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"PERFETTO. SEI PERFETTO. QUANDO VUOI COMINCIARE?"

La ragazza era un pò troppo esaltata, per i gusti di Louis, e lo stava davvero infastidendo.

Ma era riuscito ad ottenere il lavoro.
La paga era buona e le ore di lavoro non sembravano neanche tanto faticose.

Sorrise orgoglioso di se stesso e proferì parola.

"Oh, per me va bene anche adesso"

Louis pensò che se la ragazza avesse allargato ancora il suo sorriso, probabilmente, la sua faccia si sarebbe divisa in due.

"GRANDIOSO, SEGUIMI TI MOSTRO GLI SPOGLIATOI E...CHE NE DICI DI CONOSCERE QUALCUNO DOPO?"

Louis annuì entusiasta e seguì la ragazza negli spogliatoi per i "dipendenti".
Ella gli spiego che loro preferivano usare un camice che li rendesse tutti uguali, come un uniforme, anche se non erano medici e gli mostrò il suo armadietto.

Louis annuì a tutto e cercò di apprendere più informazioni possibili.

"Bene. Sei sveglio. Vuoi conoscere qualcuno?"

Il liscio si ritrovò, di nuovo, ad annuire e seguire la ragazza in una sala ancora più grande dove ragazzi, bambini e dipendenti stavano giocando.

Si sorprese di quanti ragazzi e bambini ci fossero e si intristì un pò.

Debbie gli stava parlando, ma lui non stava prestando realmente attenzione. Guardandosi attorno e sorridendo ogni tanto.

"Debs?"

Sentì una voce roca chiamare la ragazza e si girò, trovandosi di fronte ad uno stupendo ragazzo di massimo 16 anni che indossava dei grandi e spessi occhiali, da sole, neri.

Louis pensò fosse bizzarro. Insomma, chi mette gli occhiali da sole in un luogo chiuso?

Nessuno.

"Oh Harry..."

Il tono di Debbie sembrava infastidito.

"Louis lui è Harry, Harry lui è Louis...un nuovo dipendente."

Harry.

Quel ragazzo si chiamava Harry.

Eyes||LarryStylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora