Finalmente sono arrivata, casa nuova vita nuova.
Scendo i bagagli dal taxi insieme a mia madre e mi dirigo verso la nostra nuovo casa.
Entrata in casa salgo subito le scale è vado subito a vedere la mia nuova stanza che ovviamente è stupenda.
È di un rosa scuro, ed è enorme.
Dopo aver sistemato alcune cose il mio cellulare inizia a squillare, è da lì mi rendo che conto che si è fatto abbastanza tardi, è che domani devo andare a scuola.
*****
DRIIN DRIIN
Con molta fatica mi alzo dal letto, e mi dirigo in cucina per fare colazione.
-Buongiorno! Dormito bene?
Annuisco mentre apro lo scaffale, e afferro una confezione di biscotti.
Mentre mia madre cerca in tutti i modi di rassicurarmi per il 'FAMOSISSIMO' primo giorno di scuola, mi alzo dalla sedia e mi dirigo in bagno per fare una doccia.
Scelgo una t-shirt di colore gialla che l'ascia scoperto l'ombelico,visto che in questi giorni fa piuttosto caldo.
Un jeans strappato e delle vans nere.
Poco dopo esco di casa e mi incammino verso la mia nuova scuola.
Appena arrivata a scuola, sento tutti gli occhi dei ragazzi puntati su di me.
Mi dirigo 'Velocissima' verso la mia aula, finchè vado a sbattere la testa contro qualcuno.
-ma che cazzo fai? La prossima volta guarda dove cammini.
-oh...guarda che sei stato tu a non guardare dove mettevi piede...troppo impegnato ad usare quel fottuto cellulare di ultima generazione...non starai mica dando la colpa a me?!
Dico senza alzare lo sguardo.
-ma sentitela a questa! Non osare metterti contro di me...è chiaro?
Appena alzo la testa, noto che lo sfigato che ha urtato la testa contro la mia, è stupendo.
Ha degli occhi color nocciola, un ciuffo abbastanza stravagante di cui alcuni ciuffetti li ricadono sulla fronte.
Alto, molto magro,pelle molto chiara, labbra sottili...
-io dico quello che cazzo mi pare, ciao.
Gli urlo in faccia cercando di andarmene in aula.
Sento qualcosa di freddo afferrarmi il braccio.
Lui.
Mi scaraventa al muro.
Cerco in tutti i modi di sfuggire alla sua presa, ma il mio tentativo fallisce.
Mi tiene bloccata.
-Adesso faccio finta di niente, ma se ti permetti ancora di parlarmi in questo modo...sei nei guai.
Aggiunge.
-dovrei avere paura?
Gli dico tentando di scollarmi da lui.
-TANTA.
Dice alzandomi il mento con due dita.
I nostri sguardi si incrociano, e lui inizia a mordersi il labbro superiore.
-Bene, contenta di aver fatto la tua conoscenza...anche se non so il tuo nome e non intendo saperlo.
Mento.
-meglio così, Jessica.
Mi sussurra, mollando la presa.
Rabbrividisco alla sua ultima parola...
È diverso sentirglielo dire da lui.
Si dirige in aula finchè...
-come fai a sapere il mio nome?
Gli urlo alle sue spalle.
-Le voci girano, piccola.
Piccola? Se osa chiamarmi ancora così è lui che si troverà nei guai.
Detto questo mi dirigo in classe, e mi siedo all'ultimo banco, sperando che qualcuno si sieda vicino a me.
STAI LEGGENDO
Un perfetto disastro {ThomasBocchimpani}
FanfictionNon aveva mai amato nessuno così tanto. era pazza di quella ragazza, l'amore lo stava divorando. continuava a soffrire, ma non gli importava. lui voleva solo lei. Voleva possederla. Gli bastava solo questo per essere felice.