Mi sveglio con la luce del sole che entra dalle tapparelle delle finestre.
Sono le 11.39.
Mi porto la mano alla testa ripensando alla sera prima e a quanto ho bevuto non ricordo assolutamente come io abbia fatto a tornare a casa, forse la scommessa che ho fatto con Nate mi è un po' sfuggita di mano, mi faccio una doccia e scendo con ancora i capelli bagnati una canottiera e degli short.
Per mia sfortuna trovo Nate in cucina che fa anche lui colazione
"Buongiorno"
"Buongiorno Blu" mi dice con un sorriso " cosa vuoi per colazione?"
"Faccio da sola grazie"
"Dai tranquilla faccio io dimmi" cos'è tutta questa disponibilità ? Decido di non approfondire, così mi arrendo alla sua gentilezza
"Cereali e caffè"
"Non vuoi del latte con i cereali"
"No li mangio senza"
"Che cosa buffa"
"Non c'è niente di buffo un sacco di gente li mangia senza latte"
"No non è vero, tu sei l'unica persona che conosco che fa così"
"Evidentemente conosci poca gente"
"Blu posso chiederti una cosa ?" Il suo sguardo si fa più serio
"Dimmi"
"Ti ricordi cosa è successo ieri quando siamo tornati a casa?" Mi irrigidisco pensando al peggio
"No.." dico quasi in un sussurro. Il sul viso si fa ancora più serio "Cos'è successo?"
"Beh stavi male e anche io , così ho chiamato un taxi per portare a casa noi e Kim dopo che lei è scesa tu hai incominciato a sclerare e a dire cose"
"Cos'ho detto?" Il mio sangue mi si gela alle sue parole, ho paura per quello che io possa aver detto
"Davvero non te lo ricordi?" faccio segno di no con la testa e lui continua
"Beh hai incominciato a piangere, continuavi a dire il nome di un certo Will e hai incominciato a pensare che io fossi lui" il mio cuore in questo momento sta cercando di uscire, non ci credo di averlo fatto davvero
Mi tornano in mente dei flashback di ieri sera
Ci sono io che sono in taxi con la testa appoggiata sulla spalla si Nate neanche lui messo tanto meglio di me, piangevo e dicevo il nome di Will, Nate cercava di consolarmi e farmi smettere di piangere sfregando la sua mano sulla mia gamba, ad un certo punto gliela prendo e rimaniamo così finché il taxi non arriva davanti casa mia, o meglio nostra. Nate paga il tassista e mi aiuta a scendere, una volta scesi lui mi prende le spalle guardandomi negli occhi e costringendo anche me a guardarlo
"Perché piangi, chi è questo Will"
"Sei tu Will"gli dico
"Io non sono Will, sono Nate" gli sorrido e gli dico
"Ma ci assomigli" . Poi però non mi ricordo più niente. Come ho fatto a dirgli che assomiglia a Will, nessuno gli potrà assomigliare mai, era unico lui
"Poi cos'è successo?" Gli chiedo insistente
"Ti sei addormentata così ti ho portato di peso fino camera tua" arrossisco al solo pensiero, ecco perché sta mattina ero ancora vestita come ieri sera. " solo che poi sta notte ti ho sentita urlare" oh no "sono corso in camera tua e ti ho trovata che ti divincolavi tutta sul letto, ho provato a svegliarti ma non ci sono proprio riuscito dormivi profondamente , continuavi a dire "Jake no ti prego, non farlo" sembravi disperata" cazzo "eri bollente così ti ho portato uno straccio bagnato e te l'ho messo sulla fronte così hai incominciato a stare meglio." Che premuroso che è stato "luna" mi guarda negli occhi, "chi sono Will e Jake e cosa è successo con loro?"
"Se pensi che io ti risponda ti sbagli di grosso, non vado a raccontare i fatti miei agli estranei, sei qua da neanche due giorni e pretendi di sapere già tutto di me" mi ritornano in mente le scene di quella sera, mi sale un conato di vomito al solo pensiero, non posso credere di esserci ricascata
"Hai ragione però se vuoi me ne puoi parlare. Blu stai tremando, stai bene?" solo ora me ne accorgo, mi succede sempre quando parlo di queste cose
Gli rispondo con un bel " fatti gli affari tuoi" secco che fece finire lì la conversazione.
Corsi e in camera mia chiudendomi la porta alle spalle, mi era passata la fame.
Basta. Non di nuovo.
Decido di uscire, mi vesto con un giubbotto in jeans, un vestito aderente grigio e degli occhiali con le lenti rosa, i capelli li sistemo con due chignon che sembrano quasi delle orecchie di topolino mi faccio scivolare due ciuffi sulla faccia e mi metto un filo di mascara e un rossetto marrone. Mando un messaggio ad Isaac dicendogli di incontrarci al solito posto e di portare la roba, dovevo dimenticare. Scendo le scale di casa mia prendendo la mia borsa di pelle nera le chiavi della mia moto che non uso da settimane, mi viene sempre a prendere Kim per portarmi in giro perché dice che non si fida di me in moto, non so come mai. Mi prendo il mio giubilo da moto e il casco e apro la porta di casa mi guardo attorno e mi accorgo che non c'è nessuno. Meglio così penso salgo in moto e parto.
Una volta arrivata al parchetto trovo Isaac seduto su una panchina
"Hey" lo saluto con due baci sulle guance, Isaac è il mio più fidato fornitore, mi porta sempre l'erba indica che mi permette di dormire meglio perché se no o non dormo proprio o dormo ma faccio incubi come sta notte, il discorso di prima con Nate mi ha fatto pensare e a tutti i momenti successi tre anni fa, ogni tanto questa sensazione di vuoto torna e ho bisogno dell'erba per stare meglio.
