CAPITOLO 1

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Il lunedì mattina è il giorno della settimana che odio di più,soprattutto quando si tratta di dover ritornare a scuola dopo le vacanze estive, e cerchi con la mente offuscata di spegnere la maledetta sveglia ma senza riuscirci.

Prendo tutta la forza di volontà che possiedo e scendo giù dal letto con molta fatica, trascinandomi in cucina verso la macchina del caffè,che è il primo obiettivo. Senza caffeina non posso vivere,credo di avere una dipendenza!

Mentre rifletto sulla giornata di oggi e di quello che devo fare, mi squilla il telefono e sul display compare la faccia della mia migliore amica Lucy, e mi affretto a rispondere, essendo lei una persona facilmente irritabile e alle volte fin troppo vivace.

<<Elly! Immagino che tu sia già pronta per uscire di casa, vero?>> dice con quella voce squillante, obbligandomi ad allontanare il telefono.

<<Ovviamente...>> rispondo con voce non del tutto convinta.

<<Non ci posso credere, che oggi è il nostro primo giorno dell'ultimo anno di scuola e tu sia in ritardo!>> Ribadisce con tono sprezzante e attaccandomi il telefono in faccia.

Chiusa la chiamata, salgo in tutta fretta nella mia stanza e afferro le prime cose che trovo nell'armadio per poter uscire e andare a scuola.

Cammino a tutta velocità perché sono in ritardo, e mi sono sporcata le scarpe dimenticandomi che ieri ha piovuto tutto il giorno. La sfiga vuole che, oltre a inzupparmi i piedi, una macchina sfrecciò a tutta velocità e mi bagnò completamente obbligandomi ad arrivare a scuola come un pulcino fradicio. L' autista della macchina lo conosco: è quello stupido Luca Blank, il capitano della squadra di football. E uno dei ragazzi più insopportabile che io possa conoscere, che passa la loro giornata insieme al suo gruppo a prendere in giro le persone definite sfigate.

Cerco di entrare senza farmi notare, siccome molti compagni sono già dentro, essendo suonata la campanella. Nel cortile esterno, iniziano ad esserci poche persone e per evitare scocciature dal gruppo di Luca, cammino a passo svelto fino alla porta. Ad un certo punto,sento gridare il mio nome e mi giro, riconoscendo Lucy che corre nella mia direzione e vede le mie condizioni, rimanendo a bocca aperta.

<<Non dire niente per favore, sono già abbastanza incavolata e non mi servono anche i tuoi commenti>>affermo con tono acido.

Non faccio nemmeno in tempo a terminare la frase che l'idiota mi vede ed inizia a prendermi in giro.

<<Scema, nuovo look? Perché per Halloween è ancora presto!- dice con insolenza, mentre cammina abbracciato ad Amanda, la ragazza più popolare della Pacific High School, che continua a ridere come una gallina ed a strusciarsi su di lui.

Mentre loro ridono, Lucy mi afferra sotto braccio trascinandomi nei corridoi fino ad arrivare in bagno, in modo tale da potermi dare una sistemata.

Mi posiziono davanti allo specchio e vedo riflessa la mia immagine. I miei capelli rossi sono diventati un ammasso informe. Il poco trucco che ho messo, si è sbavato tutto, assomigliando ad un panda. E vedendo i miei occhi neri come la pece, ereditati da mio padre riflessi sullo specchio. Oltre il mio aspetto, i miei vestiti mi si sono appiccicati al mio corpo mettendolo in mostra. Neanche la ragazza più brutta del mondo mi invidiava.

Mentre ero persa nei miei pensieri, sobbalzo quando sento Lucy parlare, con un tono di voce affranta.

<<Se aspetti un attimo vado a vedere se nell'armadietto ho un cambio>>sussurra, guardandomi.

<<Non credo che i tuoi vestiti mi entrino>> rispondo con le lacrime agli occhi, volendo morire in questo momento.

<<Vuoi che vado a vedere se tra gli oggetti smarriti trovo qualcosa?>> continua, convinta di potermi aiutare.

Mi ami o mi distruggiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora