Capitolo Uno

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"Mi-mi dispiace! Scusami! Davvero, sono davvero dispiaciuta!" *Bella figura che fai il primo giorno di scuola, cretina!*

"Oh, non preoccuparti! Sono solo libri!" mi rispose la ragazza sorridendo.

"Lo so, ma...scusa"

"Ok, va bene", sorrise.

Era una ragazza veramente carina nel suo cardigan rosa pastello sopra una maglietta bianca. Indossava dei blue jeans, delle ballerine beige e un bellissimo sorriso. I suoi occhi nocciola nascosti da ciocche di capelli biondo scuro mi stavano osservando.

"Sei la nuova studentessa?"

Oh, no. Perché? "Sì, sono io", risposi nervosa.

"Stupendo, benvenuta alla Holmes Chapel Comprehensive School!! Qual è la tua prima classe?"

"Biologia. La sto cercando da stamattina. Ci sono così tante classi in questa scuola! Come riuscite a muovervi qui dentro?!"

All'inizio rise, poi pensò a qualcosa e infine mi disse:"Veramente non è così grande. E' una delle più piccole scuole dell'Inghilterra! Ok, beh, magari non la più piccola, ma nemmeno la più grande!! Comunque, ti porto io a Biologia, è vicino la mia classe" mi disse sorridendo.

"Oh, okay, grazie!" risposi felice di aver incontrato questa gentile ragazza.

Mentre procedevamo verso la mia classe, molti studenti fermavano Felicity, questo era il suo nome, per parlare con lei o semplicemente per salutarla. Sembrava quel tipo di ragazza popolare, ma che non si dava arie. Anzi, quel tipo di ragazza di cui tutti vogliono essere amici. Credo che sia grazie al suo carattere. Amo questi tipi di persone, quel tipo con cui puoi parlare, essere te stesso e loro saranno sempre dolci e gentili e in poco tempo sarete amici e la tua vita immediatamente s'illumina per la gioia che ti portano in essa. Fantastico, la adoravo!

Finalmente arriviamo alla mia classe, ma uno dei ragazzi che passavano di lì ci camminò incontro. Era un ragazzo di altezza normale, capelli riccioli tagliati corti (ma che si vedeva voleva far crescere) e due occhi color smeraldo. L'ho notato subito perché, a differenza degli altri, è l'unico che si è avvicinato e mi ha porto la mano sorridendo. Che bel sorriso. Si chiamava Harold, "ma gli amici mi chiamano Harry", disse.

"Piacere di conoscerti, Harry!", risposi stringendogli la mano e sorridendo a mia volta ricordando le parola di mia madre, "Io sono Giorgia"

"Non sei inglese, vero?"

"Veramente...", *oddio, che ansia*, "no, sono italiana". Mi piacque che lo notò.

"Italiana? Tu sei ITALIANA?". Felicity quasi urlò dalla sorpresa.

"Sì, non lo sapevate?"

"Sapevamo di un nuovo studente dall'Italia, ma tu parli inglese in un modo così fluente che pensavo fossi di qui!"

"Beh...grazie!" dissi un po' in imbarazzo ma molto contenta. "Tutto merito dello studio...e della voglia. Amo l'Inghilterra, la sua lingua e la sua cultura"

"Sei nel posto giusto, allora!, disse Felicity.

"Avrei dovuto capirlo dal tuo nome! E' scritto con il 'i' al posto della 'e', giusto?"

"Esatto!" sorrisi.

"Come ti è sembrata, per adesso, scuola?" mi chiese Harry cambiando argomento.

"Bella domanda! Credo...cioé...non per essere maleducata, ma...beh..."

"Le è sembrata troppo grande!", mi salvò Felicity dall'imbarazzante figura che stavo facendo che mi stava rendendo rossa, " Non credi che sia strano?", rise.

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