Rivide il ragazzino, che aveva scoperto "per caso" chiamarsi Park Jimin, solo due settimane dopo.
Lo vide accasciato su se stesso, abbandonato contro un muro del corridoio principale della struttura al secondo piano del condominio.
Emetteva piccoli singhiozzi e dai suoi dolci occhi, sgorgavano come ruscelli, candide lacrime.
Yoongi si permise di scuoterlo e di cercare di farlo smettere.
Ma ottenne solamente un spalla bagnata.
Si esatto Jimin gli era saltato a dosso ed aveva continuato a piangere.
Yoongi era senza parole, ma dopo aver superato lo shock, portò il ragazzo a casa sua.
Lo poggiò sul divano. Coprì il corpicino, scosso dai singhiozzi frequenti, con una calda coperta.
Ed uscì dalla stanza.
Si diresse in cucina a preparare una cioccolata calda per il suo ospite inatteso.
Pensava che dopo che egli si fosse tranquillizzato, magari gli avrebbe parlato di se.Con la speranza di risentire quella armoniosa voce, Yoongi continuò a preparare la cioccolata.
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risplendere
FanfictionInfatti Yoongi aveva dipinto in faccia uno di quei sorrisi, che fai poche volte nella vita e solo con quella persona. Quella persona speciale.