finn sta dipingendo, ma non vuole far vedere a jack chi è il soggetto del suo dipinto.
jack: avanti, finn... che stai disegnando?
jack: non puoi continuare a tenermelo nascosto...
finn: sii paziente, jackie. quando lo avrò terminato, te lo mostrerò.
jack: finn, tu non sai nemmeno disegnare
jack: ti sbrighi? sono troppo curioso
finn: quando lo avrò finito. l'arte richiede attenzione e pazienza
jack: e tu che ne sai di arte?
finn mostra a jack il disegno, il quale rappresenta i due ragazzi che si tengono per mano, camminando lungo un sentiero di campagna che porta chissà dove.
jack: oh, finn...
finn: era il tuo regalo di san valentino, ma visto che sei così di fretta, eccotelo qui. non è nemmeno completato...
jack si avvicina al disegno, come per dare un occhiata più attenta
finn: qualcosa non va?
finn: jack?
jack:
jack:
jack indica un punto del disegno
jack: finn
finn: sì?
jack: chi è questo?
finn: oh, jack...
jack: chi è questo che ti tiene per mano?!
finn: jackie...
jack: non posso crederci!
finn: jack, sei tu
jack:
jack:
jack:
jack: io?
finn: sì, jack
jack:
jack:
jack: il mio culo non è così brutto!
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wassup guys, lo so che sono fastidiosa, ma in questi giorni pubblicherò una storia su wyatt, quindi volevo lasciarvi qui sotto la trama, magari vi ispira qualcosa e vi incuriosisce. se non avete voglia di leggerla, potete semplicemente chiudere il capitolo, vi voglio bene comunque.
il titolo è skjeletter, significa scheletri in norvegese.🌹🌹🌹
«Tu non lo sai, Wyatt. Non sai quante volte ho immaginato di essere ammirata, come se fossi l'unica opera d'arte che vuoi osservare. Come se fossi quel capolavoro capitato per caso, quell'eccezione che potresti continuare a commettere per ore e ore, senza stancarti o pentirtene mai. Chissà come deve essere, venire osservata dai tuoi occhi che cercano di capire cosa ispira il mio sguardo. Chissà come dev'essere, magari, essere la prima vera donna dei tuoi dipinti.»
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Bergen, 1992.
Dei corti capelli neri come la pece, degli occhi azzurri come il mare più cristallino e una pelle pallida e lentigginosa sono le caratteristiche principali di Aimee, una diciassettenne dalle origini danesi e con un gran talento per l'arte. Disegna da quando ha cinque anni e tutti i suoi lavori — dall'inizio della sua carriera, fino ad oggi — presentano una caratteristica costante: rappresentano curiosi e strani omini mutaforme dalle sembianze immaginarie, ma allo stesso strettamente legate all'essere umano.
Vive in una piccola casa, condivide l'affitto con Jeordie, un quarantenne con la passione per il cinema e la saga di Star Wars. Entrambi frequentano la Bergen Academy of Art and Design, anche se sono iscritti a corsi diversi.
Aimee la frequenta da ormai due anni, è al suo secondo grado di matricola e tutto sembra andar bene. È ritenuta una delle alunne più talentuose e particolari, fino al giorno in cui, al suo stesso corso, non si iscriverà il misterioso Wyatt, un ragazzo inglese con una dote molto simile a quella della ragazza. Anche lui ha una caratteristica costante. I suoi soggetti sono solo donne, donne scheletro. Donne scheletri vestite come se dovessero partecipare ad un ballo, donne scheletri eleganti, donne scheletri in pigiama, donne scheletri al mare, ma sempre scheletri.
Un rapporto di amicizia, competizione e sintonia si instaurerà tra i due, ma entrambi hanno due segreti.
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gay squad pills ;; fack + jyatt + other stuff
Umorismola gay squad, comunemente anche chiamata con il nome di "anvedi che quelli de it so tutti froci", fonda le sue prime origini nell'epoca dell'antica grecia, anche se si hanno testimonianze scritte della sua presenza anche molti secoli prima. si dice...