•Capitolo 7•

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Andrea's pov

Entro nella piccola stanza con timore. Il cuore inizia a battere velocemente mentre faccio di tutto per evitare di crollare a piangere di nuovo.

Vedere Giovanni, immobile, sdraiato su un lettino d'ospedale, alcune flebo iniettate nel braccio e una maschera d'ossigeno sul volto mi fa stare male. E tanto.

Mi avvicino al lettino e mi metto seduto sulla sedia posta lì accanto. Afferro saldamente la mano di Giova e inizio a fare dei movimenti circolari con il pollice. Lo rilassava sempre.

-Ehi, Giovanni...- lo saluto con voce tremante -Come va?- domando per poi maledirmi mentalmente.

Anche se potesse rispondere, come dovrebbe stare?

-Sai, doveva essere una serata speciale...- sussurro.

Sposto lo sguardo sul suo viso e avvicino le mie labbra alla sua fronte, sfiorandola.
Mi rimetto seduto composto e porto la mano libera ad accarezzargli i capelli.

-Avevo prenotato un ristorante per noi due. Volevo farti una sorpresa passando un po' di tempo solo con te, senza Youtube. Solo io e te, parlando della prima cosa che ci sarebbe venuta in mente, tenendoci per mano, scambiandoci qualche bacio di tanto in tanto, camminando poi sotto il cielo stellato... Tu che mi avresti sorriso ed io che mi sarei perso nei tuoi occhi luminosi...- ridacchio leggermente -Guarda come mi hai fatto diventare sdolcinato, cazzo- mi asciugo alcune lacrime e riporto l'attenzione su Giovanni.

-Ma non posso fare a meno di dirti che mi manchi...- mormoro a bassa voce -Non sai quanto cazzo mi manchi- affermo.

-Dicono che nonostante si sia in coma, si possa comunque sentire tutto. Ed io spero che sia così, perchè ho intenzione di venire da te tutti i giorni e non voglio che tu ti perda uno dei miei 'ti amo'. Voglio che tu li senta tutti, che capisca quanto non posso stare senza di te, che io ti amo comunque, ogni giorno di più e che passare un giorno senza il tuo sorriso, i tuoi occhi, la tua voce- senza te, è un inferno-

-Io ti amo, Giovanni. Non dimenticarlo, qualunque cosa accada- rimango a guardarlo, come se mi aspettassi che da un momento all'altro si svegliasse e mi rispondesse con un 'Anche io ti amo'.

Ma ovviamente non succede nulla di tutto ciò.

Sento bussare alla porta, segno che è arrivato il resto della crew e che io devo uscire per farla entrare.

-Devo andare, Giova. C'è la crew completa fuori dalla porta e devo farla entrare, nonostante io voglia rimanere qui accanto a te- mi alzo dalla sedia e, tenendogli sempre la mano, avvicino le mie labbra alla sua fronte, lasciandogli un bacio delicato -Ti amo. Ricordatelo- gli sussurro in un orecchio, prima di allontanarmo dal lettino ed uscire dalla stanza.

Arrivato nel corridoio dell'ospedale, vedo tutti i ragazzi preoccupati venirmi in contro.

Gli faccio un cenno con la testa, dicendo loro che possono entrare per vedere Giovanni.

I primi a entrare sono Pietro e Giorgio.

-Andre...- mi volto verso Luca -Come stai?- appoggia una mano sulla mia spalla, inziandola a muovere lungo il braccio.

-Potrebbe andare meglio...- sussurro con voce rotta.

-Ti va di camminare un po'? Almeno provi a distrarti- mi propone Luca.

Esito a rispondergli.

Vado o no?

Insomma, ha ragione. Uscire a prendere una boccata d'aria e fare quattro passi potrebbe aiutarmi, ma io voglio essere ill primo ad avere notizie su Giovanni e se esco non saprò subito cosa gli succede -sempre ammesso che gli accada qualcosa.

Alla fine opto per uscire, convincendomi che devo distrarmi almeno un po'.

Quindi annuisco e Luca accenna un sorriso.

-Ragazzi, noi andiamo a fare quattro passi. Voi rimanete qui?- domanda rivolgendosi a gli altri.

Annuiscono tutti e noi ci dirigiamo all'uscita in completo silenzio.

-Allora, che ti va di fare?-

***

Siamo seduti su una panchina di un parco qui vicino con un frappè tra le mani. È passata un'ora da quando sono uscito dall'ospedale e Luca ha fatto di tutto per farmi almeno sorridere, assecondando qualsiasi mia richiesta.

Ed ha fatto un buon lavoro. Sono riuscito a pensare ad altro e non a Giovanni. Certo, non è durato molto, ma almeno non stavo constantemente in ansia.

Nessuno ci ha chiamato, quindi deduco che non sia successo nulla.

Spero si risvegli al più presto...

Una parte dentro di me mi urla di non illudermi, che c'è anche un'alta probabilità che non si risvegli più e che devo prepararmi a tutto, ma io non ce la faccio a pensare a una vita senza Giovanni.

Alzarsi la mattina senza averlo affianco; registrare i video come un unico youtuber e non come un duo; non poter dire più 'noi' ma 'io'; non sentire più la sua risata riecheggiare per la casa; non bisticciare più con lui su chi deve montare il video; non vedere più i suoi occhi- no, non ce la faccio.

Credo potrei impazzire.

-Andrea- sento la voce di Luca chiamarmi, quindi mi giro verso di lui.

-Giovanni... Sono sicuro che ce la farà, non devi preoccuparti- mi sorride.

Annuisco e una parte di me vuole convincersi che Luca abbia ragione; andrà tutto bene.

Angolo autrice

Ehi! Scusate per il capitolo corto e brutto, ma ho passato tutta questa settimana con la febbre e non riuscivo a scrivere nulla.

Inoltre, starò fino al 7 fuori, senza internet e con ancora una marea di compiti fare, quindi scusatemi in anticipo se non vedrete nessun aggiornamento :P

Spero che vi piaccia!

Bene, ora vado. Ci sentiamo al prossimo capitolo, gente!

Bye, bye~

-LaReginadelleTenebre

Non so se sai che ti amo 2 || Inoobchannel   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora