capitolo 2

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capitolo 2

Il primo giorno di """dieta""" per Louis era appena iniziato.

A dir la verità non era una vera e propria dieta, non ce l'aveva e non aveva intenzione di andare da un dietologo a chiederla, prima di tutto, non voleva perdere tempo, e secondo, non voleva mettersi in imbarazzo con i suoi amici, per di più, i paparazzi pressavano tutti e cinque i ragazzi, e di certo non voleva far sapere al mondo intero che Louis Tomlinson aveva il bisogno di dimagrire, ma questo, la gente, forse lo sapeva già.

La gente parlava, lo sapeva, ma lui era sempre stato un ragazzo che non si faceva problemi, preferiva lasciar perdere i pettegolezzi e le cattiverie che i giornalisti o semplicemente gli haters scrivevano su di lui.

Forse Louis non se n'era accorto, ma stava cambiando, anche d'atteggiamento e mentalità.

Fece una cosa strana, una cosa che due giorni fa non avrebbe mai nemmeno pensato di fare, con un Harry nel letto accanto al suo che ancora si trovava nel mondo dei sogni e lui, sdraiato invece sotto al lenzuolo,(non faceva ancora così tanto freddo), che lentamente apriva Twitter.

Non scorse nemmeno la home, andò direttamente sulla barra di ricerca, digitando velocemente sulla tastiera "#louisfat" , forse quella non era stata proprio una mossa giusta da fare, ma la troppa curiosità lo aveva portato a fare ciò, Louis poteva mostrarsi forte quanto voleva, ma anche lui era una persona e anche lui aveva dei sentimenti.

E di certo non si meritava quegli insulti, non erano tanti, anzi, ma in ogni caso, nessuno si sarebbe meritato insulti del genere.

@oned_heart
"sbaglio o Louis Tomlinson è ingrassato di almeno due taglie? #LouisFat"

@zaynlovesliam
"@louis_tomlinson ma fare un po' di esercizio fisico? una dieta? DIMAGRISCI! #LouisFat"

Questi erano solo alcuni dei tweet che stavano sotto a quell'hashtag, Louis non ci poteva credere, certo, si era accorto di essersi arrotondato un po' , ma non credeva che i fans e i suoi amici se ne sarebbe accorti, allora doveva essere proprio grasso, era solo lui che cercava di nascondere l'evidenza.

Si alzò lentamente dal letto non volendo disturbare Harry, che ancora stava dormendo.

Portò il suo grosso e flaccido culo in bagno, voleva farsi solamente una doccia calda per schiarirsi le idee.

Si tolse gli indumenti rimanendo in boxer, potè così scrutare attentamente il suo corpo, confermando che sì, ai suoi occhi, Louis pareva veramente grasso.

La tartaruga scolpita che prima aveva, ormai era diventata un cumulo di rotoli che Louis non riusciva nemmeno a tenere in mano per quanti fossero, le gambe, una volta toniche, ora erano tutte flaccide e facevano schifo, anche con le gambe divaricate, le cosce si toccavano.

Dio, cosa diavolo era diventato?

Era inevitabile, scoppiò a piangere per la troppa vergogna, si ricordò però di Harry, non doveva farsi vedere o sentire così da lui, chissà per tutto quel tempo cos'aveva pensato il riccio vedendolo così pieno di ciccia.

Molto probabilmente gli faceva pena.

Si ritrovò sotto al getto d'acqua calda, con i singhiozzi ovattati dal rumore che appunto provocava l'acqua, ci rimase un bel po', a fissare il vuoto, non sapeva veramente cosa pensare, doveva agire.

Dopo essersi sciacquato uscì dalla doccia, decise di non guardarsi allo specchio, troppo spaventato dalla sua stessa figura, si mise su il suo accappatoio blu notte, cercando di coprirsi per bene e di non far fuoriuscire nemmeno un lembo di pelle.

La sua faccia era spaventosa, troppo pallida e i suoi occhi spenti.

