9. Capitolo

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La storia con quest'ultimo non mi tocco particolarmente, mi fece solo sentire più inutile.
Iniziai a deprimermi sul serio.
Iniziai a passare più tempo in casa e mi concentrai nel disegno. Questo mi aiutò nel migliorare la mia tecnica ma non migliorò la mia situazione.
Iniziai a vedere colui che ha spezzato il mio cuore, ripetutamente nel mio paese.
Non ce la facevo più, "com'è possibile, è un ossessione" ripetevo.
Usciva con una ragazza, questo mi mandava in bestia. "Cos'ha lei che io non ho."
Mi facevo questa domanda ogni minuto della mia vita, finché non capii che lei aveva tutto.
Evidentemente lo faceva star bene, più di quanto non lo abbia fatto io. Lei era bella. Aveva dei lunghi capelli lisci e castani, una ragazza che guardi volentieri se ti passa accanto.
Io non ero come lei. Non lo sono nemmeno ora.
Soffrivo nel vederli insieme. Soffrivo all'idea di lui sorridere a causa di qualcuno che non ero io.
•DOMENICA•
I miei amici mi propongono di andare a mare con loro. Purtroppo quel giorno accettai.
Andammo a mare e ci diressimo verso la spiaggia, ce n'era una solitaria, ci andavano gli adolescenti per stare soli o per fumare senza essere visti. Iniziammo a parlare e scherzare, ad un tratto vidi lui, passarmi di fronte senza degnarmi di uno sguardo. Come se non fossi mai stata niente. Come se fossi invisibile.

Un Ricordo da non RicordareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora