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La classe sta iniziando a riempirsi, e io non ho ancora nessuno accanto a me.
Spero di trovarmi bene come mi trovavo alla vecchia scuola.
Il professore solleva la testa dal registro sul quale sta annotando qualcosa e mi osserva.
Mi alzo e gli porgo la mia iscrizione e lui la affera sorridendomi.
-Benvenuta, signorina.
-la ringrazio.
È la mia risposta mentre mi dirigo al mio 'nuovo' posto.
Mentre esamino la classe con attenzione, in quel momento la porta viene aperta da una ragazza.
Si dirige al posto in cui sono seduta, cercando di produrre minor rumore possibile e di passare inosservata.
-Federica sei in ritardo!
Le dice il prof senza alzargli uno sguardo.
-si...mi scusi.
Lascia cadere il suo zaino sul mio stesso banco e si siede.
In quel momento osservo la mia compagna di banco, sentendomi in dovere di presentarmi.
-ciao, sono Jessica!
Mi presento porgendole la mano.
Federica si volta verso di me e mi sorride.
Solo da allora mi rendo conto di quanto sia bella. Ha la pelle chiara, occhioni marroni e i capelli che le arrivano a metà delle spalle.
-Federica Carta.
Dice afferrando la mano che le sto porgendo.
Dopo l'appello, Federica prende un blocchetto e inizia a copiare gli appunti che sta scrivendo il professore sulla lavagna.
Il professore mi rivolge una sguardo
-Jessica se dovessi avere difficoltà interrompi pure la spiegazione.
Annuisco.
Mentre ascolto la spegazione di storia, sono tentata a lanciare uno sguardo al ragazzo di prima...mi volto e vedo che sta baciando una ragazza...ma cosa sto dicendo, le sta mangiando la faccia. A riscuotermi da i miei pensieri è Federica.
-sei nuova?
Mi domanda a bassa voce, voltandosi verso di me.
-sì, sono nuova qui. -Le dico.
-Ah bene, spero che ti troverai bene qui...anche se...
Non aggiunge altro.
-cosa?!
Le dico incuriosita.
- te ne parlo dopo.
Mi sussurra facendomi un'occhiolino.
*****
È ricreazione, mi dirigo al distributore di merende, che si trova infondo al corridoio.
Mentre passeggio tranquillamente, sento afferrarmi il braccio...
Ah... ancora lui...
-CAZZO LASCIAMI IN PACE!
Gli urlo.
Ignora del tutto le mie parole e mi trascina giù in palestra.

Un perfetto disastro {ThomasBocchimpani}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora