Ellie si tirò su di scatto e cercò di recuperare l'equilibrio su quella fanghiglia instabile nella quale erano rimasti invischiati i suoi piedi. La velocità di questi gesti improvvisi le fece girare la testa, e le ci vollero una manciata di interminabili secondi per poter riprendere coscienza del mondo attorno a se.
Doversi separare dal caldo abbraccio dell'acqua in modo così brutale fu come venire al mondo una seconda volta: tutte le sensazioni dalle quali si era presa una pausa la colpirono più violentemente e più vividamente di quanto avessero mai fatto prima, come se aver sperimentato la loro mancanza ne avesse poi aumentato la percezione successiva.
Non appena si mise in piedi Ellie venne investita, oltre che da una ventata di freddo e adrenalina, anche da tutto un insieme di suoni che, dopo essere stati decostruiti dall'acqua, davano l'impressione di rincorrersi e riassemblarsi all'interno del suo orecchio. Tutto questo mentre un peso opprimente, eppure così(stranamente) familiare si assestava nuovamente sulle sue spalle: come se anche la forza di gravità volesse ricordarle a quale mondo lei in realtà appartenesse.
Ellie sapeva che, a dispetto di tutto, avrebbe dovuto voltarsi subito, ma non era ancora riuscita a farlo; forse perchè sapeva che facendolo avrebbe dovuto affrontare per l'ennesima volta un bel momento che si trasformava in un inferno. E non poteva farlo, non di nuovo, non quest'ultima volta. Se avesse perso anche quest'ultimo attimo di serenità avrebbe perso tutto e sapeva perfettamente che non avrebbe avuto il coraggio di tentare di ricostruirsi ancora una volta.
Improvvisamente una risata sovrastò qualsiasi altro suono; una risata talmente disperata e profonda che sembrò quasi diventare fisica per potersi lanciare contro il cielo. Poi Ellie tacque, e per un istante fu come se il tempo si fosse fermato, un istante nel quale Ellie trovò ancora il coraggio di sperare nel silenzio. Un urlo rauco e disumano, proveniente da una mandibola disarticolata disattese, ancora una volta, le sue aspettattive; forse per l'ultima volta.
Ellie rise di nuovo, e con le lacrime agli occhi finalmente si voltò.
"Sono qui, porca puttana sono qui! Mi hai inseguito per tutta la vita, è questo che vuoi? Sono qui adesso, sono qui!"
Lo stalker che le veniva incontro evidentemente prese queste parole come un invito, poichè incrementò ancora la sua velocità. Doveva essere stata una donna, una volta. Adesso non era nient'altro che un ammasso di materia piena di furia selvaggia. Il fungo le aveva già devastato completamente la parte sinistra del viso, spinto le ossa a disarticolarsi e inglobato quasi completamente un'occhio.
Il corpo era un ammasso di pelle bluastra e ossa rinsecchite, sospinto solamente dalla voglia di alimentare il fungo che aveva distrutto l'intero pianeta. Gli schizzi sollevati da quell'essere durante la sua folle corsa erano ulteriormente aumentati dal fatto che dovesse trascinarsi dietro una caviglia slogata, cosa che contribuiva notevolmente a rallentarne l'avanzare.
Questo incedere lento e sgraziato, quasi estenuante, diede il tempo ad Ellie di attendere la morte con le braccia aperte ed un sorriso beffardo, mentre osservava la scena come se fosse al rallentatore. Gli attimi venivano scanditi dal lento susseguirsi delle falcate della bestia, e il loro avvicendarsi dava modo ad Ellie di rivivere di volta in volta un frammento diverso della sua vita.
Man mano che i vari ricordi le venivano incontro era come se andassero ad accumularsi, a spingersi l'uno con l'altro dentro al suo cuore, lottando tra di loro per riuscire ad emergere.
Ellie adesso non era più impassibile, aveva la consapevolezza che il suo cuore, teatro di questo scontro, stesse andando in pezzi. Un senso di tristezza la invase, un senso di delusione mai provato prima sembrava adesso risucchiare il mondo intero all'interno del suo vortice; come un buco nero assorbiva ogni cosa, lasciando solo un grande vuoto.
Lo stalker adesso era a pochi passi da lei, ma paradossalmente era come se si trovasse lontano anni luce; poichè qualsiasi cosa adesso era priva di senso, ed anche i ricordi più cari di Ellie stavano scivolando verso l'oblio; stavano perdendo di valore insieme a tutto il resto. Ed ad un tratto Ellie capì che non poteva permetterlo.
