-capitolo sei

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Sembrava che qualcosa
avesse chiuso gli occhi a Taehyung
impedendogli di vedere i lati positivi
della sua vita.
Lasciando solo tristezza e terrore.
Non sapeva cosa fare,
se continuare, se andare, se piangere, se vivere o morire.
Si fermo' a pensare sulla parola: MORTE
Forse morire e' il modo migliore per tutto,lasciare un posto crudele.
Liberarsi da tutti i suoi pensieri,
senza importarsi piu' di niente.

Era sabato.
Taehyung non doveva andare a scuola, cosa che lo rendeva piu' sollevato.
Chiese alla madre il permesso di uscire, senza dire dove e si diresse
verso la stazione per andare a ***
in campagna.
Voleva prendersi una piccola vacanza
dai suoi pensieri.
Si fermo' a osservare il paesaggio
e penso' a quanto sarebbe stato bello essere un uccello,poter volare dappertutto,
senza importarsene del domani o
del passato,ma anche loro un giorno muoriranno.
Taehyung apri' le sue braccia
a sentire la corrente del vento che lo sfiorava, i rumori della natura.
L'aria era pulita, senza alcuna sporcizia.
Ne' sangue e ne' peccati.
Era draiato sull'erba a osservare il cielo,
gli volo degli uccelli e il tramonto.

Tornare a scuola per Taeyung era una tortura, la madre stava notando qualcosa di strano nelle azioni del figlio,pero' non fece niente credendo che fossero' solo sue preoccupazioni inutuli.

Arrivato a scuola Taeyung fece un grande respiro prima di entrare, arrivato in classe non c'era  Jungkook, fece un sospiro di sollievo e si sedette al suo posto, durante
le lezioni si girava verso la sedia vuota dietro di lui.
Era vuota,vuota come una tomba.
Quella sedie,che giorni fa'  era occupato da un ragazzo sorridente che nascondeva un'identita' terribile ora era vuota.

Anche se non avrebbe voluto incontrarlo,
ma Taeyung sentiva che mancava
qualcosa, qualcosa nel suo cuore.
Ad un tratto gli venne un pensiero che
lo rese preouccupato e non riusciva a piu' a stare fermo sulla sedia.

Taehyung corse fuori dalla classe ignorando i richiami dell'insegnante.
Aveva paura che a Jungkook fosse capitato qualcosa, oppure che sta commetendo qualche assasinio nel frattempo.
Corse fino al quartiere dove Jungkook aveva ucciso le due donne.
Pensare a questo, Taehyung si sentiva in colpa.

Nel quartiere non c'era nessuno, un silenzio come l'ultima volta, anzi la prima.
Non c'era l'assasino con la maschera di coniglio e ne' Jungkook.

All'improviso Taehyung senti un tic sulla schiena. Si giro', c'era Jungkook con un sorriso confuso.

-"Cosa ci fai qua, Hyung?
Mi stavi per caso cercando?"
-"..."
-"Hey!Muto?"
-"No..."
-"Dimmi,perche' sei qui? Oggi e' lunedi', perche' non sei a scuola?"
-"Ero a scuola... E perche' tu non sei avuto?
Commettevi qualche omicidio e ti ho interrotto?Eh?"
-"Omicidio? Ma a cosa pensi!?
Troppo fantasia c'e' nella tua testa."
-"Fantasia?! Ti ho visto con i miei occhi che eri uscito da quel palazzo con la mano sanguinante e la pistola in mano!"
Indicando con la mano il palazzo.
-"Ah, allora mi hai seguito!
Bene, vuoi essere il prossimo a essere morto?"
-"No, perche'? Vuoi uccidermi?"
-"Non avevo intenzione di farlo, Ma te lo sei cercato."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 12, 2018 ⏰

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