Fede
Coming Home - Diddy- Dirty MoneyMercoledì, 17 Marzo
Era tarda notte, verso mezzanotte se non avevo completamente perso la cognizione del tempo, ed ero sdraiato sul prato, a pochi metri dalla piscina, mentre guardavo il cielo. L'unica fonte di luce erano le lampade del soggiorno, dove Harry era seduto sul divano con il suo portatile, occupato con qualche lavoro, ma le luci erano lontane perciò tutto intorno a me era piuttosto buio. Il cielo era limpido e le stelle erano facili da vedere, soprattutto se paragonate all'Inghilterra. Pensai che se un giorno ne avessi avuto l'opportunità, mi sarebbe piaciuta una casa in campagna dove potessi guardare le stelle durante l'estate ogni volta che ne avessi avuto voglia. I grilli sull'erba e sulle palme erano l'unica cosa che disturbavano il silenzio, e si, quello era un bel tipo di silenzio, il tipo di silenzio che avevo sempre apprezzato. Sebbene l'aria fosse ancora un po' umida, la temperatura era più vivibile la notte, essendoci circa venti gradi, e indossavo un paio di pantaloni della tuta e una maglietta.
"Sembri stranamente soddisfatto." Non avevo sentito Harry avvicinarsi, ma ora era proprio accanto a me, sorridendo ironicamente. "Ti godi un po' di tempo libero?" aggiunse mentre si adagiava sulla coperta accanto a me.
"No, solo un po' di tranquillità," dissi, i miei occhi tornarono a guardare il cielo.
"Vuoi che ti lasci in pace?"
"No, va bene," dissi, "finito con il lavoro?"
"È mezzanotte passata," mormorò, "non mi importa se ho finito o meno, non faccio le cose legate al lavoro dopo la mezzanotte."
"Lo fai sempre," sottolineai.
"Si, beh, sto cercando di creare delle nuove regole per me stesso." Si fermò per un momento. "Il motivo per cui abbiamo iniziato ad allontanarci è perché stavo lavorando troppo, quindi credo che focalizzare la mia attenzione su altre cose non sarebbe affatto male. Giusto?"
"No." Chinai la testa di lato e lo guardai con un lieve sorriso. "Non sarebbe male. Ridurrai un po' anche le ore che trascorri in ufficio?"
Annuì. "Stavo pensando che lavorerò solo due sabati al mese, e tornerò a casa in tempo per cena tutti i giorni dal lunedì al venerdì. Suona bene?"
"Sembra davvero fantastico, in realtà," dissi, sorridendogli con gratitudine, "e penso che anche Aidan lo apprezzerebbe."
Nei suoi occhi apparve una sfumatura di sorpresa. "Come mai?"
"Sai com'è," dissi calmo, "anche se qualcosa non va, o se qualcosa lo disturba, non lo dirà mai, ma è anche estremamente ovvio a riguardo." Feci un sorriso triste. "Si arrabbia ogni volta che chiami per dire che non torni a casa per cena, è facile da capire. So che sta crescendo, ma voi due andavate a giocare a calcio e a sistemare le cose nella macchina e tutte quelle cose da ragazzi, ed è possibile che io sia completamente fuori strada, ma credo che voglia che ti ricordi che anche se tra un anno e mezzo andrà all'università, lui è ancora tuo figlio, è ancora giovane, e ci sono ancora delle cose che vuole imparare da te e delle cose di cui vuole parlarti prima che si trasferisca."
Ci fu silenzio per qualche istante, i suoi occhi puntati verso il cielo e le mani incrociate sul petto. "Come ho detto, dovresti diventare uno psichiatra," disse poi. Con un sospiro, mi guardò. "Pensi che sia per questo che è stato così scontroso con me ultimamente? Perché è arrabbiato con me?"
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In Front, Right Back - [Larry Stylinson - Italian Translation]
FanfictionSequel di It Beats For Two. Note traduttrice: la storia non è mia, è solo una traduzione.