Sono ore che cerco Louis ma non riesco a trovarlo, l'ho cercato ovunque. Sono ritornato alla sala mensa ma non c'era e non sono riuscito a incontrarlo neanche in giro per la scuola, perché questo posto dev'essere così grande e soprattutto perché quando ho bisogno di lui non lo trovo ma quando non voglio vederlo è sempre presente?!Decido di tornare al dormitorio, magari è tornato in stanza. Arrivo d'avanti la porta, faccio un respiro profondo e la apro, ma non è neanche qui. Sono esausto così decido di sdraiarmi sul letto per riposare gli occhi.
"Non dormirò, devo aspettare Louis"
Ripeto a me stesso, ma la stanchezza ha il sopravvento e finisco per addormentarmi. Inizio a sentire dei rumori soffocati dal fatto che sia ancora in pieno sonno, ma devo farmi forza ed aprire gli occhi."L-Louis sei tu?"
Mi stropiccio gli occhi."Due persone vivono qui, tu sei qui chi altro potrebbe essere?!"
Eccolo là, il solito sgorbutico. Guardo l'orario e vedo che sono le due di notte."Dove sei stato?"
Chiedo con la voce impastata dal sonno."Fatti gli affari tuoi, si può sapere che vuoi stasera?"
"Voglio chiederti una cosa"
"Dio, no non ti sveglierò se non metterai la sveglia"
"Non era di questo che volevo chiederti ma vaffanculo comunque"
Alza un sopracciglio e mi guarda con una faccia buffa, sembra quasi dolce."E di cosa allora?Riccio sono stanco perciò sbrigati"
Mi alzo in piedi e mi avvicino a lui."So di Zach e Amanda"
Vedo il suo corpo irrigidirsi, diventa visibilmente nervoso e i suoi occhi assumono un colore quasi tetro."Me l'ha detto un ragazzo del primo anno"
Continuo mentre lui sta in silenzio."Io non ci credo!"
Vedo in lui nascere lo stupore e sono certo di poter vedere una scintilla brillare nei suoi occhi."Sono certo che le cose siano andate diversamente!"
Si volta di spalle a me allontanandosi di qualche passo.
Il suo silenzio mi disorienta."Louis, dimmi qualcosa"
Abbasso il tono della voce.
Ma lui non risponde, lo vedo stringere i pugni per poi riaprire la mano, irrigidire il corpo per poi rilassarsi quasi come se stesse combattendo una battaglia fra due parti di se stesso."Louis..."
Abbasso ancora più il tono di voce.D'un tratto sembra che la battagia interiore cessi, il suo corpo però è rigido, con i pugni stretti e la testa alta.
"Sei patetico"
Rompe il silenzio."Cosa?"
Che sta dicendo?!Si volta, sorride ma non è un sorrido gioioso è più un ghigno pieno di cattiveria."È tutto vero, ho investito quei due ragazzi, hanno avuto quello che si meritavano"
Non posso crederci."Invece di venire qui saresti dovuto scappare"
Non riesco a muovermi, sono atterrito non posso credere a quello che sento."N-Non è vero, tu menti"
Lo vedo per un attimo titubare."E come fai a dirlo?Tu non sai niente di me"
Ha ragione non lo conosco, non so neanche perché sia qui o perché lo abbia difeso quando Lucas ne stava parlando male."Non lo so Louis, tu..."
"Io cosa?"
"Mi sei sembrato solo, come me"
Spalanca gli occhi."Ho pensato a come ti potessi essere sentito, che ti avessero accusato senza voler ascoltare la tua versione perché la situazione più ovvia era per loro un vantaggio, non avrebbero dovuto scomodarsi ad indagare"
Non si muove di un millimetro, ascolta quello che dico e a ogni mia parola vedo accendere e crescere la scintilla di prima."Io sono convinto che tu sia una brava persona. Sei stato tradito, non hanno pensato a quello che stavi provando, al dolore che stavi sopportando, ecco cosa ho pensato"
Non so dove ho trovato la forza di pronunciare quelle parole, ma so che hanno sortito un effetto su Louis."No raccontare cazzate!Sei qui solo perché non c'erano altre stanze disponibili!"
