Lana del rey ; blue jeans ♬ ♪Finite le lezioni di oggi esco in cortile dove tutti gli studenti si affrettano ad andare a casa con le loro auto sportive.
Io mi posiziono accanto al parcheggio delle biciclette e mi accendo una sigaretta. Aspiro il fumo molto lentamente, riflettendo su tutto ciò che mi sta accadendo ultimamente.
"è una brutta abitudine, lo sai? "
Una voce dietro di me mi richiama alla realtà.
Mi volto velocemente e il professor franco, con la sua tracolla rossa e le mani in tasca si avvicina a passo lento verso di me.Gli sorrido con le labbra ghiacciate, il naso rosso per il freddo e gli occhi lucidi.
"lo so, mr.F. non ci posso fare nulla" do una scrollata di spalle e lui mi osserva curioso."posso fregartene una?" chiede cercando di essere discreto.
Sorpresa annuisco, e gliene tiro fuori una dal pacchetto.
Lui se la accende avvicinandola alla mia, e inizia ad aspirare, tenendola tra le sue lunghe dita affusolate.
Ha delle mani enormi e dalle vene evidenti, sono spettacolari. Mi verrebbe voglia di toccarle."quando hai iniziato?" mi chiede mentre butta fuori del fumo.
"più o meno quando ho iniziato ad avere problemi con mio padre, verso l'inizio della terza media." ammetto continuando a guardarlo negli occhi.
Lui si morde il labbro inferiore, esaminandomi da cima a fondo."hai problemi con tuo padre?"
Abbasso lo sguardo sentendomi impotente, come del resto tutte le volte che mi ritrovo a parlare di questo argomento.
"si, tutt'ora"Butto a terra il mozzicone quasi finito di sigaretta e lo calpesto con le mie parigine nere.
"ora devo andare, domani ho tre verifiche"
Mi congedo velocemente prima che lui abbia il tempo di dire altro.Il suo sguardo mi mette parecchio in soggezione, mi sento tremare dappertutto e non ho idea del perché siccome non ho mai provato queste sensazioni per nessuno.
✴️
Mentre faccio i compiti di fisica mi rendo drasticamente conto di non avere capito nulla dell'argomento nuovo e di non avere nemmeno idea di dove cominciare.
Mando un messaggio a Daniel chiedendogli di venire a casa mia per aiutarmi ma lui risponde che è a casa di sua cugina Mary.
Sbuffo sonoramente passandomi una mano tra i capelli scuri.Tanto vale andare a fare un giro.
James
Finisco di spiegare la consegna del compito di oggi, e osservo i miei studenti iniziare a darsi da fare. Passo ogni tanto tra i banchi per chi ha bisogno di farmi altre domande. E poi la vedo.
Honey Christian.
La creatura celestiale più bella che io abbia visto nella mia intera vita.
Non mi sono mai interessato alle ragazzine, ho avuto storie solo con donne della mia età, a volte persino più grandi, ma c'è qualcosa in lei che mi fa impazzire.
La osservo seduto sul bordo della cattedra mentre mordicchia la penna blu con le sue labbra carnose riflettendo su come svolgere il compito.
Mi avvicino al suo banco e le sorrido quando alza il suo sguardo su di me.
Sento un fremito lungo tutta la spina dorsale."come sta andando?" le chiedo.
Lei sospira.
"devo proprio dirlo?" chiede in modo retorico emettendo una risatina imbarazzata.
Non so cosa rispondere ma lei mi precede.
"sono riuscita a svolgere solamente il primo e il quarto esercizio"
"e i due in mezzo?" chiedo.
"i-io ecco-"
Appoggio di nascosto la mia mano sopra la sua per tranquillizzarla."e lato x 4" le suggerisco.
"c-cosa? " sembra confusa, come lo sono io nel vedere il suo aspetto estremamente innocente ma provocatorio allo stesso tempo."alla fine della lezione dobbiamo parlare" rispondo per poi allontanarmi, vedendo il suo volto accigliato farsi ancora più accigliato.
Al suono della campanella tutti i miei alunni corrono letteralmente verso l'uscita, tranne Honey, che avanza timidamente verso di me con il libro e il quaderno di fisica stretto al petto.
"di cosa doveva parlarmi, mr. F.?" chiede spostandosi una ciocca di capelli scuri dietro l'orecchio.
Basta questo semplice gesto per farmi impazzire, e per farmi percepire che il cavallo dei miei pantaloni sta diventando troppo stretto.
Rimango seduto dietro alla cattedra per non farglielo notare."andrò dritto al sodo, Honey" inizio sospirando subito dopo, fingendo di essere dispiaciuto di dargli questa terribile notizia.
"ti vedo molto distratta ultimamente, e il tuo compito è parecchio incompleto. Perciò credo che tu abbia bisogno di fare delle ripetizioni"Lei ammutolisce, e manda giù la saliva con forza.
"mi dispiace ma non ho proprio idea della persona giusta a cui rivolgermi..."
Sorrido, quanto è ingenua.
"naturalmente sarò io a dartele, le ripetizioni. A casa mia, due volte alla settimana"
Sgrana gli occhi e dischiude leggermente quella sua meravigliosa boccuccia."ovviamente finché non migliorerai abbastanza. Allora che ne dici?"
Lei sembra riluttante e dopo una decina di secondi risponde:
"uuuhm, si, d'accordo. Buona idea"
"perfetto. Allora inizieremo domani pomeriggio, subito dopo la scuola. Aspettami nel parcheggio insegnanti"Lei annuisce e fa per andarsene, ma io la fermo.
"Honey, sta tranquilla. Vedrai che diventerai bravissima nella mia materia"❇️ ❇ ️❇ ️❇ ️❇ ️❇ ️❇ ️❇️ ❇️
Le cose iniziano a farsi interessanti, mh?
Al prossimo capitolo guys.
- neve 💟
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Candy ❀ j.f.
Fanfictionpuò essere una semplice cotta passeggera, ma se hai pianto per causa sua allora sei fottuta. ⤴⤴⤴⤴⤴