primo giorno

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13 anni prima

Raymond pov's

DRIIII.....DRIINNN!!

Il fastidioso suono della sveglia mi costringe ad aprire gli occhi anche se la voglio distruggere, la ringrazio poichè ogni mattina mi tira fuori dai miei incubi; mi alzo dal mio adorato letto e mi dirigo verso il bagno con i vestiti per prepararmi nel frattempo sento il profumo della colazione " MAMMA CHE C'è PER COLAZIONE?" urlo per sovrastare il rumore dell'acqua; la sento avvicinare alla porta " ti ho preparato la tua colazione preferita,bacon, uova e tost accompagnati dal tuo succo di frutta preferito" mi dice per poi allontanarsi dalla porta per dirigersi di nuovo in cucina, cerco di fare abbastanza in fretta per mantenere il mio record di 0 ritardi. Uscito dal bagno mi dirigo come un missile in cucina e appena vedo la tavola con il mio cibo sopra già mi si forma la bava alla bocca,senza guardare in faccia nessuno " potresti darmi almeno il buongiorno,sai ho cercato di darti una buona educazione " borbotta mentre cerca di trattenere la sua risata " scusami ma è che sto morendo di fame,mi perdoni mia dolce e cara mammina" rispondo con un tono smielato cacciando la mia migliore faccia da cucciolo bastonato alla quale lei non riesce mai a resistere " va bene , oggi ritorni per pranzo ?" mi chiede "no oggi ho il lavoro, è il mio primo giorno" l'avverto ma lei fa una faccia dispiaciuta " mamma non ti preoccupare non è colpa tua e poi io già da un po' che cercavo il modo di aiutarti e questo il modo migliore per farlo" la rassicuro mentre mi alzo da tavola prendendo lo zaino pronto in spalla e dirigermi al mio inferno cioè la scuola. Raggiunto l'edificio mi dirigo al mio armadietto senza salutare nessuno tanto a nessuno interesso io non ho amici e nessuno si interessa di me, perchè mai dovrei interessarmi, apro il mio armadietto per posare i libri " SFIGATO GRASSONE" quella voce, la voce di Cameron con il suo tono sarcastico mi fa stringere i denti per evitare di urlargli contro, devo evitare di dare spettacolo" coglione sto parlando con te" faccio finta di non averlo sentito e mi dirigo in classe per fortuna non mi segue, riesco a raggiungere il primo banco di fronte alla cattedra del professor Hapkins che insegna filosofia; mentre posiziono l'occorrente Bethany, la ragazza di Cameron mi fa cadere il tutto " ops non ti avevo visto nullità"mi dice con finto tono dispiaciuto ma io faccio finta di niente e rialzo da terra le mie cose,senza far trasparire la mia irritazione che ormai sta arrivando al limite.

Alcune ore dopo

Per fortuna riesco a sopravvivere alla giornata scolastica senza troppi insulti dai miei bulli,prendo le miei cose e mi dirigo verso l'uscita senza farmi notare perché voglio evitare che mi rompano il cazzo con i loro insulti ma il caso vuole che mi notino e che mi inseguano ma dico io si può essere più sfigati di me,inizio a correre verso l'autobus che mi avrebbe portato al mio primo giorno di lavoro, in un negozio di abbigliamento in centro , la paga è abbastanza buona ma già so come la dividerò ,una parte la utilizzerò per aiutare mia madre mentre l'altra parte la conserverò per il viaggio che farò in Italia. Raggiunto la mia destinazione entro nel negozio e la prima persona che incontro è il proprietario Robin ,il quale appena sente la porta aprirsi alza la testa verso essa e mi fa un cenno per avvertirmi di avvicinarmi a lui " allora Raymond man mano della giornata io ti insegnerò tutto, tu ti occuperai dei clienti e della cassa, in questo negozio non ci sono ruoli fissi hai capito?" mi dice , io gli faccio un segno di assenso con la testa " bene, puoi posare la tua borsa e cambiarti nello sala di là"continua pacatamente " ok" rispondo timidamente prima di dirigermi nella saletta dedicata alla pausa, dopo 5 minuti esco pronto per iniziare e appena Robin mi nota ,mi si avvicina " hai fatto in fretta ottimo così posso spiegarti cosa devi fare prima che iniziamo" subito dopo iniziò a spiegarmi quello che dovevo sapere e cosa dovevo fare, erano cose abbastanza facili quindi non avrei avuto problemi.

Era ora di chiudere quando Robin si offrì di darmi uno strappo a casa io accettai molto volentieri; mentre siamo sotto al mio palazzo apro la portiera per scendere e andarmene, arrivato in casa " SONO TORNATO" urlo per farmi sentire " ma che urli, già avevo sentito la porta" mi risponde, " ah,scusami ora vado a lavarmi le mani, mangiamo e vado a fare i compiti per domani"dico di fretta; era l'una di notte quando potei finalmente mettere la testa sul cuscino, le braccia di Morfeo mi aspettavano aperte. 

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angolo autore

Scusatemi se ho tardato a pubblicare ma me ne  sono completamente dimenticato.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 02, 2018 ⏰

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