lei tutta preoccupata mi guarda e mi dice tutta d'un fiato <<come stai? Cosa è successo? Perché non mi hai chiamata? Chi è quel tipo la fuori che mi ha chiesto di te?>>.
Non voglio far preoccupare Marika così sorrido e dico :
<<oh, lasciami respirare, comunque non è successo nulla di che, sono andata a correre senza far colazione e sono svenuta tutto qui, e il ragazzo li fuori si chiama Leonardo l'ho conosciuto qualche settimana fa grazie a Elena, finito di farmi il terzo grado?>>
Marika sorride e mi risponde <<Sicura? Solo quello ?>> roteo gli occhi e dico <<si si tranquilla>>.
Entra Elena e corre da me per abbracciarmi <<come stai?>>
<<bene tranquilla>>.
Entrano anche Leonardo e Alex.
Alex mi guarda preoccupato si siede nel letto e chiede <<Posso fare qualcosa?>>
Gli sorrido ora non ho proprio le forze per evitarlo, so di essere egoista ma proprio non ce la faccio,
<<tranquillo Alex non ho bisogno di nulla>>.
Mi sento osservata così sollevo lo sguardo e Leonardo mi guarda malissimo, sembra arrabbiato, ma come nota che lo sto guardando cambia espressione.
Entra l'infermiara e caccia via tutti <<Cos' è tutto questo rumore? Questo è un ospedale non un mercato e si entra uno alla volta>>.
Una volta fatto uscire tutti l'infermiera mi visita e dice :
<< ok può essere dimessa ma le dico che emotivamente è molto provata deve avere piu cura di sé, e capire cosa è successo che l'ha sconvolta tanto, altrimenti questi attacchi potrebbero diventare più frequenti e rimetterci anche in salute quindi mi raccomando, stia attenta.>>
Mi da il foglio delle dimissioni, mi fa le ultime raccomandazioni e mi saluta.
Esco e tutti insieme in coro dicono : <<Allora che cosa ti ha detto?>>
Li guardo interdetta, infastidita dalla loro troppa attenzione nei miei confronti, e con fare scocciato rispondo << prima di andare a correre di fare colazione.... finito col terzo grado? Posso andare?>>
Scoppiano a ridere tutti tranne Leonardo che mi guarda con un espressione di apprensione, odio essere guardata così, lo guardo malissimo folgorandolo con lo sguardo, lui prende il cellulare e si mette a scrivere, dopo poco mi arriva un sms, guardo e il mittente è proprio lui " devi fare attenzione con la tua salute ".
Non mi piace il suo messaggio è troppo apprensivo nei miei confronti ma non voglio trattarlo male cosi semplicemente ripongo il cellulare senza rispondere.
Direi che per oggi di emozioni ne ho avute fin troppe .
Sfodero il sorriso più rassicurante che posso, tranquillizzo tutti e vado verso casa ho bisogno di riflettere.
Ultimamente la mia vita è un po troppo "avventurosa", non che sia mai stata facile la mia vita, ma da un po era noiosa, insomma sempre il solito tran tran, sinceramente la cosa non mi dispiaceva .
Ora invece sono cambiate troppe cose e questo non aiuta di certo i miei "stati d 'animo" e la mia gia precaria emotività.
Ho assolutamente bisogno di chiudermi di nuovo nel mio guscio, dove niente mi avrebbe fatro tornare alla mente il mio passato, le mie paure sarebbero state di nuovo nascoste, perfino a me stessa, niente mi avrebbe fatto tornare a galla il mio passato o le mie paure.
L unico modo per stare al sicuro era chiudermi in me stessa ed evitare il genere umano.
Mentre facevo tutte queste riflessioni assorta nei miei pensieri sento una mano sfiorare la mia, un tocco leggero e delicato, inconfondibile, Alex.
<<Sara mi stai ascoltando?>>
<<no scusa, sono stanca, Alex dimmi>>
<<dicevo che l infermiera ti ha tenuto parecchi minuti, sicura che vada tutto bene?>>
<<adesso basta, ve lo ripetuto un sacco di volte, sto bene, piantala di starmi così addosso, non sei ne un mio parente ne il mio fidanzato quindi evita di essere cosi oprrimente>>.
Sono veramente arrabbiata lo guardo con lo sguardo piu cattivo che ho, non gli lascio nemmeno il tempo di rispondere vado via a passo spedito.
Ho bisogno di stare un po sola, così decido di rintanarmi nel mio posto segreto, ci vado raramente ma nei momenti che ho bisogno di pensare mi rintano lì.
Prendo il pulman e mi avvio mel mio posto magico, l unico che mi permette di rilassarmi e calmarmi i nervi.

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Incompresa
RomanceDopo un passato cosi' difficile Sara una ragazza molto chiusa e timida si ritrovera' a combattere contro se stessa per riuscire a vivere l'amore. Riuscira' Sara a mostrargli l'affetto che si merita? riuscira' Alex a colmare i vuoti del suo passato...