"Ce l'hai ?"
"Certo tieni" io la prendo e gli do i soldi
"Grazie" gli sorrido
"Era da tanto che non mi chiamavi, sono tornati gli incubi?"
"Si"
"Mi dispiace... come hai fatto a far calare gli incubi" in realtà non lo so neanche io, cioè penso che io mi sia fatta l'abitudine, c'è stato un lungo periodo in cui ne avevo bisogno ogni notte e non bastava mai ma era stata quella che rispetto a tutti i cazzo di medicinali che mi avevano dato i medici aveva funzionato. A quel periodo della mia vita non voglio neanche pensare, sono stata così male, sono andata anche un po' di volte all'ospedale per colpa della mia depressione e della droga che a volte assumevo, ma per fortuna in quel periodo c'erano Kim e Cameron che mi hanno salvato, loro mi aiutavano sempre quando stavo male, di giorno sembravo una perfetta ragazza con nessun problema e con la vita perfetta e di notte crollavo mi trovavo con la compagnia che mi ero trovata e fumavamo e bevevamo per fortuna, se posso dirla così, con la droga quella pesante s'intende ne ho avuto poco a che fare solo nei momenti in cui stavo più male, dopo infatti sono sempre andata in ospedale e me ne hanno ripulito. Mio padre mi ha mandato dappertutto, gruppi d'incontro, psicologi ma niente, non mi sono mai sbloccata. Non so come io ci sia riuscita ma da sola piano piano ho ripreso in mano la mia vita, ho capito che in quello in cui ero finita era troppo grosso per me. Non che io adesso stia tanto meglio ho solo cambiato amicizie, ma qualcosa dentro di me è rotto e non si può riaggiustare, anche per questo sono molto aggressiva e antipatica. La cosa di cui vado più fiera però è che io ne sia uscita da sola solo con la mia forza di volontà, mi hanno aiutato anche le amicizie cosa a cui tengo molto e ho deciso di rifiutare l'amore in ogni sua forma perché mi ha sempre provocato dei lividi, l'amicizia, quella vera, è la più importante.
Ora con questo dolore ci convivo, è dentro di me, non ci posso fare niente. Esco dal mio stato di trans.
"L'abitudine credo"
"Ora però sono tornati"
"Diciamo che non ho molto autocontrollo, a volte tornano" lui annuisce e si accende una canna
"Vuoi? Offro io"
"Me la offri perché ti faccio pena ?"
"Forse" ridacchia, io accetto e faccio 5 tiri quel che basta per non farmi andare fuori del tutto dato che sono in moto .
Una volta finito ringrazio Isaac e me ne torno a casa.
Una volta a casa appoggio le mie cose al loro posto e faccio per andarmene in camera ma una voce mi interrompe
"Dove sei stata?" Eccolo la davanti la porta della cucina che mi guarda con i suoi occhi verde smeraldo che mi fanno tanto ipnotizzare
"In giro"
"In giro non mi basta, cos'è sto odore? Hai fumato?" mi ha rotto con sta cosa che si deve sempre fare gli affari miei
"Fattelo bastare" gli rispondo con sufficienza e faccio un gradino per andarmene in camera, ma lui che mentre mi parlava si avvicinava mi blocca per un polso
"Non rispondermi in questo modo"
"Ti rispondo come voglio" lo guardo con uno sguardo di sfida "tu invece dov'eri? Quando sono uscita non c'era nessuno, non puoi pretendere che io ti dica dove sono stata se tu per primo te la svigni via. Sei stato al cimitero ?"
"Cosa?" I suoi occhi guizzano nei miei, sembra arrabbiato, ma il suo comportamento da soldatino senza emozioni mi fa dubitare "perché dovrei andare al cimitero?"
"Non lo so dimmelo tu, ti ho visto tre giorni fa stavi suonando qualcosa con il violino, a proposito suoni il violino?" Incomincio ad avere una voce da stronzetta
"Non sono affari tuoi"
"Ah no? Tu però non ti fai problemi a farti i cazzi miei allora dimmi quale sarebbe la differenza ?"
Nate rimane zitto
"Cosa c'è piccolo soldatino ti hanno tagliato la lingua ? Cosa c'è per caso l'hai uccisa te quella persona?"
Lui dopo questo schizza verso di me buttandomi al muro e tenendomi una mano sul collo
"Non ti permettere mai più " i suoi occhi sono fiamme ormai ma io non mi scompongo
"Tranquillo piccolo soldatino siamo in due" dopo quello che gli ho detto lascia la presa e mi lascia andare, per fortuna non mi ha fatto male. Ma si può scordare la mia amicizia d'ora in poi. Una volta arrivata in camera butto la borsa a terra prendo un blocco da disegno e incomincio a disegnare.###spazio autrice ###
Allora vi è piaciuto questo capitolo? Cosa è successo tra Luna Jake e Will ?
Chi è la persona della tomba? Cosa ha fatto Nate quando è uscito?
Luna e Nate riusciranno mai a chiarirsi?
Oggi il personaggio della nostra Luna è stato più definito che cosa ne pensate ? È un personaggio molto complesso non è vero? Come tutti gli altri personaggi della storia i quali hanno tutti una storia integrante che scoprirete soltanto andando avantiUn bacio e buona vigilia 🎄⭐️❤️
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Blue moon
RomanceLei: spirito libero, odia essere messa in gabbia, hai propri principi e le proprie certezze, ha un modo tutto suo di pensare e sa sempre rispondere a tono, ha un grande auto controllo, ragiona molto spesso con la mente invece che con il cuore per qu...