0.7 END

1.4K 113 5
                                    

Tutto era silenzioso nell'orfanotrofio. Jungkook era sdraiato sul suo letto, respirando lentamente, guardando il ventilatore sul soffitto girare senza fine. Si era abituato a stare accanto ad Hoseok e a come fosse rumoroso; il silenzio, in un certo senso, era assordante.

Stava aspettando che il suo orologio gli dicesse che erano le quattro di mattina. Il sole sorse presto, il che era esattamente quello che voleva Jungkook. Spinse le coperte via dal suo corpo lentamente, attento a non svegliare nessuno mentre forzava la porta sul retro e scivolava fuori al sorgere del sole.

Il parco che ricordava non era lontano ma lo sembrava mentre camminava tra le strade e diventava sempre più stanco. Quando spuntò alla vista, fece un sospiro di sollievo e si sedette su una delle panchine, guardando il sole che sorgeva e aspettando una persona in particolare.

Yoongi stava facendo tardi. Aveva dormito troppo e si era vestito lentamente per non svegliare Yoonjin. Sbattè la testa almeno sei volte prima finire. Alla fine, Yoonjin si svegliò, ma Yoongi stava già correndo fuori dalla casa con dei fuori che stavano cadendo dal mazzo, lasciando una scia di rose mentre correva.

Yoonjin alzò le spalle e si rimise a letto.

Poteva vedere il parco ora, e un ragazzo solo seduto sulla panchina centrale, che fissava stupito l'alba. Sorrise leggermente, lisciandosi la maglia e si sedette accanto a Jungkook.

I fiori furono spinti davanti la faccia di Jungkook prima ancora che Yoongi dicesse ciao.

"Oh, hyung, non avresti dovuto..."

"Allora lasciali morire, immagino."

Jungkook aggrottò le sopracciglia e li afferrò, ridendo subito dopo. "Li curerò con tutto il mio cuore, hyung, non preoccuparti."

Guardarono l'alba, rubandosi degli sguardi ogni tanto.

"Sembra un po' familiare, vero?" disse Jungkook.

Yoongi si lamentò, coprendosi il viso rosso. "Ero così strano."

"Non lo eri. La tua anima era nuda ed eri bellissimo."

Yoongi colpì la spalla di Jungkook mentre lui rideva.

"Davvero, eri bellissimo."

Yoongi posò la testa sulla spalla di Jungkook. Rimasero così per un po', ascoltando uno il respiro dell'altro e guardando il cielo cambiare colore. C'era qualcosa nell'aria - l'odore dei fiori o l'aumento della temperatura o il cinguettio degli uccelli che si svegliavano sugli alberi. C'era qualcosa e loro non volevano disturbarlo quindi rimasero così.

Yoongi sospirò prima di iniziare. "Stavo, um, pensando ieri. A come sia triste il fatto che ci siamo visti così vicini alla morte. Così vulnerabili."

"Hyung... a dove vuoi arrivare?"

"Non lo so. Stavo solo pensando a cone questo ci abbia fatto avvicinare - vederci così. Tendevo ad evitare di venirti a trovare ma il mio cuore voleva. Ogni giorno l'infermiera mi aggiornava su come stessi; quando ti sentivi giù, mi ci sentivo anche io e quando stavi facendo progressi, lo facevo anche io. Allo stesso modo, mi ero sentito così vulnerabile quando ti ho visto incosciente accanto a me sull'autobus. In quel momento non sapevo cosa mi era successo. Ma sapevo chi fossi. Non era un gesto di restituzione o altro all'infuori del volere del mio cuore - era un gesto di amore egoista. Se tu fossi morto, lo sarei stato anche io, dentro. Mi dispiace per quello."

Jungkook scosse la testa, sorridendo. "Pensi troppo alle cose, hyung. Per come la vedo, il tuo 'amore egoista' è cresciuto in qualcosa di più altruista mentre mi portavi fuori dall'autobus. C'è molto più da dire riguardo a questo 'amore egoista' di quello che si vede. Come ho detto, l'altruismo è cresciuto finché non sei riuscito ad accumulare abbastanza forza (con l'aiuto di Yugyeom e Bambam) per venire a trovarmi. Quindi anche se era difficile all'inizio, la distanza-" alzò le loro mani e le intrecciò. "-ci ha avvicinato."

"Nel suo modo strano." finì Yoongi, guardando le loro mani intrecciate. "Volevo anche ringraziarti per-"

"Zitto, hyung, so cosa vuoi-"

Yoongi coprì la bocca di Jungkook. "-per avermi salvato la vota quando avevo quindici anni, sì. Ma più per avermi salvato la vita gli anni dopo. Te l'ho già detto, ma gli anni dopo l'incidente mi hai dato la motivazione per continuare a vivere. Altrimenti avrei ricorso a... Qualcos'altro."

C'era molto sollievo a parlare con un proprio caro di cose che stavano affliggendo la sua vita. Yoongi era fiero di avere un fidanzato così fantastico al suo fianco con cui parlare, vivere, sognare, baciare e amare. Il suo cuore si gonfiava ogni volta che pensava a lui - non per quello che aveva fatto ma per come era, e ora poteva apprezzarlo appieno; il modo in cui parlava, il suo atteggiamento, il modo in cui faceva quelle smorfie quando gli baciava il naso. Era cambiato così tanto da quando lo aveva conosciuto; era così attento al suo passato prima, e ora lo era solo verso il futuro - il suo futuro senza quell'incubo terribile.

Ci fu un silenzio e poi Yoongi chiese, "Quando rinizierà la scuola?"

"Non lo so, non m'interessa."

Yoongi alzò un sopracciglio e sorrise.

"Il 28 agosto. Ma lo so solo perché ero emozionato di rivederti, okay?"

Yoongi annuì, sprofondando la testa nel petto di Jungkook.

"Sai una cosa, Jungkook." iniziò Yoongi, alzando Jungkook dalle mani a avvicinandolo a sé.

"Cosa?"

"Sono grato per una cosa soprattutto."

Jungkook alzò gli occhi al cielo ma fece continuare Yoongi. "Sì?"

"Per tutto quello che mi hai dato." disse, alzandosi sulle punte per baciare la sua fronte. "Il regalo più bello è stato il coraggio."

courage + yoonkook (ita) ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora