"Si vive per ballare, cantare,
Si vive per amare.
Ma come si fa ad amare,
Dopo aver ricevuto delusioni
Da persone di cui ti fidavi?"Sola.
Così vivo ormai da 4 anni.
In una casetta in campagna.
Lontano da una città troppo dolorosa.
Ma si sa, tutto torna.
•••••••••••••••••♪♪♪♪♪♪♪♪••••••••••••••••••Oggi è un pomeriggio piuttosto freddo.
Il caldo ormai è passato da qualche giorno, e la gente del paese è tornata a frequentare le biblioteche.
La musica delle discoteche è cessata durante la settimana. Ma è tornata solo per il sabato sera.
Nei programmi del pomeridiano non si vedono più storie d'amore, e nei serali sono tornati film horror fatti di vampiri e bambole assassine. Ogni anno al termine dell' estate molte cose finiscono, ma altre ricominciano, un ciclo interminabile e monotono senza mai un'eccezione.La biblioteca, difatti, è molto affollata.
Le persone corrono da una corsia all'altra, alla ricerca del "libro perfetto" che possa accompagnare questo freddo inverno. Altre invece, occupano i tavolini della sala concentrati in uno studio sfrenato per l'inizio del nuovo anno scolastico.Io invece sono tra coloro che non hanno passato l'estate tra feste e serate in discoteca.
Ma tra coloro che quest'estate hanno cercato di occupare il loro tempo nello studio, per distrarsi dai troppi pensieri che occupano la mente.
Quindi sto in uno dei divanetti a leggere un libro che non prenderò in prestito perché lo finirò entro la prossima ora.
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{Two hours later}La biblioteca, non é molto silenziosa oramai, Vanilla, un'anziana signora dai capelli brizzolati, si è arresa all'idea che le urla non cesseranno.
Erano ormai ore, che cercava disperatamente di ritrovare quel silenzio che ci ha tanto accompagnato per tutta l'estate, ogni anno le resta solo la speranza che sarà diverso e che la gente del paese finalmente possa capire quanto sia importante tenere la biblioteca nel silenzio di se stessa, per poter permettere a tutti d'essere accompagnati nella propria lettura.
Le urla che si possono udire sono forti e stridule, deboli e taglienti, amare o dolci e risuonano in quest'aula come quando qualcuno attende il concerto del cantante preferito da tutta la vita, poi le guardi queste voci e le trovi disperate e allegre.
Disperate perché non si è ancora completato i compiti delle vacanze che i professori hanno lasciato con la massima raccomandazione,
Allegre perché sanno che anche se quei compiti non sono ancora completati, possono certamente contare sull'aiuto dei loro amici.
Loro sanno di non esser soli,non ancora.
Voci che non ti appartengono, per il carattere,il suono o solo perché non sono rivolte a te.Continuo a ronzare tra questi immensi scaffali, dove libri d'ogni genere, sono dolcemente poggiati. Molti altri invece stanno li con tutta la loro forza e potenza,
solo che quando apri uno di loro,
è lì che si può trovare tutta la sofferenza."Non giudicare mai un libro dalla copertina"
Mia nonna. La mia dolce nonna me lo diceva sempre lei. Ma io, non ho saputo ascoltarla, non ho saputo ascoltare le sue parole che con tanta cura e lentezza, mi porgeva.
Lei amava parlarmi. Mi raccontò di quell'indiano che le disse queste parole:"La voce di un anziano è come l'oro di un nobile, come una farfalla che ha trovato il suo petalo, come una casa per un bambino"
Lo incontrò dopo lunghi anni di solitudine, lei girò tanto il mondo e in ogni luogo, posto o piazza in cui lei andava lasciava sempre una piccola parte di lei. Un pezzo di cuore.
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{Minutes Later}Il sole è calato, e la luna ha sostituito la forte e potente luce dei raggi,con la sua debole e dolce.
I lampioni delle strade si accendono e meno gente circola al parco, mentre un' aria fresca e limpida si innesca nel mio corpo.Il silenzio del parco, rimbomba nelle mie orecchie, i muscoli del mio corpo si rilassano e la mia anima avverte un senso di calma e serenità.
È bello ascoltare il silenzio. Ti da conforto.
Ma molta gente lo odia, perché sente la solitudine che si cela nel silenzio. Ha paura del silenzio. Allora per non avvertire la solitudine che cela nel vento, si circonda di persone che nel corso della vita gli saranno solo d'ostacolo, e che li faranno soffrire per poi avvertire una solitudine che ti taglia il cuore come un coltello fa quando sfiora la tua pelle. " I nemici".
Così come ora, ha paura di questo parco. Che "Inquietante" viene reputato.Lo osservo spesso dalla mia finestra, pochi passano da questo piccolo parco. A molti non piace.
I bambini qui non ci hanno mai giocato.Io lo trovo carino. È piccolo, quindi non ti da la dispersione, del parco che puoi trovare in centro.
Non é confusione.
Questo parco ti da una sensazione d'ordine. Il mio vicino di casa, un uomo barbuto, viene spesso a prendersene cura. Tiene molto a questo parco, perche gli ricorda la sua infanzia, e lui tiene molto ai ricordi.
Me lo ha insegnato lui:"Non dimenticare mai chi sei e chi sei stata. Potresti perderti in
una brutta tempesta.
Sola."Ma io non gliel'ho detto.
Non gli ho voluto dire che io sono già sola. Non volevo pietà e compassione ,che molte persone mi hanno dato guardando soltanto, da un uomo che ha amato tanto.
In quel parco, ha incontrato sua moglie.
Io in quel parco, ho incontrato solo il silenzioso rumore degli alberi, delle foglie che si muovono in una danza elegante ma frastornata.~•~•~•~•~•~•~•~•
Mentre i suoi capelli, svolazzano col vento, lei si dirige verso casa.Consapevole che questa giornata è finita.
Consapevole che sta per chiudersi dietro un capitolo comunemente chiamato "vacanze estive" e aprirsi un altro che comunemente chiamiamo "anno scolastico".
Consapevole che questo quinto anno sarà diverso, perché chi quest'estate è tornato in città ha un motivo, che lei conosce molto, e forse troppo bene.
Consapevole che non potrà più nascondersi in campagna perché adesso conosce il posto.
E si saprà.
soprattutto consapevole che il segreto che lei lo ha tenuto tale per tanto tempo presto tutti ne verranno a conoscenza.Le tenebre popolano il cielo, e lei è li tra loro, per portarne in terra qualcosa di più potente.
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un amore per il futuro
Short StoryLa solitudine oramai è parte di me, le mie monotone giornate, proseguono sempre con un velo di tristezza, da quei lontani giorni, che hanno lasciato cicatrici ancora aperte. La delusione di persone, a me all'ora care, mi ha reso sola. Conseguendo...