Se solo quel maledettissimo giorno non lo avessi ascoltato, ora andrebbe tutto per il meglio. Non sarebbe successo nulla a nessuno, non sarebbe accaduto niente alle persone che amo, o meglio, amavo. Da allora continuo a rimproverarmi sul mio operato costringendomi, per precauzione, a stare lontano da tutti a meno che non sia strettamente necessario.
Mi risveglio dal mio stato di trance grazie al professore di Latino che mi richiama. La sua voce mi riporta alla realtà, allontanando la mia disattenzione alla sua stupida lezione. Il professore continua la sua vendetta nei miei confronti obbligandomi a leggere dal punto esatto in cui ci eravamo interrotti per colpa della mia distrazione. Provo a ignorare i suoi sproloqui, anche se la figura di merda che mi sta facendo fare davanti all'intera classe non è per niente piacevole. Il Professore ritorna a fare la sua lezione e io, come mia naturale abitudine, torno ad osservare l'orizzonte dalla finestra della mia classe.
Sento il suono della campana, con un sospiro di sollievo misto a noia mi alzo, prendo la mia cartella e mi incammino verso la porta della classe per ritornarmene a casa, da solo, come sempre d'altro canto. Scendendo le scale mi passa un brivido per la schiena, come se qualcuno mi stesse osservando e seguendo da quando sono uscito dalla classe, decido di non girarmi e continuare a camminare come se nulla fosse. In questa scuola sanno tutti cosa mi è successo e cosa succede a chi prova a parlare o anche solo avvicinarsi al sottoscritto quindi, dando per scontato che non esista nessuna persona al mondo così stupida da ignorare quei precisi avvenimenti, continuo per il corridoio con quella sensazione di avere il fiato sul collo costantemente presente. Mi cambio le scarpe in fretta ed esco da scuola ritrovandomi nel piazzale della stessa che stranamente trovo vuoto. Guardo ovunque nel piazzale ma non trovo letteralmente nessuno, guardo l'ora 16:36, a quest'ora dovrebbe essere pieno di studenti che tornano a casa continuo a pensare; mi calmo un attimo e noto che la presenza che avvertivo fino a poco fa è completamente sparita. Faccio un profondo respiro e inizio a camminare verso il cancello della scuola per poi tornarmene a casa. Mentre attraverso il cancello mi sembra di scorgere una figura femminile nascosta tra gli alberi ad osservarmi, decido di non tornare indietro a controllare e continuo per la mia strada con il cuore in gola.
Non voglio che accada di nuovo, non voglio che si ripeta, non voglio riprovare il dolore di quel maledetto giorno.
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Quel Maledetto Giorno
TerrorQuesto ragazzo è stato colpito da una strana maledizione per la quale decide di vivere la sua vita in modo da trovare la pace, o almeno fino ad oggi.