Capitolo 2

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Oggi vado a trovare mia mamma a New York non voleva più rimanere lì e da quando papà non c'è più si sente tremendamente sola e così viene a vivere a Los Angeles in una casa poco lontana dalla mia.
Quando arrivo lì mi metto subito a lavoro non voglio perdere tempo, sarà una giornata pesante.
《Mamma cosa c'è qui dentro?》
Sono in soffitta e sto sistemando tutte le cianfrusaglie che ci sono qui.
Ho portato in macchina tutti gli scatoloni ne manca solo uno che è nell'angolo, vedo arrivare mia mamma《tesoro non mi ricordo apriamolo così se c'è qualcosa di fragile vediamo di non farlo rompere》prende il taglierino e apre lo scatolone che in precedenza era stato chiuso con del nastro adesivo.《Ooo da quanto tempo  guarda il tuo peluche blu, e guarda quà il tuo diario te lo ricordi te lo avevo regalo quando avevi otto anni!》
Mi sorride porgendomi il diario, questo diario mi ha accompagnato per poco tempo, non volevo scriverlo un pò mi annoiava ma arrivati ad ora mi pento, avrei dovuto continuarlo a scrivere così adesso avrei potuto leggere di più le mie spensierate  giornate.
《La maggior parte delle pagine sono vuote puoi continuare a scriverlo se vuoi》 gli sorrido 《lo farò》
《Come va il lavoro so che le cose non si stanno mettendo bene》 mi chiede mia mamma mentre guarda fuori dal finestrino della mia auto 《ci stiamo riprendendo e Lucas vuole fare una seconda apertura del locale facendo un firmacopie con un cantante famoso molto conosciuto tra le ragazzine》 se penso che il firmacopie lo fa quel biondo odioso mi viene la nausea 《e in amore? Hai trovato qualcuno di speciale?》 Mi guarda con un sorrisino provocante. Ci risiamo ogni volta la stessa domanda 《no mamma lo sai, non mi piace nessuno sono tutti così banali》 《ma non possono essere tutti gli stessi》 《e invece si》.
Fermo la macchina, siamo arrivati a casa il viaggio è stato lungo e mamma dopo avermi fatto tutte quelle domande per fortuna si è addormentata. Oggi è una bella giornata di sole e domani è il grande giorno. Sono così indaffarata tra numeri di telefoni e fascicoli che non so più dove mettere mano. Devo assicurarmi che domani vada tutto bene e che non ci sia nessuna complicazione.
Concludo le ultime chiamate con la tipografia e decido di fare un giro così chiamo Monica, ci siamo conosciute ad una mostra d'arte l'anno scorso eravamo tutte due intente ad ammirare un quadro di un artista sconosciuto quando lei si gira verso di me e mi porge la mano e da li abbiamo iniziato ad uscire qualche volte per fare shopping o semplicemente per un caffè.
Ora ci troviamo nel parco vicino casa non c'è molta gente quindi è facile trovare una panchina libera.
《Sei pronta per domani? Io non vedo l'ora di vedere quel figaccione di Jace è così...》 sapevo cosa stava dicendo ma provo ad indovinare 《Sexy? Mio dio non sarai un'altra di quelle che gli va dietro è così irritante》 la guardo 《potrà essere irritante quanto vuoi ma devi ammettere che è figo》《come dici tu》ormai è lotta persa. 《Domani potrei avere un pass speciale?》 Mi chiede con occhi dolci e io roteo gli occhio 《vedrò quello che posso fare ma non ti assicuro niente, no quando si tratta di Lucas al comando di tutto, cercherò di convincerlo》 mi abbraccia 《grazie tu si che sei un'amica》 《Lo so, lo so》.
Ci salutiamo e torno a casa. Noto sul tavolo della cucina il mio diario e lo prendo.
Mi siedo sul letto e accendo l'abat-jour e apro il diario, ma non mi va ancora di leggerlo sono troppo stanca e probabilmente lo leggerei a metà. Lo ripongo in un cassetto del comodino, mi rimbocco le coperte e cerco di addomentarmi.

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