CAPITOLO 4-non li tollero

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a sveglia cominciò a suonare.
-dannata sveglia!Gli urlai contro.
Mi sono lavata,truccata e vestita in tutta fretta,perché oggi volevo fare colazione al bar.
Arrivata lì,incominciai a vedere cosa c'era di buono nel reparto dolce,finché una voce da uomo interruppe la mia attenta scelta per quanto riguarda il cibo.

-Azzurra!!

Prontamente mi girai.
Accidenti,riconobbi subito questo sguardo.
Era quel misterioso ragazzo dagli occhi blu che litigò con Ian.

-Cosa ci fai tu qui?Chiesi con un tono al quanto seccato visto il suo arrivo.

-Vedo che non mi puoi proprio vedere! Rispose divertito.

-Io nemmeno ti conosco e già mi stai irritando.

Non è colpa mia,purtroppo tendo a mettere delle etichette alle persone e il modo in cui interruppe quel pomeriggio me e Ian, non fù dei migliori.

-Hai ragione,Io sono Christian Martin,il fratello del tuo amichetto Ian.Disse con un sorrisetto malizioso.

A quelle parole rimasi scioccata,non riuscivo nemmeno a fiatare.
Ian? Il fratello? Ma chi? Lui?...
Ero troppo confusa,Ian è delizioso mentre lui è...bleh.

-che c'è? Non te l'aspettavi eh?!
Vieni,andiamo a fare due passi mentre ti racconto.

Erano le 7:40,della scuola non mi devo preoccupare visto che si trova di fronte il bar,quindi sì,decisi di andare con lui.

-vedi,io e Ian litighiamo spesso perché...beh,forse non te lo dovrei dire.

-Parla.Dissi con tono diretto.

-litighiamo perché io essendo più grande gli do consigli,lui ogni volta non li accetta e sbaglia sempre.

Senti,tu mi sembri una tipa apposto quindi non intendo prenderti in giro.
Lui ha la nomina di quello facile,ed è realmente così.
Basta che gli piace una ragazza,anche la più difficile,che la fa cadere ai suoi piedi e poi...la lascia,la abbandona.

Rimasi a fissarlo per un bel po' incredula,però,che motivo avrebbe di mentirmi.
Mi venne spontaneamente di abbracciarlo,non lo so perché,forse viste le circostanze e il mio umore,anche se credo che di lui mi posso fidare, e quell' abbraccio consolidò la mia teoria.

-Azzurra cosa ci fai qui?

Disse una voce profonda e arrabbiata.
Quella voce l'ho riconosciuta subito,era quella di Ian e non sembrava affatto contento di vedermi tra le braccia di suo fratello.
-Gli ho detto tutta la verità fratello mio. Disse Christan con tono di sfida.

-Azzurra tutto quello che ti ha detto sono solo bugie,lascialo stare,non credergli.

Era veramente disperato Ian,io sinceramente non so a chi credere, anche se...forse starò sbagliando ma sembra molto più affidabile Christian.

-visto che la mia è tutta una bugia digliela tu la verità prima che lo continui a fare io.

Questa volta Christian era davvero deciso tant'è che mise a tacere Ian,ma,cosa voleva dire con "dilla tu la verità"? Mi deve dire ancora altre cose?

Si era fatto tardi e la campanella era già suonata da un pò.
-sentite io devo andare,voi smettetela di litigare,riguardo te Ian...noi due dobbiamo parlare.

-Ti vengo a prendere alle 14:00 piccola.

Ian sentite le parole del fratello prontamente lo incenerì con gli occhi stringendo forte i pugni,gli avrà dato realmente fastidio per reagire così.
Rimasi sconvolta.
Secondo me si è fatto strani film in testa,crede davvero che adesso è autorizzato a stare in mia compagnia?!

-neanche per sogno bello!!

So perfettamente ritornare a casa da sola.
Detto quello andai correndo verso l'entrata della scuola.

Dannazzione!!A prima ora ho matematica,quello mi ucciderà di sicuro.

-Scusi prof,lei non sa quanto mi dispiace,stavo arrivando a scuola in orario ma purtroppo sono caduta dalla bicicletta.

A parte il fatto che tutto il mondo sa che vengo sempre a scuola a piedi,non avevo nessun segno di una possibile caduta.Sono una frana.

-Azzurra,oggi sarò buono,vatti a sedere.

-Grazie prof. Oggi sembra essere realmente più buono,sembra quasi carino.Pensai divertita.

L'ora la passò ad interrogare tutti alla lavagna.Io odio la matematica,la dovrebbero abolire,sopratutto al linguistico.

-Se ne è andato finalmente.Mi disse Adua,la mia compagna di banco.

-Già non vedevo l'ora!

Io e lei non abbiamo mai parlato,bhe diciamo che io non lego molto con gli altri ragazzi,ma non è colpa mia,è solo che non li tollero.Pensai ridendo.

-Perché ridi Azzurra?

-Stavo solo pensando.Spiegai indifferente.

Le altre ore proseguirono velocemente tra verifiche,interrogazioni...

Uscita dalla scuola misi le auricolari,e proseguii il tragitto.
Mi auguro soltanto di non fare brutti incontri.

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Lei è Adua:

^^^^^^^^^^^^^^Lei è Adua:

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**********SPAZIO AUTRICE

Ragazzi ciao a tutti!!
VI STA PIACENDO LA CONTINUAZIONE?
SAPETE IO HO DAVVERO TANTISSIME IDEE IN MENTE PER CONTINUARLO ,QUINDI ASPETTATEVI SORPRESINE ❤

*Andate a leggere il quinto capitolo⬇️⬇️*

QUELLO CHE LE PERSONE PENSANO DI TE (Wattys-2018)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora