giorno diciotto (La chiamata)

3.2K 142 9
                                    

dicembre 2014

Erano le 04:10 del mattino, quando Victoria fu svegliata da una chiamata di Damiano, aveva la voce tremante, stava piangendo.
"V-Vic'' sussurrò il ragazzo al cellulare cercando (con pochi risultati) di dimezzare i singhiozzi. Sembrava disperato e Victoria si preoccupò -forse un po' troppo- per lui.
La voce della ragazza risultò cupa, si era appena svegliata e sentire proprio lui, a quell'ora, in quello stato gli fece salire l'angoscia, la voglia di andare lì e asciugargli le lacrime, la tristezza in poche parole. Andava così da un po', Damiano stava male e Victoria lo accudiva anche se era fidanzata, anche se Marco glielo impediva lei lo faceva, Damiano era una priorità. Era sempre stata una persona narcisista, di quelle con la puzza sotto al naso. Ma con Damiano no, perché lui l'aveva accettata per quella che era, lei voleva cambiare lui -e non ci riusciva mai-. Non aveva mai visto un sorriso sul viso del ragazzo creato da lei. Era quello che odiava di Damiano, il fatto che non potesse controllarlo perché era uguale a lei. Nessuno controllava Victoria, nessuno controllava Damiano, erano fatti così: Due leoni.
''Dam?" Disse per poi alzarsi dal letto stropicciandosi gli occhi arrossati per la notte passata (quasi) del tutto a dormire.
"Vic, vaffanculo okay? Vaffanculo. T-tu non dovevi lasciarmi solo, hai p-preferito gli altri'' Aveva la voce strozzata dal pianto e Victoria iniziò a bestemmiare di nuovo.
Damiano David aveva iniziato a bere da due settimane e per esattamente due settimane Victoria De Angelis era costretta a raggiungere la casa del ragazzo per fargli smaltire la sbornia e poi la mattina scappare per non farsi scoprire. Andava così, casa, vomito, nel letto con lui, qualche parolina dolce e poi ciao: la mattina si odiavano di nuovo, o almeno facevano finta di farlo.
"Non bestemmiare'' il ragazzo la svegliò dal suo stato di Vaffanculo-Damiano-David-Mi-Cerchi-Solo-Per-I-Tuoi-Problemi.
"Sei ubriaco vero?" Era scazzata, terribilmente scazzata. E soprattutto si sentiva usata
Lei non correva da Damiano quando stava male, non correva mai da lui, anzi cercava sempre di farlo stare meglio ma lui non la ringraziava mai, e si sentiva usata, un giocattolino che se hai bene, se non lo hai meglio ancora. Non piangeva per lui, ma stava male, il suo cuore e la sua anima stavano male perché lei a differenza di Damiano c'era.
C'era in ogni caso anche quando Damiano non la voleva.
Però ora sembrava così fragile, l'aveva chiamata da ubriaco mentre piangeva solo per dirgli che lui era geloso, che lui tutto sommato la voleva, che Victoria non gli stava antipatica e anzi odiava quando non c'erano i loro soliti battibecchi. In quel momento Damiano stava cercando Victoria e non per lamentarsi di altre persone ma solo del fatto che lui la voleva per sé, che quel pomeriggio (ed altri pomeriggi) la voleva per sé, non per Marco.
E Victoria sorrise perché per una volta andava bene così, lei c'era per Damiano e Damiano c'era per lei. Non voleva nessun'altro, stava bene con lui.
Dopo mezz'ora di chiamata staccarono. Damiano rise, la sua risata gli arrivò limpida all'orecchio, gli aveva mandato una sua foto completamente ubriaco mentre sorrideva e teneva in mano due cornetti ripieni alla cioccolata.
"Per festeggiare il fatto che tu mi abbia fatto sorridere'' disse al telefono per poi morsicare il dolce, dicendo alla ragazza che il giorno dopo gliene avrebbe portato uno caldo.
Per una volta Victoria non scrisse a Damiano, e alle 05:01 mandò un messaggio a Marco

Victoria De Angelis:
«Domani non esco, scusami»

E quella sera Victoria per una volta non odiò Damiano, e anzi gli disse:
''Damiano?"
"Mh?"
"Mi piace il suono della tua risata''

P.S. i hate you//«victoria x damiano»Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora