IL GIORNO SEGUENTE.
Mi dirigo verso l'aula ''55h'' per seguire la lezione di fotografia.
Correndo verso la porta per l'ennesimo ritardo ,tre ragazze ,di proposito, mi spingono atterra facendomi cadere.
Quelle tre adolescenti le conoscevo ,tutta la scuola sapeva chi erano.
Erano il trio più popolare della scuola. Michelle era il capo del gruppo, occhi azzurri come il mare ,lunghi capelli biondi sempre perfetti si posano sulle spalle e sempre vestita come se dovesse partecipare a un ballo di gala.
Il nome delle altre ragazze non era noto ma anche loro avevano lo stesso sguardo accattivante della loro amica.
Presi le mie cose che erano finite sulle mattonelle di marmo e me né andai' ,non avevo tempo per simili sciocchezze.
Entrai in classe e il professor Dussel mi rimproverò come al solito, le uniche parole che uscirono dalla sua bocca erano sempre le stesse di ogni giorno ''sei una ritardataria , fila al tuo posto ''.
Era anche simpatico l'insegnante di fotografia ,solo che avvolte aveva questi sbalzi d'umore ,come se non reggesse più l'età .
Un momento si sente il re del mondo e poco dopo si sente contro tutti, è come se la sua pelle chiara e striminzita ,il suo naso ossuto e le sue gambe che a malapena lo reggevano erano come si pensasse ancora come un adolescente nell'età della pubertà.
Mi accomodai al mio solito posto sulla seggiola traballante e iniziai a scrivere appunti sui pochi fogli che contenevo nello zaino.
Quasi alla fine della lezione notai che ha Luke mancava il libro di fotografia , magari il volume che Marta aveva tra le braccia era di suo.
Alla fine è come se tutte le strade dell'assassinio portassero a lui, il bracciale e il libro mancante, ma cosi era troppo ovvio ,troppo chiaro , dovevo investigare meglio.
Verso le undici, l'ora della ricreazione ,la polizia venne a investigare meglio sulla morte di Marta.
Dovevo sapere di più sull'assassino quindi mi avvicinai agli agenti per vedere se riuscissi a capire cosa dicessero e scoprire qualcosa di più.
Dissero che l'assassino era un ragazzo , trovarono un capello castano liscio tra le unghie di Marta, era chiaro aveva commesso lui tale gesto, quasi stupita e soprattutto affranta me ne andai.
Sentii il bisogno di farmi un giro, di mettermi le cuffiette nell'orecchie e fare in modo che la musica li portasse via tutti come il vento porta via le foglie secche in una mattinata d'autunno.
Passai per il corridoio per uscire, con l'mp3 in mano e notai Luke nell'aula di musica stava suonando la chitarra, sapeva suonare questo strumento in modo affascinante, come se le note che si sussedevano mi trasportarono in un altro parallelo.
Non era uno strumento normale, era una chitarra spagnola e lui la sapeva suonarla divinamento, quelle note, quel pentagramma difronte ai suoi occhi, le pupille concentrate, quasi come se stessero soffrendo e che l'unica cosa che vorrebbe fare era scoppiare in un pianto.
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Le persone oltre agli occhi
Chick-LitSol si è appena trasferita in una nuova città. Nuovi amici,nuova scuola e nuovi amori. Incontra un ragazzo che all inizio non fa altro che infastidirla ma dietro quel fanciullo si nasconde una persone dolce e simpatica che solo sol riesce a vedere q...