Shield//Jyatt//

10

Alla fine delle lezioni Jaeden uscì dall'edificio. La macchina di sua madre lo stava aspettando e lui entrò riluttante all'interno.
-Ciao tesoro, com'è andata a scuola?-chiese lei.
Jaeden rispose con suo solito "nulla di che" e rimase in silenzio mentre il veicolo si accendeva. Mentre percorrevano la strada Jaeden notò Wyatt che percorreva il marciapiede. Sembrava ancora scosso e malandato, sembrava che a ogni passo le cosce gli facessero male.
-Ferma la macchina.-si sentì dire. Sua madre squittì confusa.
-Perché?-
-Ehm...ho dimenticato il diario sotto il banco, devo andare a prenderlo.-
Sua madre alzò un sopracciglio poi sospirò.
-Okay, rigiriamo.-
-No aspetta.-esclamò Jaeden-Posso andare io a piedi. Papà avrà fame, meglio che vai a preparargli il pranzo.-
Sua madre non sembrò convita ma accostò comunque facendo scendere Jaeden.
-Fai attenzione.-lo salutò lei
-Sì sì mamma ti voglio bene ciao.-disse tutto ad un fiato il moro prima di correre verso Wyatt. Lo raggiunse presto, ma il riccio non gli rivolse la parola.
-Wyatt, ti prego.-gli disse Jaeden implorante. Wyatt contrasse le labbra e si girò verso di lui.
-Mia madre potrebbe fare del male anche a te se scoprisse che mi rivolgi la parola.-
-Non sono io quello che ha bisogno di aiuto, Wyatt. Lo so che non sono affari miei, ma non ho intenzione di lasciarti solo. Se non vuoi denunciarla ancora, lascia almeno che ci sia io a proteggerti.-
Il riccio si fermò e si coprì gli occhi. Anche il moro si fermò e si accorse che Wyatt stava singhiozzando.
-Tu proprio non capisci, vero?-disse il riccio piangendo.-Lei è disposta a tutto pur di tenermi con se. Nessuno è riuscito a fermarla. Quando sono nato e i miei hanno divorziato sono andato a vivere con mio padre. Non avevo nessun parente stretto, avevo soltanto mio padre. Diceva che non sarei mai più tornato da mia madre.-
Si tolse la mano da sopra gli occhi e scoprì gli occhi sciupati.
-Eppure eccomi qui, con i polsi fasciati.-