L'ordine della fenice parte 2

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**** ore 7:30****
Come era risaputo agli studenti Grifondoro non c'era mattina in cui non si sentissero urla provenire dal dormitorio maschile, precisamente nella camera dei malandrini.

< Maledizione James, alzati!  > Remus Lupin, che vantava di essere uno studente modello era costretto a lottare continuamente con i suoi più cari amici. La mattina in particolare doveva affrontare la sfida più ardua quella di svegliarli . < Altri cinque minuti mamma, il treno parte alle 11:00> La vena presente sulla fronte di Remus come era suo solito iniziò a gonfiarsi. < James, il treno è partito un mese fa e se facciamo tardi la McGranitt, sarà lieta di farcelo riprendere! > Ma mentre Lupin cercava invano di far alzare James un cuscino volo dal letto di Sirius colpendolo diritto sul volto. < Sta un po' zitto Moony > Frank, che era abituato a seguire i soliti litigi mattutini dei malandrini, quella mattina aveva preferito evitarli  , si era già alzato ed era sceso  per fare colazione. Peter, invece non soffriva di sonno molto profondo e quando la sua sveglia aveva suonato era andato nei bagni per prepararsi. < Sapete che c'è io mi sono  scocciato di fare questo tutte le mattine > Remus si giro sbuffando e andò a prendere la sua borsa con dentro  tutti i libri, quando qualcuno suonò alla porta del dormitorio. < Avanti > riuscì a dire un Sirius molto assonnato che tentava di uscire dal groviglio di coperte in cui durante la notte si era incastrato . La porta si aprì < Si può sapere perché urlate di prima Mattia? > Debria sorrideva, cosa non del tutto normale per una ragazza alle sette del mattino. < Chiedilo ai tuoi cugini ! > Remus aveva la voce  più alta del dovuto, le guance erano rosse di rabbia e il suo respiro troppo veloce < Andiamo Rem, non ti arrabbiare! > Debria si avvicinò a Remus e gli diede un sonoro bacio sulla guancia, in quel momento Moony  si rilassò e le sorrise < Sono felice che sei venuta ad Hogwarts, non dovrò più combattere da solo questi due > ed indicò i letti alle sue spalle. < Dai, vai a fare colazione. Ci penso io > Debria sorrise e Remus annuì uscendo dal dormitorio e chiudendosi la porta alle spalle. Debria prese un grosso respiro e : < JAMES FA QUALCOSA UN RAGAZZO DEL PRIMO ANNO STA CERCANDO DI TOCCARE LA TUA SCOPA ! > Come previsto dalla cugina più piccola di Potter, esso si alzò di scatto con la bacchetta già pronta a lanciare fatture < Chi? Cosa? Dove ? > Prongs ci mise poco a realizzare che era tutto un meschino scherzo per farlo alzare dal letto. < Dai alzati, Jami > Disse incoraggiante la ragazza < Non mi voglio alzare, il letto è così caldo, il cuscino così comodo > Debria sbuffò e gli diede un sonoro schiaffo dietro la nuca < Ai! > James si mise entrambe le mani nel punto dove era stato colpito e sul volto gli comparve un broncio, degno di un bambino di tre anni a cui era stata negata la cioccolata il giorno della befana. <Qualcuno ... può.... aiutarmi! > Sirius richiamò l'attenzione dimenandosi  sopra il suo letto , ormai si era incastrato talmente tanto nelle coperte che l'unica cosa che fuoriusciva erano i suoi capelli neri , era riuscito a creare un bozzolo al cui interno aveva incastrato mani e gambe. La scena era troppo esilarante e infatti sia Debria che James scoppiarono a ridere. Fu la ragazza che con un incantesimo lo liberò < Volevi qualcosa Debby? > chiese James alzandosi dal letto e iniziando a cercare nel baule le sue cose <Volevo chiedervi se mi accompagnavate a pozioni , non so dove si trova l'aula . > Sirius che aveva preso una camicia dal cassetto di Frank si iniziò a vestire non curante , di trovarsi in mutande , alla presenza di Debria < Certo piccola , nessun problema > La ragazza annuì e notò da come Sirius si guardava sul pavimento che cercava dei pantaloni <Sono lì sopra Sirius > E indicò un paio di pantaloni neri che pendevano dall'anta dell'armadio aperta . < Giusto , Grazie > e sopra i boxer, che dovevano essere il suo pigiama , infilò i pantaloni ritrovati . James che solo in quel momento si rese conto che il suo migliore amico si stava vestendo davanti alla cugina gli lancio in faccia il cuscino che lui stesso aveva lanciato a Remus la mattina , colpendolo diritto al petto < Che c'è? > Disse Sirius senza avere la minima idea di perché si era meritato quel trattamento < Ma la vedi a Debria cane pulcioso ?! > Sirius si voltò verso Debria e le fece l'occhiolino < Stai calmo bambi, non gli ho mostrato nulla che non sapesse già > < Non chiamarmi Bambi, Lassie >
James strinse forse i pugni ed era già pronto a darsele di santa ragione con il suo migliore amico  < Oh, ma perché vi ho fatto vedere quei film! >  Debria sbuffò  e guardando l'orologio capi che di quel passo avrebbe  fatto tardi alla sua prima lezione.  Un altro quarto d'ora più tardi Debria aveva tirato per le orecchie entrambi e li aveva portati in sala grande.

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