First and Last

Cigarette

First

Sei stato tante cose, esattamente come tante sono le cose che hai lasciato dietro te, le cose impregnate di te.
Sei stato la mia prima dipendenza. E sei venuto accompagnato dalla seconda. Il tabacco.
Sei stata la persona con la quale ho fumato la mia prima sigaretta.
L'avevamo fatto per sentirci ribelli, e l'avevamo fatto insieme perché le cazzate si fanno in due.
Ci eravamo ritrovati su uno dei terrazzi del dormitorio dell'università. Tu eri già lì quando arrivai io. Stavi guardando una scatolina rettangolare, solo avvicinandomi mi sono reso conto fossero sigarette. Marlboro rosse. Anche per te era la prima volta, ce lo avevi scritto in faccia. Fu allora che lasciai cadere la mia borsa fra di noi e ne estrassi un pacchetto uguale al tuo.
Non avevamo mai scambiato mezza parola, ma quel passo scegliemmo di farli insieme.
Accesi la mia e con essa accesi la tua, questa fu la firma del nostro accordo, del nostro primo passo insieme.
Tossimo, ridemmo e tossimmo ancora.
Erwin, dicesti tu.
Levi, dissi io.
Grazie Marlboro, pensammo in due.

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Last

Ho ricominciato a fumare, perché è una delle poche cose che sa di te, che posso sempre portarmi in giro e per le quali le persone che ho intorno non mi riserveranno sguardi di pietà o compassione.
Il fumo fa male, potranno dire alcuni.
Certo, risponderò io, ma anche il cuore fa male, eppure non te lo strappano dal petto, quindi non vedo perché strapparmi di mano la sigaretta.
Come ho detto, sei stato la mia prima dipendenza e, nei nostri zaini avevamo la seconda.
Alcune sono passate, alcune sono rimaste e altre ancora sono andate via per poi tornare, come le sigarette.
Tu sei andato via. Non sei mai tornato.