Nuova vita...nuove scoperte

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La macchina era bloccata nelle strade di Las Vegas, da poco io , mia sorella maggiore Cloe e mia madre per motivi di lavoro ci stavamo trasferendo. L appartamento era stato costruito in stile anni sessanta, un grande atrio dava sul salotto e sulla cucina e un corridoio stretto e poco luminoso dava alle camere da letto e al bagno. Il trasferimento mi aveva già causato tanti problemi ,ho dovuto lasciare la mia migliore amica Gemma ,era l amica che avevo sempre desiderato ,l unica persona che aveva visto la mia adolescenza dai miei occhi ,avevo dovuto cambiare scuola e quindi tutti i miei amici che mi ero portata avanti per tutti i tre anni di liceo. oggi inizierò la nuova scuola ,ho una certa sensazione di pancia ,sono preoccupata di non ambientarmi e di passare La ricreazione da sola in un angolo . come sempre arrivai in ritardo per colpa della mia famiglia ,mia mamma non capisce proprio L importanza delle prime della lezione ,è il momento per iniziare a fare amicizie e per dimostrare che non sei una sbadata ma una con la testa apposto. girovagai per un po' tra i lunghissimi corridoi del grande edificio ma nemmeno L ombra della mia aula. sbadatamente inciampai e urtai un ragazzo, alzai gli ho gli occhi per porgere perdono e vidi un bellissimo ragazzo ,dagli occhi blu come il mare che scintillava, i capelli pieni di gel ,aveva indosso un giubbino di pelle e dei jeans strappati. l uniche parole che uscirono dalla sua bocca con labbra perfette erano di rimprovero, non lo sopportavo già ,con aria furiosa girai i tacchi e me ne andai. le prime ore volarono come il vento e nessuno ,ancora , mi avevo rivolto alla parola ,forse a causa del ritardo. arrivó la terza ora ,la professoressa di fisica ,la signorina Stuffel ,mi chiamo alla cattedra per presentarmi. tutti gli occhi erano puntati su di me ,il silenzio mi avvolgeva e mi rendeva ancora più in ansia ,poche parole mi uscirono da quelle mie labbra spaventate tra cui "mi chiamo sol e mi sono appena trasferita " tornai al posto come se avessi appena finito di combattere la guerra. arrivó la ricreazione ,con aria ansiosa iniziai a mangiare la mia piccola merendina un po' schiacciata dai libri. una ragazza che mi pareva fosse nella mia stessa classe si avvicinò a me ,avevo due occhi enormi, un paio di occhiali rotondi sul naso è un libro tra le braccia. si presento a me con aria sollevata io feci lo stesso ,conversammo per tutta la ricreazione e per il resto della mattinata a scuola. uscii da scuola con Marta la mia nuova amica e quel ragazzo che mi avevo fatto saltare i nervi stamattina presto mi chiamo con un nomignolo "ehy piccola" mi girai .
Non sapevo a chi fosse rivolto quel saluto, era rivolto a me ,era insopportabile ,chi si credeva di essere ,non ero ne la sua fidanzata ne una sua amica stretta per chiamarmi in quel modo...perché ce L aveva con me? io cosa gli avevo fatto?.
Ribollente di rabbia andai verso la macchina con all' interno mia madre che mi stava aspettando.
La notte volò come il vento, mi recai a scuola in anticipo è così mi andai in segreteria per raccogliere i volantini di qualche corso extra scolastico.
Nel passare per il lungo corridoio notai qualcosa di strano, un odore nauseante dalla fessura delle porte della palestra, entrai per vedere cosa stava succedendo.
Non c era nessuno , avvicinandomi al canestro appeso in alto sul muro, vidi qualcosa, all'inizio qualcosa di non chiaro, c era qualcuno, era una donna ,aveva un coltello spumante di sangue affilato nel petto ,non capii chi fosse, aveva il volto coperto di capelli,lisci e castani come le castagne d autunno è una ciocca scolorita dal sole .
Grandi occhiali fatti di metallo arrotondati aveva sul naso ,jeans e una magliettina a maniche corte ormai ricoperta di sangue che continuava a colare.
Intorno al morto non c erano traccia di sangue ,questo poteva significare che L omicidio era stato svolto all esterno della palestra e successivamente posizionato il cadavere.
La guardai meglio,la fissai allungo,quel volto così fine e quel corpo minuto e gracile lo conoscevo...era lei,era marta.
Le lacrime iniziarono a colare sul cadavere.
Mi guardai intorno per trovare qualche indizio per capire chi fosse stato ha commettere tale gesto.
Non trovai niente ,solo un braccialetto avvolto di sangue che posso presupporre L avesse messo L assassino alla povera ragazza.
In pochi giorni la notizia del cadavere trovato in palestra si sparse per tutta la città mentre io stavo ancora cercando il proprietario di quel bracciale.
Stavo guardando il cellulare mentre passeggiavo nell atrio della scuola quando incontrai quel insopportabile e presuntuo ragazzo ...mi saluto , nessun rumore uscì dalla noi bocca , solo quando visi il nome "luke" tatuato sul polso e una piccola ferita tagliente sull avambraccio...gli chiesi come si era procurato quel taglio sulla mano solo un "Emmh non sono fatti tuoi" uscì dalla sua bocca.
Mi informai , l'unico ragazzo con il nome "luke" nella scuola era lui.
A ricreaiozione andai da lui ,volevo scoprire qualcosa di più su di lui,non mi fidavo molto,anzi per niente.
Lo salutai in modo garbato e gli chiesi in modo molto vago dov era stato la Mattina dell omicidio,non rispose,rimase qualche secondo a pensarci e poi mi disse che era stato in camera sua da sola ha suonare la chitarra elettrica.
Non gli cresi,stava mentendo,non ne sapevo il motivo ma avrei dovuto scoprirlo in qualche modo.
Nel pomeriggio Mi iscrissi al corso di fotografia extracurricolare ,ho sempre amato la fotografia Sin da piccola ,scattavo ogni singola cosa che mi affascinava e a quell età praticamente tutte,ero una svago e uno sfogo.
Il pomeriggio seguente mi recai al nuovo corso,ero L ultima .
Trai gli ultimi banchi notai luke, mi sedetti vicino a lui ,solo per scoprire un po' di più sull omicidio non per altro.
C'era qualcosa di diverso in lui,parlando di noi,del nostro futuro scopri che forse non era quel duro ragazzo che avevo conosciuto,come se la fotografia lo addolcisce .
Era un ragazzo diverso e io lo preferivo così.

Le persone oltre agli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora