Rimasi in quella posizione per tutta la prima ora, con i singhiozzi trattenuti e le guance stra bagnate.
Mi sentivo osservata ogni tanto, e chi altri poteva essere se non quell'arrogante? Ma non volevo dargliela vinta così alzai la testa di scatto, presi i fazzoletti dal mio zaino ed in men che non si dica non si notava più nulla a parte un po' gli occhi rossi. Non volevo nemmeno guardarlo con la coda dell'occhio, mi ha fatta stare male già il secondo giorno dalla nostra "conoscenza", non sono drammatica ma è solo che dopo tutto ciò che è accaduto l'anno scorso non vorrei che la storia si ripetesse. Non lo permetterò più a nessuno, né tanto meno a lui.
Dato che la prima ora stava ormai finendo decisi di ripassare per il compito dell'ora dopo, cioè inglese, sono un genio in inglese anche senza aprir libro ma visto che non avevo nulla da fare, il prof. di scienze era uscito di classe e non volevo parlare con nessuno mi misi a ripetere.
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Le altre quattro ore finirono in fretta insomma, il compito posso dire che sia andato abbastanza bene anche se non penso sia stato lo stesso per Tae dato che ha dormito invece di fare il compito.
La campanella dell'ultima ora suonò ed io gliene fui grata, mi precipitai all'uscita senza dar retta a niente e nessuno e soprattutto cercando di fare la strada di casa da sola e tranquillamente.
Ma vengo fermata sul posto dopo qualche minuto, un po' lontano dalla scuola, sentendomi una stretta abbastanza forte al polso, mi girai e senza nemmeno aver visto chi fosse gli urlai in faccia
"Yah, mi fai male! Leva quella manaccia dal mio polso" dissi tutto ad occhi chiusi.
"Se ti lascio mi ascolterai?" mi disse una voce fin troppo famigliare, aprii subito gli occhi e mi accorsi che non mi stavo sbagliando ed era proprio lui, quel coglione.
"No. Non puoi fare come se nulla fosse e poi stringermi il polso e dirmi di ascoltarti e poi-" venni interrotta
"Senti, mi dispiace, va bene? Era questo quello che volevi sentirti dire? Non so nemmeno perché te la sei presa tanto, mah" disse serio, lasciandomi il polso e mettendosi le mani nelle tasche cominciando a camminare verso casa.
"Senti, non me la sono presa perché anche se per te era una cazzata per me non lo era. Non sai cosa ho passato l'anno scorso, non sai come mi sono sentita, non sai nulla. Quindi smettila, smettila e basta. Sapevo che non sarebbe stato un bel incontro ma non pensavo nemmeno sarebbe stato uno dei peggiori" dissi l'ultima frase quasi abbassando la testa e con un tono basso rispetto quello di prima.
Non rispose ma penso che ci fosse rimasto male e mi sentii in colpa
"Scusami ma è solo che emotivamente ,forse non sembra, ma ultimamente sono fragile e non vorrei sentirmi una merda di nuovo." Gli dissi mentre camminavamo, tenendo lo sguardo verso i miei passi e i suoi che andavano all'unisono.
Ci fu un silenzio, nessuno dei due sapeva che dire e in quel silenzio arrivammo a casa, sussurrai un ciao e lui ricambio con un cenno.
Entrai in casa ma notai che non c'era nessuno, mah. Appena dopo qualche minuto mi arrivò un messaggio di mamma che diceva
"Tesoro, mi dispiace, ma io e tuo papà abbiamo avuto un'urgenza e siamo andati fuori città, torneremo tra qualche giorno se tutto va bene sennò ci metteremo un paio di settimane. Tua sorella e tuo fratello sono con noi. Sei grande quindi sii responsabile con la casa, ti voglio bene e scusami ancora piccola."
Le risposi dicendo che doveva stare tranquilla e che le volevo bene anche io.
Subito dopo salii le scale e prima che potessi entrare in camera mia il campanello suonò, strano, chi poteva essere. Posai lo zaino sul mio letto ed andai ad aprire trovandomi Tae che aveva già cambiato i vestiti, indossando una tuta larga e abbastanza comoda per quanto io possa capire. Ah però, è stato veloce a cambiarsi.
"Cosa vuoi?" gli chiedo senza esitazione.
"Ho fame" disse.
"E quindi? Cosa vuoi da me? Per caso ti sembra che casa mia sia un negozio?" E il mio stomaco brontolò dato che non mangiavo nulla da questa mattina, sempre nel momento sbagliato eh.
Sorrise accorgendosene, si avvicino al mio viso, ci trovavamo a pochi centimetri ma io non mi mossi di una virgola. Ma chi si crede di essere questo? Si avvicina al mio orecchio e sussurra
"Lo so che hai fame e poi hai l'onore di mangiare con me e ti rifiuti?"
Ma com'è pieno di sé.
"Pff, preferirei rimanere a digiuno piuttosto che mangiare con te" dico spingendolo di poco in modo che tornasse dove stava prima, faccio per chiudere la porta ma essa viene bloccata da delle Adidas.
Maledizione, perché proprio lui.
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Io davvero non ho parole, rimango basita tutte le volte da certe persone.
Mah.
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||Someone like me.||~Kim Taehyung~||
FanfictionSembrerà la classica storia di lui e lei, ma non è così. Si odieranno, si. E malediranno la loro conoscenza ma alla fine ognuno di noi ha un lato che non mostra mai a nessuno e se lo tiene nascosto.