Eccomi qui di nuovo tra questi alberi con questa mattinata soleggiata e le cuffiette, mie fedeli amiche in questa corsa, la quale mi porta su un viale di ricordi dolci e amari per me che guidano la mia coscienza senza mai darmi un attimo di tregua , portandomi certe a chiedermi perchè io abbia scelto di vivere in questo modo ma bando alle ciance e lasciatemi presentare come si deve io Raymondo War e dovrei essere un avvocato o almeno è quello che dice la mia laurea e posso dire che sono abbastanza bravo in quello che faccio o almeno nella prima parte delle mie due occupazioni professionali ma voi la seconda lo scoprirete in seguito Come stavo dicendo prima che mi presentassi mi ero fermato sotto a un albero con una stanchezza tale da farmi buttare a terra come un ippopotamo in un fiume ,senza eleganza, il debole venticello che accarezza la mia pelle mi rilassa cosi tanto da farmi chiudere gli occhi e abbandonarmi ancora ai ricordi .
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28 anni prima
era una sera di fine novembre per la precisione era 30 novembre quando un neonato nacque ma subito abbandonato da sua madre tra i cassonetti, quel bambino sarebbe morto se non fosse stato per una giovane donna sulla ventina, che si trovava a passare lì per puro caso oppure per volere del destino questo non si sa, fatto sta che la donna sentendo un pianto proveniente dai cassonetti si avvicinò incuriosita ma quando i suoi occhi si posarono su quella bellissima creature , le attraversò un infinità di emozioni dalla rabbia alla tristezza passando per la felicità dell'occasione offertale da Dio, senza un minimo di esitazione decise di portarselo a casa e di prendersi cura di lui come una madre o per meglio dire come una vera madre avrebbe dovuto fare, il nome di quella donna era Maria War. La donna appena raggiunse la sua casa con il bambino tra le braccia , si tolse il soprabito e si diresse dritta in bagno per riempire la vasca con acqua calda, la quale sarebbe servita per pulire e riscaldare il bambino; solo dopo il bagnetto si accorse di non avere il necessario per il bambino come: pannolini, vestiti, cibo ma subito le balenò il ricordo della vicina che aveva ospitato il suo nipotino di pochi mesi, cosi le chiese le necessità per il bambino mai scelta fu più corretta, torno a casa con un sorriso sulle labbra nuova luce nei suoi occhi azzurri limpidi come il cielo. Dopo aver dato le giuste attenzioni al bambino disse " sai piccolino ora che mi prenderò cura di te penso che ti servirà un nome" ma in quel preciso momento vide una collana un po'rovinata nel lenzuolo a cui era avvolto con un incisione " Raymond", appena pronunciò quel nome il bambino inizio a ridere cacciando piccoli gridolini di gioia " bene allora che Raymond sia bambino mio da oggi in poi io sarò la tua mamma e tu mio figlio" quasi urlò quelle parole con tanta di quella felicità e sicurezza che fece divertire quel bambino a cui la vita gli aveva negato l'amore dei genitori ma dandogli una speranza per un futuro perchè si se non fosse stato per il destino quel bambino sarebbe morto e nessuno si sarebbe preso la briga di piangere per lui ma col tempo stesso quella creatura aveva reso la vita di una donna radioso.