Attese qualche secondo, quando poco dopo un signore alto e con la barba gli aprì la porta.
«Salve, lei è il signor Min?» chiese Jimin
«Si... cosa vuoi?» rispose infastidito
«Vorrei vedere Min Yoongi, se possibile»
L'uomo alzò un sopracciglio e piegò la testa di lato.
«Entra» rispose secco «di sopra»Jimin, un po incredulo, corse di su ed aprì la prima porta che gli si presentò davanti.
Sul letto, un ragazzo pallido e dai capelli neri come la pece, giaceva dormiente.
Jimin si avvicinò piano e si sedette sul bordo del letto e fissava insistentemente quel ragazzo che fino a poco prima credeva spacciato.
Ed ora era li, sembrava stanco, ma respirava e questo bastava.Dopo un pò Yoongi, seppur lentamente, aprì gli occhi.
La prima cosa che vide fu un ragazzo, a lui familiare, che lo fissava.«Hyung... sei sveglio» disse Jimin sorridente.
«Cosa diamine ci fai qui?» rispose flebilmente Yoongi.
«Ho ricevuto le lettere. Pensavo...»
«Sono stato dimesso dall'ospedale tre giorni fa. Mio padre è arrivato prima del previsto e mi hanno fatto una lavanda gastrica. Quelle lettere... avrei voluto non ti arrivassero»
«E perchè mai?!» esclamò il più piccolo. «Non ho mai avuto la possibilità di conoscerti... ora possiamo fare amicizia!»
Yoongi guardava l'altro con gli occhi spalancati, e per la prima volta, dopo mesi, fece un sorriso, ma questa volta era sincero.
Fine
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Angolo autrice
Non ho idea di cosa ne sia uscito fuori. L'ho scritta in un'ora, e adesso sono le 5 di mattina... e non ho ancora dormito. Apprezzate ciò.
Ve se ama.