Una brutta giornata.

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Piansi talmente tanto che il giorno seguente avevo ancora gli occhi gonfi, mi addormentai piangendo e la sognai anche, il problema e che nemmeno io sono mai stata con una ragazza.
In questo momento provo rabbia, ma anche amore.
Vorrei picchiarla ma allo stesso tempo baciarla, sono così confusa.
Vorrei rimanere a casa ma so che ho fatto troppe assenze e quindi decido di andarci ma mi svegliai presto non la volevo incontrare e speravo che lei non venisse a scuola, almeno a scuola non dovevo parlargli basta che non mi sarei messa vicino a lei e nell" intervallo rimanevo in classe e beh la giornata era perfetta direi.
Arrivai , la vidi ma non incrociai il suo sguardo era così indifferente.
Mentre io mi misi vicino a una mia compagna di classe ci odiavamo ma era l" unco posto libero, non avevamo mai parlato.
Ma quel giorno mi sorrise.
E mi abbraccio non so cosa li era preso ma ho ricambiato l" abbraccio sbalordita.
Invece sofia era davanti con altre ragazze e rideva.
Quindi decisi di fare ugualmente la stessa cosa.
Perché dovevo soffrire se lei se ne sbatteva e notai che appena risi anch" io lei la smetto subito.
Nell" intervallo andai a fumarmi l" ultima sigaretta nel pacchetto ed espressi un desiderio.
Provavo a immaginare che ogni tiro che facevo a fine sigaretta si sarebbe avverato il mio desiderio ovvero non soffrire più per sofia.
Sofia mi salutò da lontano ma io non la cagai per nulla.
La mia compagna di classe quella che odiavo, era completamente diversa di me era un" asociale ma quel giorno fu molto amichevole mi porto sotto le scale del cortile di solito io e sofia andavamo li per fumare.
Sofia non c" era.
Clementine mi prese per mano mi spinse contro il muro e mi guardò attentamente come se fossi un" opera d" arte.
Si morse il labbro e mi baciò così profonamente che e come se tutto scomparve, la scuola, i pensieri, sofia.
Ci eravamo solo io e lei.
Clementine era lesbica era l" unica cosa che sapevo ma non pensavo di piacerle così tanto.
Quando una persona ti odia, significa che ti ama in fondo o le piaci.
In quell" attimo arrivò sofia.
Ci guardò urlò, scoppiò a piangere e se ne andò.
Io spinsi clementine e rincorsi sofia.
La presi in braccio e la portai nei bagni troppe persone ci fissavano ma non mi importava.
Le asciugai le lacrime e le chiese con tono dolce e abbassa voce cosa avesse.
Mi disse, che si sentiva messa in disparte come tutte le altre ragazze, era confusa e le confidò che non aveva mai baciato nessuno.
Io le dissi che pure io non avevo mai baciato nessuno.
Lei mi abbracciò e mi chiesse scusa e mi confidò che aveva paura.
Si avvicino al mio orecchio, sentivo il suo respiro sul mio collo, in quell" istante mi erano venuti i brividi.
Mi disse, volevo farmi desiderare da te e volevo che il nostro fosse il nostro primo bacio ma tu hai rovinato tutto.
Ora puoi dimenticarti di me.
Io ero immobile, lei se ne andò e io ero li immobile.
Sentivo quelle parole troppe volte nella mia stessa.
Che chiamai a casa e mi feci venire a prendere da mia madre stavo malissimo.
Arrivai a casa e guardai quella foto di Sofia.
Ero così confusa tra Sofia e Clementine.
Cazzo.
Non andai più a scuola, passò un mese.
Mi mancava Sofia, non la sentii più.
Dopo un mese mi arrivò un messaggio anonimo c" era il tramonto, pensai che fosse Sofia, ma troppo bello per essere vero.
Anonimo: affacciati dalla finestra.
Dato che il numero era in anonimo non potevo affacciarmi.
Era Clementine le feci cenno di salire.
Arrivò in camera mia mi buttò sul letto e mi bacio, io ero ancora confusa e allora ricambiai.
Sentivo le sue mani, il suo tocco cosi deciso ma allo stesso tempo delicato.
La bloccai e le dissi che per me con lei fù tutto uno sbaglio, ero arrabbiata ma le dissi che era stato un bel bacio e le spiegassi che con quel bacio ho capito che mi piaceva Sofia volevo lei.
Mi dispiaceva , lei se ne andò.
Ma sofia mi rubò il cuore.
Andai a dormire.

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