Capitolo 17

3.2K 84 13
                                    

Hope

Oggi e il 16 agosto e mi sento così triste. Il perché? È una cavolo di settimana che non sento Jacob e ciò che sta accadendo mi fa stare molto ma molto male.

Caleb piange spesso perché si è affezionato al suo papà, e lo cerca ma ovviamente non lo trova. Non so per quale motivo ma sembra essere sparito nel nulla...

Oggi le ragazze vengono a pranzo da me, ho fatto la pizza in casa per tutte, per il piccolino ho preparato la solita pastina all'omogeneizzato.
Sto apparecchiando la tavola quando sento un rumore che mi fa spaventare, come se qualcuno avesse rotto qualcosa.
Corro in salotto e noto il piccolo che gioca beato nel suo boxe dei giochi, ma non vedo nulla di strano quindi decido di continuare ad apparecchiare la tavola ma sento di nuovo quel rumore così afferro il piccolo con qualche pupazzo così che non pianga, spengo i fornelli, e prendo il cellulare andando nello sgabuzzino della casa.

Compongo il numero di Harry
032*******

Ma niente non mi risponde, cosi provo con quello delle ragazze.
Ho deciso di chiamare Crystal, Margaret è incinta e non si potrebbe mai sapere la sua reazione.
"Dimmi Hope... Stiamo arrivando" Ridacchia la mia amica parlando suppongo con Marge, tengo il piccolo stretto tra le mie braccia "Crys ascoltami bene, chiama i ragazzi. Qui in casa c'è qualcuno" Sussurro piano,e mi nascondo chiudendo la porta facendo si che il bambino continui a giocare e non faccia alcun rumore.
"Cosa? Scherzi vero?" Urla dall'altro capo, sento il mio cuore in gola... Ho una paura tremenda, non voglio che succeda qualcosa di irreparabile a mio figlio.
"No. Sbrigati!" Mi affretto per poi staccare la chiamata e comporre il numero di Jac, che risponde dopo tre squilli.
"Cosa vuoi? Non mi odiavi tu... Tornate dal tuo collega di lav-.." Lo interrompo, capendo di avere poco tempo a disposizione. "Jac c'è qualcuno in casa, ti prego. Nostro figlio, lui... Non voglio gli succeda qualcosa.. Ho paura" Ammetto con voce debole, il piccola si addormenta tra le mie braccia e sono più tranquilla perché magari non strillerà.
"Cazzo, cosa cazzo stai dicendo? Arrivo subito, dimmi dove sei nascosta... Perché ti sei nascosta giusto?" Il suo tono diventa arrabbiato e impaurito, riesco a capirlo. "Si, nello sgabuzzino dove c'è la cucina ma il ladro è ai piani superior-... È qui!" Mi affretto a dire per poi staccare prima che mi senta, sento le orme dei suoi piedi avvicinarsi.
Vedo un cesto così metto lì dentro il mio bambino, e lo copro con la copertina... Se succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai.

Lo nascondo tra i piccoli scaffali e cianfrusaglie, ovviamente non sotterandolo e aprendo la finestrella per far circolare l'aria.
Una voce mi fa sobbalzare "Dove sei mia piccola Princy?" Al suono di quella voce tagliente sento mancarmi l'aria, mi ha trovata...
Ma sta volta ho un motivo per lottare, sta volta devo proteggere la mia famiglia.

Decido sul da farsi, di certo non sarò una stupida come quelle ragazze nei film horror.
Mi guardo intorno tra i piccoli scaffali, e vedo un piccolo coltellino, lo prendo e lo netto nella tasca posteriore dei miei shorts. Decido di munirmi di qualche altra arma, in caso di qualche lotta, peperoncino in polvere, lo metto nella mia tasca e poi prendo il cellulare chiamando la polizia.
"Si, questo è il distretto di polizia... Come possiamo aiutarla?" Una voce femminile dall'altro lato mi fa risvegliare dal mio stato di angoscia. "C'è un ladro in casa mia, cerca di uccidere me e mio figlio. Rintracciate l'indirizzo, non ho molto tempo." Stacco sentendo i passi farsi più pesanti, attivo il GPS e decido di attivare il silenzioso nascondendo il telefono nella cesta dove mio figlio dorme.

Mi avvicino a lui e lo bacio sulla fronte dolcemente, sorride e una lacrima mi scappa sfuggente. "Ti amo piccolo pestifero, mamma torna, Aspettami" Chiudo gli occhi e decido di uscire da lì chiudendomi la porta dietro di me silenziosamente.

Aspetto Tuo Figlio (In Fase Di Correzione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora