Prologo

961 21 8
                                    

In un tempo lontano, che nessun uomo può ricordare, vivevano i draghi. Erano esseri meravigliosi, creature possenti che erano capaci di cose inimmaginabili. Solo i draghi erano capaci di utilizzare la magia ed erano estremamente potenti. Ogni drago apparteneva ad un elemento: c'erano l'aria, l'acqua, il fuoco o la terra, ma anche elementi secondari come il metallo, il legno o la pietra. Ma i più potenti e i più rari erano i draghi di ghiaccio.

Molti altri draghi vivevano sulla terra e non ce n'erano di malvagi. Quasi tutti erano a capo di villaggi umani perché erano capaci di controllarne le menti e di comunicare con essi, ma agli umani non era permesso prendere l'iniziativa di comunicare con questi esseri.

A quel tempo le foreste erano pericolose e piene di insidie, perché vi regnava il male e nessuno osava inoltrarvisi, neppure i più coraggiosi. Si diceva che nella foresta regnasse un essere oscuro che nessuno aveva mai visto. La sua sede era nella più grande foresta al mondo, che, a quel tempo, si trovava nell'attuale Namibia.

La nostra storia comincia non molto lontano da lì, in un piccolo villaggio dove regnava un vecchio drago di colore bianco come la neve, con il pelo lucido e scintillante e le squame che sembravano piccoli diamanti incastonati sulla sua pelle. Si chiamava Eredon, il drago bianco. Era un drago dell'aria, uno tra i primi nati sulla terra.

Il villaggio si trovava accanto alla foresta della Namibia ed era verde e rigoglioso in estate e bianco candido in inverno. In ogni parte del mondo c'erano solo due stagioni.

Questa storia è ambientata in una terra diversa da quella che noi conosciamo e narra un fatto incredibile: la prima battaglia tra il bene e il male e l'estinzione dell'intera specie dei draghi.

La grande estinzione||On HoldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora