Capitolo otto

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Non ci potevo credere che avevo appena perso la mia verginità con un bel  ragazzo che non avevo mai visto e che  non avrei più rivisto. Se ieri mattina qualcuno mi avesse detto che questo sarebbe successo gli avrei riso in faccia prendendolo per pazzo.

Nel tragitto verso casa ricevetti una chiamata da Emma che era molto confusa al riguardo, la rassicurai di non essere l'unica perché lo ero anch'io! Erano successe tante cose e non potevo digerirle in così poche ore.
Mi chiese tutto quello che era successo con particolari e fui felice di soddisfare la sua curiosità. Essendo la mia migliore amica non le nascosi di come fosse stato poco soddisfacente la mattinata e lei non perse l'occasione di ricordarmi che era così che funzionava  quando si andava a letto con uno sconosciuto.
Quando Emma mi chiese di descrivergli come fosse fatto Hans, gli mandai le foto che io e Hans ci eravamo fatti la sera prima. E come previsto mi confermò che era un gnocco assurdo.
Arrivò poi il momento in cui cominciò a fare la parte della mamma preoccupata per la figlia  irresponsabile e svergognata chiedendomi se avessimo usato le giuste precauzioni. Le risposi di sì anche se la risposta era parzialmente vera visto che dopo aver finito, sdraiati sul letto prima di addormentarci, lui era ancora eccitato così abbiamo fatto la posizione del cucchiaio per pochi minuti poiché non aveva addosso il preservativo. Non mi era venuto dentro quindi non c'era niente di cui preoccuparmi.

Arrivata a casa Arianna venne ad aprirmi piano piano senza fare rumore per non svegliare i miei. Mi sgridò per averla fatta passare una notte in bianco poi mi chiese di raccontarle come fosse andata. Non le risparmiai niente tranne  di come fosse andata la mattinata. Mi vergognavo troppo per parlarne con lei in quel momento, sapevo che mi avrebbe detto che mi aveva avvertita e non volevo proprio sentirmelo dire.
Mia madre invitò Arianna a rimanere anche per pranzo ma lei disse che si era già organizzata con qualcuno. Morivo dalla voglia di chiederle come si fosse lasciato con Luke, il fratello di Hans, ma non ebbi l'energia per farlo. Temevo che mi dicesse che era con lui che avrebbe pranzato. Quello mi avrebbe distrutta.
Passai il resto della mia giornata pensando a Hans e cercando di trovare altre sue foto su Facebook. Ma era tutto inutile, non mi aveva ancora accettato l'amicizia.

Il giorno successivo dovevo studiare per la verifica di storia dell'arte ma riuscì a stento a tenere il libro aperto per cinque minuti. Avevo solo un unico pensiero in testa: perché Hans non mi aveva ancora accettato l'amicizia su Facebook? La mia ossessione per lui aumentava a ogni sguardo che poggiavo sullo schermo del mio cellulare. Così decisi di spegnerlo e di andare in palestra.

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