Uno specchio di troppo

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Il dormitorio dei malandrini, negli anni , non era mai stato tranquillo ma da quando James era dalla Evans le urla erano diminuite del 50% ma questo non le placcava del tutto.
Eppure, quel pomeriggio il silenzio era sovrano nel dormitorio.
<Ma è vivo ? > Chiede sottovoce Remus avvicinandosi al letto di Sirius.
Quest'ultimo alzò la testa dal suo cuscino e si voltò verso Frank, che era l'oggetto dell'interesse di remus.
< Bhe, respira. > rispose Sirius alzando le spalle e tornando a stendersi sul letto. Remus gli rivolse uno sguardo di disapprovazione e sospirò affranto... non c'erano speranze per Sirius, era fatto così.
< È in quella posizione da quando siamo stati convocati da Silente. > Disse Peter tremando  piano quando disse il nome del preside,
Sirius si alzò dal letto e si voltò verso Peter.
< Silente ? >
< L'o-o-ordine > sussurro Peter  < Questa sera c'è una riunione. >
Remus si voltò verso Peter < E perché non ci hai detto nulla?!>
< F-Frank ha detto che ve ne avrebbe parlato, la lettera era intestata a lui>
Sirius passo lo sguardo da Remus a Frank e infine a Peter, sospirò a con uno scatto felino si alzò dal letto.
< Ci penso io > Furono le uniche parole che disse  quando Remus gli rivolse una domanda silenziosa con il viso.
< Forse non è il caso Sis..> Parole invano furono quelle di Remus quando si rese conto che il " Ci penso io" di Sirius era tutto fuorché che un buon segno.
È proprio come pensava Remus; Sirius si avvicinino con passo " felpato" al letto di Frank e con un gesto molto più plateale del dovuto tirò le coperte sotto di Frank facendolo così cadere dal letto.
< OOH...> Urlò Frank cadendo
< Hey, bel addormentato ! Non dovevi dirci nulla ? > urlò Sirius nell'orecchio di Frank.
< SIRIUS!> Urlò Remus vedendo il corpo di Frank volare a terra
< Remus, ho detto che me ne occupo io!>  rispose Sirius
< Uccidendolo ? Che bel modo di occupartene>
Frank si massaggiava il capo che era sbattuto a terra e si guardava intorno non capendo ancora cosa fosse successo.
< Visto che gli piace tanto stare fermo, gli rendo il compito più facile ! > disse Sirius rivolgendo a Frank e a Remus un sorriso malizioso.  < Non ho mai visto qualcuno stare più fermo di un morto >
Remus alzò le braccia e il capo al cielo, chiuse gli occhi e iniziò a mormorare una preghiera sottovoce.
<Merlino. Cosa ti ho fatto di male? Non ti bastava il fatto che fossi un licantropo, anche lui? Dovevi proprio inviarmi anche lui?>
< oh, adesso non fare il melodrammatico >
disse Sirius
< Io melodrammatico ?!> Disse sconvolto Remus < Tu e James siete i signori del melodramma ! >
<che dici?! Io non sono melodrammatico !>
< MA SE TUTTA HOGWARTS ANCORA RIDE PER LA PUERILE COPIA DELLA MORTE DI GIULIO CESARE FATTA DA TE E JAMES !>
< QUELLO È TEATRO ! >
<ragazzi > sussurro Peter
< VI HANNO CHIESTO IL BIS!> Continuò Remus
<ragazzi > disse di nuovo Peter
<PERCHÉ È APPUNTO TEATRO >
< È MELODRAMMA!>
< Ragazzi! >
< IL MELODRAMMA È TEATRO ! >
< RAGAZZI ! > urlò Peter
< CHE VUOI?!>  Urlarono Sirius e Remus a Peter.
< Frank sta per svenire > disse Peter indicando il povero Frank che alzandosi dal pavimento barcollava come un marinaio che si era scolato una cassa di Rum, il capo gli girava a destra e sinistra.
< Ragazzi... ci sono dei vostri cloni nella stanza > disse Frank prima di cadere a terra come un salame , ormai svenuto.
< Frank!> disse Remus
< Remus ...  ma è vivo ? > chiese Sirius un po' preoccupato
< bhe... respira. > rispose Remus alzando le spalle

*****

Negli ultimi anni ad Albus Silente era capitato più volte di dover dare brutte notizie,  purtroppo,  in una guerra era inevitabile.
Ogni volta che però lo faceva Silente provava un grande dolore , era sempre stato un uomo capace di empatizzerete i sentimenti degli altri , di riuscire a capirli e farli suoi. Gli dispiaceva dover dire ai signori Potter di quello che Regulus gli aveva confessato, per quanto i Potter fossero pronti ad affrontare certe cose, erano pronti a cambiare casa, a proteggere James e Sirius , a combattere in prima linea.
Era per Silente difficile dirgli però che uno dei migliori amici del loro amato figlio aveva preso una decisione diversa, una decisione che per loro sarebbe potuta essere mortale.
Dorea era riuscita ad avere James in tarda età e quando il figlio aveva aperto la porta di casa ad un rinnegato, un licantropo e un ragazzo fin troppo timido per non essere preso di mira ad Hogwarts lei non aveva esitato un attimo.
Li aveva stretti tra le braccia e gli aveva offerto un riparo, preparato un letto e dato tra le mani una cioccolata calda.
Charlus li aveva portati in giardino e aveva giocato con loro a Quidditch, scherzato con loro come un amico e allo stesso tempo quando qualcuno aveva parlato male di loro li aveva difesi.
Silente dovette reprimere un sorriso ricordando di quel litigio avuto tra Charlus Potter e Malocchio quando si discuteva se annunciare ai ragazzi dell'ordine della fenice.
Malocchio aveva avuto delle riserve ad aggiungere all'ordine Sirius : " La mela non cade mai troppo lontana; " aveva detto " la nuova generazioni dei Black è marcia! Cosa ne sappiamo se tra un po' anche Sirius non impazzisce come Bellatrix ?!"
Charlus in meno di un secondo gli fù a dosso e gli assesto un cazzotto diritti al volto urlando :" Mai figlio non è per niente pazzo! "
Dorea invece a testa alta aveva difeso Remus, quando Minerva aveva detto che non era il caso di farlo unire al gruppo.
In verità le intenzioni della McGranitt erano buone, non voleva caricare Remus del peso di non poter partecipare ad una riunione per via della luna piena, anche se non aveva minimamente fatto parola di questo con i membri che non sapevano del " piccolo problema peloso" come lo chiamava il giovane Potter.
" Remus è il ragazzo più intelligente, buono, sensibile, determinato, coraggioso e dall'animo più nobile che io abbia mai conosciuto. Sarà perfettamente in grado di reggere la sfida. " aveva detto Dorea a Minerva.
Anche su Peter si erano battuti.
Li avevano difesi, li avevano acclamati con orgoglio. Ed oggi uno di loro li tradiva.
Albus si pentì di essere così bravo a leggere le espressioni sul viso; se ne pentì  proprio nel momento  esatto in cui Dorea e Charlus entrarono nel suo ufficio entrambi avevano immediatamente capito che qualcosa non andava ed in espressione condivisa dai due di dolore e rammarico andò ad intaccare anche il cuore di Silente.
Questo era uno dei sui grandi pregi, ma anche uno dei suoi difetti , perché non riusciva mai ad essere del tutto estraneo ad una situazione e spesso si era ritrovato a pensare che avrebbe fatto qualsiasi cosa per poter far smetter questa guerra che per certi versi stava diventando più sanguinosa di quella del passato, proprio perché non ne poteva più di vedere dolore e distruzione.

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