la bellezza del giorno

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Ci svegliammo in ritardo come al solito, dovevamo andare a scuola anche se non avevamo voglia, ci siamo fatte la doccia insieme e successivamente ci vestemmo.
Il pullman era in anticipo, si fermò a scuola io e Sofia ci guardammo e ci capimmo con gli occhi.
Gli chiesi all" autista se il pullman portava alla stazione.
Volevamo andare al mare.
L" autista annuì con la testa, arrivammo alla stazione e abbiamo preso il treno così come due vagabonde ci piaceva il mare.
Avevo 40 euro in tasca mi ero messa la paghetta da parte.
Lei aveva 20 euro.
Passò un controllore ma per fortuna mi era venuta una stupenda idea.
Di far un foglio con scritto bagno guasto e di appiccicarlo al bagno.
Ci siamo chiuse dentro al bagno mancavano solo 10 min all" arrivo.
Appena scese dal lungo viaggio.
Andammo a mangiare in un ristorante non era molto costoso per la bellissima vista su lungo mare.
Avevamo comprato due sacca a pelo, potevamo andare in hotel ma essendo tutte due minorenni non avevamo il consenso dei nostri genitori.
Allora abbiamo preferito accendere un falò e stare su lungo mare, abbiamo dormito in spiaggia, fu una serata divertente e diversa dalle altre.
Non volevo più tornare a casa ma la nostra vita ci aspettava.
Perché dovrebbe essere così monotona.
Ci legammo ancora di più avevamo molto da ricordare.
La mattina ci svegliammo con i bambini che ridevano per il mare.
Facemmo colazione e poi siamo partite.
Avevamo deciso che a fine della scuola andavamo a fare un viaggio alla fine io compievo gli anni a giugno  e lei a luglio, avremmo compiuto 18 anni.
Volevamo andare ad Ibiza ci mettemmo i soldi da parte che ci regalarono i parenti mentre i nostri compagni se li sputtanavano, o in droga, alcool ecc..

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