"Davvero, Luddy? Una dichiarazione di guerra da Inghilterra e Francia?!" l'ingenuo ragazzo latino si esibì in una risatina, "Non hanno speranze! Scones e Baguette non hanno capito con cosa hanno a che fare!" continuava a ridacchiare tra sè e sè osservando il telegramma appena arrivato da dietro le larghe spalle e la divisa verde di Germania.
"Oh, Italia, lasciami lavorare in pace una volta tanto! Qui mi sei solo d'intralcio! Anzi, il meglio che tu possa fare, e dovresti fare, sarebbe tornare a Roma e rafforzare il tuo esercito, le tue difese, il tuo arsenale bellico...!"
"Ma... Luddy!" esclamò l'italiano con voce lamentosa aggrappandosi al braccio dell' alleato, "io voglio rimanere qui con te... ed ammirare i tuoi trionfi... le tue vittorie... e la loro distruzione..." sorrise Italia senza staccarsi dal tedesco.
"Oh, Feliciano, per favore!" ribatté Germania secco, "Quante volte ti devo ripetere di non chiamarmi "Luddy"?!"
L'italiano sospirò lasciando il braccio di Germania e parve improvvisamente rabbuiarsi, il suo solito allegro sorriso abbandonò il suo volto.
"Comunque..." riprese, con più serietà, "il mio leader ha previsto il mio ingresso in guerra per il 1943, rimarrò non belligerante per questi primi anni, ma sempre al tuo fianco... vorrei aiutarti... ma lui dice che sono ancora troppo debole..." riferì esitante , "fino ad allora... sarò il tuo sostegno morale, e mi impegnerò al massimo per diventare forte come te... te lo prometto, Luddy! Alla fine gliele daremo di santa ragione, io e te insieme, e costruiremo un mondo meraviglioso!"
L'ombra di un sorriso attraversò il pallido ed austero viso di Ludwig Beilschmidt: nei suoi progetti quella non sarebbe stata che una guerra lampo che mai sarebbe arrivata a durare tanto a lungo, per il 1943 l'intera Europa sarebbe stata nelle sue mani già da tempo... eppure il superiore di Feliciano aveva ragione, egli non era ancora abbastanza forte da affrontare un conflitto di tali proporzioni, e Germania non avrebbe mai voluto che il suo piccolo alleato italiano corresse inutili rischi: non disse niente ad Italia.
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Angolo "NON SONO MORTA (circa)"
La verità è che questa storia non mi sta dando nessuna soddisfazione... ma pur avendo scritto questo capitolo quattro o cinque mesi fa, mi piace troppo per abbandonarla tanto brutalmente.
Sto diventando pessimista a livelli estremi (lo sono sempre stata ma shhh) e so che non lo leggerà nessuno... questo capitolo (che poi, alla fine, sono quattro righe) ma HERE I AM.
E, visto che non scrivo e non leggo su Wattpad da secoli e secoli... e secoli... se mai qualche essere vivente dovesse aprire sta cosa... tipo... """libro""" (circa)...
lasci un commentino(?)
MA PER PIETA' (non so mettere l'accento sulla maiuscola, mi sento stupida) EH
* Torna a lamentarsi della vita da qualche altra parte *
-Giuls
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1 Settembre 1939
Fanfiction"Il mondo intero urlava straziato, ed era come se nessuno fosse più in grado di essere felice. Non ce n'era motivo, dopotutto. Tra vincitori e vinti tutti ne erano consapevoli: al termine di quella tragedia non avrebbero trovato che distruzione." Mi...