cap. 1

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Sono passati tre anni dal fatidico giorno, tre anni di riabilitazione, tre anni in cui sono rimasta rinchiusa in questo ospedale.

È stato frustrante all'inizio. Non riuscivo a camminare, facevo fatica persino a mangiare da sola e avevo sempre bisogno di qualcuno che si occupasse di me.
Poi con grande sforzo ho ripreso a camminare.

I miei genitori erabo molto felici di questo, li vedevo finalmente sorridere.

Il primo giorno in cui sono riuscita ad alzarmi in piedi da sola, mia madre si commosse e scoppiò a piangere, e mio padre l'abbracciò subito.

Mi rende felice vederli così contenti.

Oggi, per la prima volta, lascerò questo posto e tornerò fuori, a vivere.

Mia madre entra nella camera con un immenso sorriso sul volto e mi abbraccia forte.

"Tesoro, sono così felice per te. Finalmente potrai uscire di nuovo!".

Le brillano gli occhi e una lacrima solitaria le riga il volto.

"C'è già un aereo che ci aspetta e noi siamo pronti per una avventura, vero?!".

Io faccio un lieve sorriso mentre ma stringo forte a me.

"Ricordati tesoro, mamma è fiera di te!" mi lascia un lieve bacio sulla fronte e detto ciò esce dalla stanza.

Mi guardo allo specchio per qualche secondo e vedo una ragazza con un sorriso sul volto, un sorriso vero.

Sì, con il tempo ho ripreso a sorridere davvero, e quelle frasi le ho completamente rimosse dalla testa.
Ho capito che non potevo smetterla di essere felice per delle stupide frasi senza senso.
Ciò che la vita mi vuole riservare, mi riserverà. E io non mi farò di certo abbattere come un albero malato, ma andrò avanti a testa alta.

La testa di mio padre sbuca dalla porta.

"Tesoro, le valige sono già caricate in macchina, raggiungici pure quando vuoi".

Sento i miei genitori parlare con i dottori e ringraziarli per il miracolo che sono riusciti a fare.

Guardo per l'ultima volta fuori da questa vetrata.
Molte volte mi sono immaginata come fosse tornare a vivere nel mondo esterno, ed ora finalmente, sono pronta a compiere questo passo.

Esco dalla camera e percorro le scale fino al piano terra insieme ai miei genitori.

Sorpasso le porte scorrevoli e mi volto.

Osservo le due ante avvicinarsi fino a chiudersi completamente contenendo al loro interno questo capitolo della mia vita.

Inspiro l'aria fresca, così diversa da quella dell'ospedale ricca di disinfettante.

"Tesoro, presto, stiamo partendo" mi urla mia madre mentre sporge la testa fuori dal finestrino.

"Arrivo mamma!".

Corro verso di loro.
Sento il viso accarezzato dal vento.

Annuso l'aria: profumo di libertà

Na: fatemi sapere cosa ne pensate

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