Mentre si lavava i denti, qualcuno che riconobbe subito come Harry, sbattè la mano sulla porta.

"Lou mi sto pisciando addosso, apri sta porta o la sfondo te lo giuro"

Louis ridacchiò, rendendosi conto che Harry era l'unico che, anche senza sforzarsi, riusciva a farlo sorridere.

Louis non rispose, si sciacquò velocemente la bocca, mettendo a posto lo spazzolino e chiudendo il dentifricio, decidendo poi solamente di aprire la porta scorrevole che li divideva, non lo guardò, aveva paura di spaventarlo, così tenne lo sguardo basso, aspettando che Harry si spostasse per farlo passare.

Passarono secondi che per Louis sembrarono ore, quando finalmente proferì parola.

"Posso passare?" chiede sussurrando, 'troppo fragile' pensò.

"Lou" sussurrò a sua volta Harry.

Louis non rispose, voleva semplicemente levarsi da quella situazione, che non gli piaceva affatto.

"Guardami" disse di nuovo Harry, alzandogli poi il mento con un dito.

Blu nel verde.

Louis si era incantato in quei suoi occhi verdi che ogni volta gli facevano perdere il fiato, Harry, invece, nonostante il blu oceano che si ritrovava davanti, si soffermò su qualcos'altro.

Il rossore che ancora era lì stante intorno alle sue pupille.

"Hai pianto?" chiese allarmato Harry, cosa succedeva al suo Louis?

Louis, forse preparato, sfoggiò un tenero sorriso, scuotendo la testa
"Mi è entrato lo shampoo negli occhi!"

Fu solo in quel momento che Harry si rilassò, pronunciando solamente un "okay" entrando poi finalmente in bagno, chiudendosi la porta alle spalle.

Dopo una mezz'oretta buona, Harry e Louis erano lavati, vestiti e profumati, pronti per andare a fare colazione.

La colazione era sempre stata il pasto preferito di Louis, si abbuffava sempre, con tutti quei dolci succulenti.

Louis e Harry scesero le scale insieme, e questo, pensò Louis, era un bene, più o meno era sempre attività fisica.

Gli altri tre ragazzi erano già seduti sulle loro opportune sedie, davanti a loro sostavano già dei piatti pieni di cose.

A Louis, passando davanti al buffet, venne il male solo a guardare tutte quelle "prelibatezze" che fino al giorno prima mangiava, per non parlare di quelle brioches al cioccolato, che un tempo erano le sue preferite.

Era anche tentato di prenderne una, ma ripensò al suo scopo, voleva dimagrire, per lui, per i suoi amici e per i suoi fans.

Così lasciò perdere, prendendo da bere un tè caldo al limone e tre biscotti secchi in croce.

Non era da lui, questo sì che era un cambiamento drastico, pensò.

Quando finalmente fu seduto a tavola, tutti lo guardarono con gli occhi strabuzzati, come se fosse un pazzo, evidentemente nessuno di loro se lo aspettava; in fin dei conti, nemmeno proprio Louis stesso se lo sarebbe mai aspettato.

Lasciò perdere una delle solite battutine di Niall, che tra un sorriso divertito diceva "amico, ieri stavo scherzando eh, ma secondo me questa dieta ti farebbe bene"

I ragazzi sghignazzarono, tutti eccetto Louis, che con un sorriso tirato rispose
"Non ho iniziato nessuna dieta, Neil, semplicemente oggi non mi sento bene" mentì, come aveva già predetto, i suoi amici se lo avessero saputo l'avrebbero preso in giro a vita.

I ragazzi lasciarono perdere, continuando a svuotare i propri piatti, Louis si trattenne dallo scoppiare a piangere, ancora, quando sentì lo stomaco borbottare e i quattro ridere.

Lo stava facendo veramente?
Si chiese tra se e se, mentre cercava di distogliere lo sguardo dai piatti pieni di schifezze dei suoi amici.

anorexia||Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora