Cato si girò per quanto poteva. Era Christopher,il più temuto del secondo grado. Clove deglutii. Chris non sembrava molto felice e Cato sembrava a dir poco terrorizzato.Non doveva aver combinato nulla di buono..."Ehi, pappamolla! Ti ho visto, sai? Tu hai preso la mia lancia." Continuava a tenerlo stretto sulla collottola, mentre Cato diventava sembre più rosso. "N-non è v-vero Chris...n-non l'ho n-nemmeno v-vista la tu-tua lancia!" Balbettò Cato, tremando tutto. Un piccolo gruppo di curiosi che abevano fermato il loro allenamento si era formato intorno a loro e Clove doveva tirare non poche gomitate per mantenere il suo posto..."Ma l'insegnante dove si è cacciato?" pensò preoccupata Clove, mentre si guardava intorno. L'insegnante?Oh,no. Non serviva l'insegnante per risolvere quella situazione. Bastava solamente una ragazzina con abbastanza fegato da dirne quattro a quel bulletto da quattro soldi. Ed una ragazza così in quella stanza di certo non mancava. Clove si avvicinò ancora di più ai due, ma prima ancora che potesse fare o dire qualsiasi cosa, una ragazzina dai capelli rossi prese Christopher per una spalla. Era Laila, la sua ragazza. "Chris,smettila." Disse lei puntando i suoi occhi verdi in quelli blu del ragazzo. "Di fare cosa, piccola? Mi sto soltanto divertendo." Laila schioccò la lingua, scettica. "Non credo sia divertente prendersela con un bambino innocente. Clove guardò la postazione di Cato. Nascosta dietro un mucchio di altre lance comuni una lancia dal manico intagliato ed un nastro argentato legato vicino alla punta. Cato non era innocente, ma Clove lo avrebbe difeso lo stesso. "Laila, questo bambino ha preso la mia lancia!Si merota una bella lezione e non sarsi certo tu ad impedirmi di dargliela." Christopher sogghignò, guardando Cato negli occhi. Perché non tentava di scappare? Perché non faceva assolutamente nulla? Clove guardò meglio il tredicenne. Biondo, occhi blu, voce profonda per la sua età. Christopher era come un Cato migliore, più forte e più spavaldo. Cato si sentiva minacciato! Intanto Laila e Chris continuavano a litigare. "Chris, risparmia le energie per l'arena!" "Non dirmi quello che devo fare,donna!" Clove ragionò in fretta. Chris per litigare con Laila aveva allentato la presa, per Cato era più facile scappare, ma lui non voleva. Clove arrivò vicinissima al ragazzo e lo guardò negli occhi. "Lascia stare il mio amico." Cato alzò lo sguardo e sorrise. Laila era impallidita, Chris aveva uno strano ghigno sul volto. Prima che chiunque altro potesse fare qualcosa Clove si buttò addosso a Chris ed iniziò a riempirlo sul volto. Per lo stupore Chris non reagì, facendosi picchiare fino a che il naso non iniziòa sanguinargli. Laila era atterrita. Nessuno aveva mai avuto il coraggio di mettersi contro Chris e la prima era una ragazzina di nove anni. Chris fece ler riprendersi, quando in palestra rientrò l'allenatore con una tazza di caffé in mano. "Che sta succedendo qui?" Urlò vedendo il naso di Christopher sanguinare. Nessuno rispose. Dopo pochi attimi di silenzio il professore ripeté la domanda e finalmente Chris urlò un:"Lei mi ha picchiato!" Lo sguardo furente dell'allenatore non spaventò minimante Clove. Aveva salvato il suo amico e questo era l'importante. "Tu e tu." Urlò l'allenatore indicando Cato e Clove."Nel mio ufficio,ora."
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Don't leave me alone in the dark,Cato.
Fanfiction"Cato?" "Clove?" "Ti prego,non lasciarmi qui da sola. Non lasciarmi qui da sola al buio,Cato." "No,piccola.Sto arrivando..." La storia d'amore di Clove e Cato. Prima,dopo e durante i giochi.Perché un amore così forte,va anche contro la morte.