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La cioccolata era servita per far calmare il rosato.
Yoongi, infatti, decise di domandare il perché del suo pianto incessante.
Ma prima che potesse ricevere una risposta, uno squillò gli perforò i timpani.
Si scusò con l'ospite molto gradito e rispose.

Hoseok.

La chiamata iniziò con un:
<<Che cazzo vuoi stupido cavallo? Avrei degli impegni urgenti.>>

Il così detto cavallo rispose se i suoi urgenti impegni riguardassero il nuovo figo del palazzo.

In quel momento Yoongi si sentì avvampare. E dall'altro capo del telefono si sentì quasi un nitrito.

Quel cavallo molesto non ha niente da fare? Si chiedeva Yoongi mentre chiudeva in faccia il telefono all'amico.

Jimin nel frattempo si era alzato e curiosava di qua e di là.

Yoongi stette vari secondi ad ammirarlo. Gli sembrava così piccolo che quasi gli veniva voglia di proteggerlo.

Sembrava un cucciolo indifeso, poi con ancora le lacrime agli occhi...

Dopo pochi istanti Jimin, sentendosi osservato, incotrò lo sguardo di Yoongi.

Imbarazzato abbassò di poco il capo ed non osò più guardarlo negli occhi.
Si mise a giocare con l'orlo della sua maglia di qualche taglia più grande.

Yoongi addolcito da ciò, prese con una mano il mento di Jimin e lo tranquillizzò con uno sguardo intenerito.

Sembrava così piccolo.

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