giorno ventuno (Diario di Victoria)

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dicembre 2014

Caro diario,
È un po' che non ti racconto della mia vita. Sai ho imparato a suonare meglio, Ethan si è tagliato i baffetti, Thomas sta vendendo conigli e Damiano si è fidanzato. Si chiama Venere, come la dea della bellezza. Ha i capelli neri, le labbra spesse e mi odia. Dice che gli sto rubando il ragazzo ma lei non sa che il suo ragazzo sta rubando me. Non sto mangiando, e non ho paura di dirlo. Marco mi ha lasciato, e non ho paura di dirlo.
Damiano mi fa male, e io non ho paura di dirlo.
Damiano mi sta distruggendo.
Il fatto che lui ora non mi calcoli, non mi scriva più e sorrida per lei mi distrugge, mi sento impotente. Perché lei si ed io no?
Lei ha più seno, ha un sorriso meno storto del mio e non va mai contro Damiano. Ecco perché forse la ama.
La ama? E questo che mi chiedo ogni minuto. Damiano sa amare?
Damiano non sa amare, ama troppo se stesso, che odio.
Lo odio? Mi chiedo anche questo. Io so odiare Damiano?
Il fatto è che io penso a Damiano in continuazione, e Venere un po' la invidio. Anche io vorrei essere come loro, anche io vorrei essere come lei.
Sai caro diario,
sono triste, e non ho paura di dirlo.
Mi manca Damiano, e non ho paura di dirlo.
Sono gelosa di Venere, e non ho paura di dirlo.
Credo di non odiare Damiano, e ho paura di dirlo.

Tua (triste)
Victoria.

P.S. i hate you//«victoria x damiano»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora