Le persone oltre agli occhi

Questo mondo stupendo

Mi svegliai puntuale per andare a scuola .
Il sole sorgeva ormai alto.
Entrai all istituto,sembrava tutto così felice forse il mio umore mi faceva vedere tutto in modo diverso ma così lo preferivo.
Feci tutte le mie solite lezioni , ovviamente la professoressa smhit , l insegnante di scienze applicate , una donna rude , con il broncio perenne ,con dei piccoli occhietti che sembrano che non volessero altro che appenderti a un palo della luce per la colonna vertebrale.
Si era lamentata ,come sempre ,della mia gonna troppo corta ma il mio umore era troppo Alle stelle per farmelo rovinare da lei quindi non ci feci caso .
Prima di fare rientro a casa andai nell aula di musica .
Già da distante di qualche metro dell'aula potevo sentire una chitarra classica che suonava .
Mi avvicinai e mi fermai sul ciglio della porta per ascoltare luke mentre suonavo In modo melodioso.
Passati un paio di secondi il ragazzo biondo si accorse di me .
Mi guardò con lo stesso sguardo di un bambino che guarda Il mondo.
"Sei li da tanto?" Mi chiese "un po" risposi.
Mi avvicinai a lui, mi sedetti accanto a lui sullo sgabello di cuoi che gli stava a lato.
Il silenzio regnò per qualche secondo.
"Sei belissima " mi disse rompendo il ghiaccio.
Gli sorrisi mentre lui si avvicinava piano piano sempre di più.
Il mio petto ero contro il suo ,eravamo talmente vicini che potevo sentire il suo cuore che accelerava ,sempre di più.
Mi spostò la ciocca di capelli che si era sposta sul volto e la pose dietro al mio orecchio.
Sorrisi, lui prese il viso con le sue mani nervose ma allo stesso tempo potenti.
Sorrisi di nuovo e lui mi baciò,le sue labbra erano sulle mie come se quello unisse i desideri di entrambi.
Avvicinò la sua bocca al mio orecchio e con voce sottile mi sussurò "non vedevo l ora di baciare quel fantastico sorriso che hai tutti i giorni su quel visetto d'angelo".
Lo abbracci ,lo strinsi talmente forte tra le mie braccia che credo di avergli fatto male .
Dovetti andare ,la mia camera un po infantile mi aspettava per iniziare i compiti.
Lo salutai con un dolce bacio sulle guancie paffute e andai.