Mi urla contro."Ti ho mentito quella sera non sono neanche andato a chiedere di cambiare stanza!"
Ancora una volta vedo la sua espressione cambiare, sul suo viso nasce quasi un sorrido, non come quello di prima ma sincero. Mi avvicino a lui."No Harry"
Indietreggia."Devi stare alla larga da me è chiaro?"
"Ma Louis"
"No, basta!Sono stufo di ascoltare le tue sciocchezze"
I nostri occhi sono incrociati."Io ho ucciso il mio migliore amico e mandato in coma la mia ragazza"
Nonostante il suo tono sia rabbioso dice questa frase singhiozzando."No, no no no non ci credo Louis"
"Pensa quello che vuoi a me non interessa, nella mia vita tu non conti niente"
Sento una fitta allo stomaco."E ora va' via di qui, cambia stanza e sparisci dalla mia vita!"
Non so perché ma le sue parole mi feriscono, eppure i suoi occhi sembrano dire il contrario, risplendono di una luce oscura come se volessero gridare aiuto."Fanculo Louis!"
Esco dalla mia camera e corro via, non avrei mai pensato che potesse arrivare a tanto. Non so dove andare, esco fuori dal dormitorio e corro senza una meta precisa.Dopo aver vagato per un po' e aver fatto mente locale, mi dirigo verso una stanza, busso e dopo poco la porta si apre.
"Harry?Sei tu?"
Ha i capelli scompigliati e la voce impastata, doveva star dormendo, in fondo è molto tardi."Ciao Niall, ehm posso dormire da te?"
Si stupisce ma non batte ciglio e mi fa entrare."Liam è da un suo amico per studiare, ma è successo qualcosa?"
Mi faccio coraggio."Ho scoperto cosa è successo qualche anno fa"
Il suo sguardo si fa serio."Ma non potevo crederci così ho chiesto spiegazioni a Louis e lui mi ha attaccato, dicendo che era vero, che era stato lui e che dovevo uscire dalla sua vita"
Gli occhi si fanno lucidi e mi siedo sul divano, Niall di avvicina e mi abbraccia, non fa domande ne dice niente ma mi trasmette tutto il suo affetto stringendomi, permettendomi di sfogarmi completamente. Rimaniamo così per un po' fin quando non mi riprendo."Grazie"
Sussurro."Non preoccuparti, puoi stare qui quanto vuoi"
Mi accompagna nella stanza di Liam, dormirò qui stanotte.
"È tutto ok?Vuoi che rimanga qui?"
"No è tutto a posto, ancora grazie Niall, sei un amico"
Ed è vero, nessuno mai mi era stato accanto e lui che mi conosce da nemmeno una settimana è stato pronto ad accogliermi e a consolarmi. Mi sorride e torna nella sua stanza."Mi sento così stupido"
Non so perché abbia reagito così, non mi è mai importato di niente e di nessuno, invece sono stato debole e tutt'ora non posso fare altro che pensare ai suoi occhi e alla sensazione che ho provato quando mi è sembrato di sentire una richiesta di aiuto. Devo smetterla di pensare a lui, in parte ha ragione, io non lo conosco però una cosa l'ho capita: le promesse che fa le mantiene. Aveva promesso che se avessi provato a conoscerlo mi avrebbe distrutto, e così è stato.

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Brodcast
Fanfic"Louis" "Cosa?" "Louis, mi chiamo Louis" Dice non distogliendo lo sguardo dal suo libro. "Allora molto piacere Louis" Gli sorrido, almeno mi ha parlato, e un passo avanti no?Vedendo tornato il mio coinquilino nel suo stato di semi-morte mi volto in...