Improvvisamente Ellie capì che tutto ciò era assolutamente sbagliato, che questa era la cosa più terribile alla quale avesse mai avuto modo di assistere, in tutta la sua vita. Perchè a differenza di tutte le altre volte si stava arrendendo, a differenza di tutte le altre volte non stava lottando per riuscire a fare la scelta migliore. Stava privando di significato la sua intera esistenza; e non c'era cosa peggiore di questa nell'intero universo.
Per quanto la vita fosse stata crudele, lei aveva sempre provato a fare la scelta migliore, aveva sempre fatto la scelta più difficile, ma che la rendeva se stessa. E la delusione nel non rispettare questo principio era molto peggio di qualsiasi altra cosa.
Realizzare tutto ciò diede ad Ellie la voglia di reagire, e riuscì a sollevare il braccio appena in tempo per frenare l'arrivo dello stalker, che stava provando ad attaccare il suo collo. Ellie venne scaraventata all'indietro dall'impatto con lo zombie, e la sua schiena impattò contro l'acqua e il terreno fangoso. Per un istante la sua testa affondò anch'essa per inerzia, ma Ellie la risollevò all'istante giusto in tempo per vedere una massa di capelli fradici piombarle sulla fronte.
Lo stalker emetteva urla disarticolate e apriva affannossamente la bocca alla ricerca della sua carne, il viso sfigurato a pochi centrimetri dal suo. Ellie con il braccio ancora proteso davanti a se spingeva quanto più possibile il torace della creatura all'indietro, ma questa era forte e in alcuni istanti riusciva a respingerla sott'acqua. Mentre tentava di tenere gli occhi aperti a dispetto dei capelli e degli schizzi, Ellie cercò freneticamente un appoggio con l'altro braccio sul fondale del lago; quando ad un tratto la sua mano urtò un sasso particolarmente sporgente.
Ellie afferrò la pietra, e cercando di darsi quanto più slancio possibile verso la creatura, la colpì con tutta la sua forza sul lato sinistro del capo. Instantaneamente si udì il rumore delle osse che si spezzavano, a cui seguì un tonfo: la creatura era precipitata nell'acqua alla sua destra.
Ellie recuperò l'equilibrio e si mise in piedi; con il fiato affannato e le mani sulle ginocchia guardò il corpo di quell'abominio galleggiare sulla superficie del lago. Era paradossale come un luogo così bello potesse essere deturpato da una cosa così orrenda. Ma ormai Ellie lo aveva realizzato: questo poteva non essere uno dei mondi migliori possibili, ma andava trovato comunque il modo per affrontarlo nel migliore dei modi possibili.
Questo episodio, che poteva rappresentare la sua fine e il colpo di grazia definitivo ad ogni sua speranza, le aveva invece dato modo di imparare una lezione fondamentale, le aveva dato la soluzione per riuscire ad affrontare qualunque situazione. Doveva affrontare ogni evento cercando di compiere la scelta migliore, la scelta che desiderava, anche se era difficile, perchè era questo che dava significato alla vita.
Ellie alzò gli occhi al cielo, commossa e piena di emozioni; i ricordi erano tornati al loro posto e lei si sentiva viva per la prima volta da tanto tempo. Ormai aveva realizzato tutto, dal motivo dell'inganno di Joel al suo comportamento, ma aveva una visione più serena della situazione. Lo amava per quanto aveva fatto, ma restava il fatto che adesso alla luce di ciò Ellie dovesse compiere la scelta che lei effettivamente desiderava.
E con questa considerazione Ellie si mise in marcia, adesso sapeva esattamente cosa doveva fare.
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NOTA AUTRICE
Grazie a chi ha seguito questa storia! Spero in maggiori commenti adesso che è completa! Ditemi anche cosa ne pensate del finale aperto, io ho scelto questo tipo di finale così ognuno può supporre l'idea che più gli piace! :)
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The Last of Us: Non può essere vano
FanfictionQuesta longfic è ambientata 3 mesi dopo la conclusione di The Last of us. Ellie cerca di andare avanti con la sua vita, ma il passato è pronto più che mai a riemergere... NB. Questa fanfiction è composta da 4 capitoli, che ho già tutti pronti! Quind...